Tra i best moment dell’ultima puntata di Sì o No, Speciale Referendum condotta da Bruno Vespa sicuramente la primissima parte: l’anteprima del programma, infatti, consisteva nella messa in onda di 4 video da un paio di minuti circa in cui i quattro protagonisti della serata, Matteo Renzi, Angelino Alfano, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini spiegavano le ragioni del loro voto e della loro posizione in merito al Referendum per cui si andrà a votare domenica 4 dicembre: i primi due sono per il Sì, i due di centro-destra, invece, forti sostenitori del No. Un ulteriore elemento positivo scelto dal programma di Bruno Vespa è il format: quattro interviste, quattro voci importantissime per due diverse opinioni. Due per il sì con Matteo Renzi e Alfano, due per il no con Salvini e Berlusconi: quattro momenti unici in cui i protagonisti spiegano le ragioni della loro posizione e cercano di spiegare anche al pubblico cosa sarebbe meglio fare per il futuro del paese.
Tra i flop del programma Sì o No, Speciale Referendum di Bruno Vespa, in prima serata su Rai 1, alcune sfumature dell’organizzazione del programma: anche se le quattro interviste a Matteo Renzi, Angelino Alfano, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, in lotta per il sì (i primi) o il no, come per i secondi, l’aver preso i loro interventi in maniera individuale, registrati precedentemente, senza nessun tipo di confronto tra parti. Probabilmente perché l’obiettivo non era creare dibattito, c he magari sarebbe potuto sfociare in un qualcosa di più aggressivo e non prettamente televisivo, ma semplicemente fare informazione. Un altro piccolo flop del programma, forse, l’eccessiva lunghezza delle interviste che, molto spesso, hanno deviato dall’argomento principale scavalcando tematiche e topic, andando a parlare anche di altro forse non molto inerenti. Ultimo flop, l’eccessiva lunghezza del programma: per ascoltare tutti gli interventi si è dovuti rimanere connessi fino alle 23 e 45.
(Fabiola Granier)