Nuovo servizio di Luigi Pelazza alle Iene Show sulla sicurezza nelle case. Il reporter di Mediaset si è recato nel Nord Italia in provincia di Bergamo e Brescia per parlare con alcuni cittadini che per difendersi dai malviventi acquistano armi molto pericolose. La iena intervista anche un rivenditore autorizzato di armi: “Io ai miei clienti consiglio un fucile con munizioni di gomma: in questo modo non si uccide”. Luigi Pelazza si trova a tu per tui con un signore che ha deciso di premere il fuoco in passato per difendersi da un ladro: “E’ un incubo tutt’oggi, ci penso tutte le notti.  Io non gli ho chiesto di venire a casa mia. Ho sparato solo un colpo. In tre secondi devi decidere cosa fare. E’ un mio diritto stare tranquillo. A livello psicologico, sei rovinato”. Le Iene si recano al Poligono per capire qualcosa in più su chi frequenta gli addestramenti. Pelazza spiega che l’addestramento è una fase necessaria, ma non sempre efficace. “La paura è difficile gestisre – spiega un esperto – se spari quando non c’è pericolo è omicidio”. Le esercitazioni al poligono prevedono contesti ideali per chi si trova a sparare, trovandosi condizioni di mancato pericolo e di pressione psicologica praticamente inesistente. In condizioni meno agevoli, in cui vengono simulate situazioni di panico, il discorso è molto diverso. “Ragazzi, in situazione di stress vi assicuro che usare un arma è davvero un casino” chiude Luigi Pelazza dopo la sua esperienza al centro di addestramento.



Giustizia personale e armi da fuoco. E’ davvero necessario? Secondo i cittadini del Nord Italia sembra proprio di sì, soprattutto per via dei furti e delle rapine in forte aumento. Un episodio eclatante è infatti ciò che è accaduto a Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio d’Adda che nell’ottobre dell’anno scorso ha ucciso un ladro che si era introdotto nella sua abitazione. La paura di ritrovarsi di fronte a dei ladri, in una situazione che potrebbe facilmente degenerare, ha spinto molti ad attrezzarsi per un’eventuale difesa, acquistando armi da fuoco e fucili. Lo dimostra l’aumento delle licenze erogate per le armi ad uso sportivo dal 2015 ad oggi, pari al 18,5%. Un dato che richiama alla mente un fatto avvenuto un anno fa e di cui di recente si è tornato a parlare. Questa sera, martedì 13 dicembre 2016, Le Iene Show e Luigi Pelazza approfondiranno il fenomeno che riguardano le armi da fuoco, raggiungendo poi Francesco Sicignano. Il pensionato di Vaprio d’Adda rivelerà come si è evoluta l’indagine delle autorità riguardo a ciò che è avvenuto quella notte. Agli inizi di questo mese sono scattate le manette attorno ai polsi di tre amici di Gjergi Gjonj, il ladro che ha cercato di derubare Sicignano. Secondo le prime notizie, sareebbero sei i furti che i quattro complici avrebbero compiuto fra l’8 ed il 16 novembre. Come riporta Nuova Brianza, i tre sono stati individuati grazie ad alcune intercettazioni telefoniche, in cui discutevano della morte di Gjonj. E’ ancora da accertare tuttavia se siano proprio loro i complici che quella notte hanno cercato di derubare Sicignano. Continua invece l’indagine sul conto del pensionato, accusato di omicidio volontario, anche se potrebbe essere derubricata in omicidio colposo aggravato dall’eccesso colposo in legittima difesa. Gli inquirenti potrebbero inoltre valutare l’archiviazione per la legittima difesa, soprattutto dopo il ritrovamento dell’ogiva del proiettile all’interno della cucina del pensionato. La sua versione è stata quindi confermata, andando invece a smentire l’ipotesi iniziale degli investigatori che avesse sparato al ladro mentre si trovava sulle scale esterne. 

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