Debutto alla regia per Nate Parker con “The Birth of a Nation”, film in uscita oggi nelle sale cinematografiche che racconta la rivolta degli schiavi in America prima della guerra civile e le violenze subite dagli afroamericani. La pellicola è stata accolta positivamente al Sundance Film Festival 2016, dove ha vinto il premio del pubblico e il gran premio della giuria, eppure – come riportato da cinematographe.it – sono emerse controversie sulla produzione e in particolare sull’accusa di stupro contro l’attore risalente al 2001. Nate Parker e Jean Celestin, co-sceneggiatore del film, furono infatti accusati di violenza sessuale da una donna, ma furono poi assolti per insussistenza del caso. La donna, caduta in depressione, nel 2012 si è tolta la vita e la storia è stata accantonata per riemergere in questi ultimi mesi. Questa vicenda può minare la sua candidatura agli Oscar? Non possiamo ancora saperlo, ma lo scopriremo presto.
Oggi, mercoledì 14 dicembre, è in uscita nelle principali sale cinematografiche nostrane il film drammatico The Birth of a Nation. Una pellicola americana della durata di circa 1 ora e 59 minuti per la regia di Nate Parker, con soggetto e sceneggiatura che sono stati sviluppati dallo stesso regista con la collaborazione di Jean McGianni Celestin. Il film è frutto di un progetto a cui hanno preso parte alcune case cinematografiche, tra cui la Bron Studios, è in distribuzione con la gestione della 20th Century Fox, la fotografia è stata curata da Elliot Davis, il montaggio è stato realizzato da Steven Rosenblum, le musiche sono state composte da Henry Jackman mentre la scenografia è frutto del lavoro di Geoffrey Kirkland. Nel cast sono presenti tanti interpreti partendo dallo stesso Nate Parler senza dimenticare Armie Hammer, Aja Naomi King, Jackie Earle Haley, Penelope Ann Miller, Gabrielle Union e Colman Domingo.
Siamo in Virginia, è l’anno 1831: il film descrive la storia di un ragazzo di nome Nat Turner (Nake Parker). Nat è uno schiavo a cui però viene insegnato a leggere e a scrivere, in quanto quell’istruzione gli permetterà di studiare la Bibbia e diventare quindi un predicatore: sul suo corpo ci sono chiari segni atti a identificarlo e a designarlo come un vero e proprio leader, una tradizione del suo popolo. Il protagonista vive all’interno di una piantagione di cotone situata in Virgina, insieme alla madre e alla nonna. Il padre di Nat, invece, non vive insieme a loro: in seguito ad alcuni episodi di ribellione nei confronti di un mercante di schiavi, si è visto costretto a fuggire, pena la vita. Il proprietario della piantagione, un certo Samuel Turner, nota immediatamente le spiccate qualità di Nat e per questo motivo decide di istruirlo affinché le sue qualità come predicatore possano essere usate a suo vantaggio: Nat deve riuscire a sottomettere gli altri schiavi, o quanto meno non dare a loro false speranze di una possibile fuga…