Gran Torino è un film drammatico prodotto, diretto e interpretato dal grande Clint Eastwood nel 2008. Il film che si è avvalso dell’ausilio della casa di produzione Double Nickel Entertainment, casa che ha lavorato unitamente alla Gerber Pictures, è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane dalla Warner Bros, che ha deciso di lanciarlo nei grandi schermi del bel paese, a Marzo dell’anno successivo alla produzione. Gli attori che affiancano il grande Clint sono ancorché sconosciuti molto bravi, tra di essi si evidenziano Bee Vang e Ahney Her, un plauso anche a Cory Hardrict che nella pellicola interpreta Duke. Il film non è una prima televisiva essendo stato programmato diverse volte sui piccoli schermi del bel paese, grazie alla sua drammaticità ha sempre riscosso un ottimo successo in termine di audience.
La pellicola si basa sulla vita di Walt Kowalski un reduce della guerra di Corea di origini polacche. L’uomo che ricorda con piacere gli anni in cui prestava servizio nella 1ª Divisione di cavalleria a stelle e strisce, abita in un quartiere periferico ormai colonizzato dagli immigrati asiatici per cui Walt prova un grande disprezzo. La vita di Walt è punteggiata dai litigi nel quartiere, dalla sua malattia (un tumore ai polmoni) e dall’allontanamento della sua famiglia di origine, i figli infatti non nascondono il loro biasimo per la vita del padre, e stanno vicino all’anziano ex combattente solamente nella speranza di avere la sua eredità al momento della sua morte. La vita di Walt cambia improvvisamente quando una sera, armi alla mano si trova di fatto “costretto” a difendere il giovane figlio della famiglia confinante, Thao, vessato da una gang asiatica. La verità dell’intervento dell’ex soldato è nato per motivi egoistici, visto che le vessazioni erano all’interno della sua proprietà, ma viene visto come un atto estremamente coraggioso da tutta la comunità asiatica, comunità che lo fa diventare un vero e proprio eroe quando qualche sera dopo sempre Walt riesce a salvare una giovane donna dal tentativo di stupro di tre malintenzionati. Il film prosegue con l’ingresso sul set di un religioso, che capendo il disagio interiore di Walt fa di tutto per allontanarlo dalla violenza. La vita di Walt è però segnata, egli nonostante il tentativo di furto della sua amata macchina una Gran Torino del 72, aiuta il giovane vicino, cerca di trovargli un lavoro e lo assiste durante quella difficile fase adolescenziale che attraversa. La gang del quartiere non lascia in pace il ragazzo, e al culmine della rabbia lo feriscono con colpi di arma da fuoco, non contenti ne violentano la sorella con l’intento di continuare a perseverare nella strada della violenza, una strada che di fatto assoggetta tutta la comunità ai loro voleri. Walt non può però più assistere a siffatta violenza, e affronta la gang rimanendone ucciso. L’epilogo è magnifico, con il film che si chiude durante la lettura del testamento del vecchio soldato, testamento che stupisce tutti con la donazione della sua casa alla chiesa del quartiere, e della sua amata macchina al giovane vicino asiatico.
Il film grazie alla grande interpretazione di Clint Eastwood ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti tra questi spiccano la nomination al Golden Globe (miglior canzone) del 2009. Gli incassi sono stati all’altezza delle aspettative, con oltre 250 milioni di dollari incassati nei 15 paesi in cui è stato distribuito. Il titolo si rifà integralmente al modello di auto usato dal personaggio principale, la Gran Torino era infatti una Ford di categoria medio alta, distribuita negli anni 70 nel territorio a stelle e strisce. Le location sono state interamente allocate in Michigan, scelta operata dalla produzione per sfruttare una legge statale che riconosceva benefici economici all’industria cinematografica.