Questo pomeriggio, domenica 18 dicembre 2016, ospite della puntata speciale di Domenica In interamente dedicata a Telethon sarà il grande Roberto Vecchioni. Descrivere la carriera di un artista così poliedrico è davvero molto difficile. Cantautore ma anche poeta, scrittore, professore universitario e vera e proprio punto di riferimento per il panorama discografico italiano. In occasione della partecipazione a Domenica In di questo pomeriggio Vecchioni parlerà de “La vita che si ama”, il suo ultimo libro che lo sta portando in giro in tutta Italia con uno spettacolo a metà strada tra musica e letteratura. Si tratta di un progetto pressoché autobiografico e decisamente molto intimo. In questo testo, Vecchioni parla della felicità e lo fa in chiave personale. Nel testo Vecchioni ripercorre la sua vita e racconta aneddoti relativi alla sua vita, ai suoi figli e alla sua carriera in una maniera talmente tanto coinvolgente che si ha la sensazione di stare ad ascoltare un racconto piuttosto che leggere un libro. Ma quale è la storia di Vecchioni e come è riuscito a raggiungere il successo? Senza alcun dubbio, ad aver fatto la differenza è stata la sua grande passione per la musica ed una spiccata sensibilità che è riuscita a consentirgli di approcciarsi con le cose del mondo un una maniera davvero molto particolare e raffinata. Ma vediamo di scoprire qualche cenno biografico sul suo conto.
Nato da una famiglia napoletana, Roberto Vecchioni è cresciuto nel milanese e nel ’69 ha conseguito la laurea in lettere antiche. Per circa 30 anni ha in segnato latino e greco in molti licei del capoluogo lombardo e della vicina Brescia e, solo in seguito, è diventato insegnante universitario. La sua carriera da cantautore è iniziata negli anni sessanta. Proprio in questo periodo, infatti, ha scritto i suoi primi pezzi per vari artisti molto famosi. Nonostante il successo riscontrato in qualità di autore di testi, nel ’71 Vecchioni ha deciso di pubblicare un album. Chi conosce la discografia di Roberto Vecchioni sa che stiamo parlando di Parabola in cui, tra le altre cose, è contenuta anche la bellissima Luci a San Siro. Dopo due anni ha deciso anche di prendere parte al Festival di San Remo e nel ’74 gli il suo album Il re non si diverte è stato insignito del premio Miglior disco dell’anno. Il grande successo per Vecchioni è arrivato sul finire degli anni ’70 con la pubblicazione dell’album Samarcanda. A questo album sono seguiti, poi, moltissimi successi discografici che hanno consentito a Vecchioni di ottenere il plauso sia del pubblico che della critica. Nel corso della sua carriera Vecchioni ha sperimentato quasi tutti i generi musicali, dando prova di essere un artista a tutto tondo. Nel 2011 è arrivato, poi, un ennesimo riconoscimento per Vecchioni. Oltre a vincere il Festival di Sanremo con il pezzo Chiamami ancora amore, ottiene anche il premio della critica e quello della sala stampa. Nel corso del tempo, poi, ha scritto anche molti libri tra cui la sua ultima fatica attualmente in promozione.