Black Hawk Down è il film che andrà in onda sul Nove oggi, mercoledì 21 dicembre 2016, in seconda serata. La pellicola diretta da Ridley Scott si basa integralmente sul soggetto scritto da Mark Bowden, ottimo il montaggio effettuato dall’italiano Pietro Scalia, montaggio che ha ottenuto l’importante premio Oscar nel 2002. Il film costato quasi cento milioni di dollari ha sollevato il velo sulla durezza della battaglia in Somalia, battaglia che ha imposto un altissimo tributo di sangue, non solo tra i somali ma anche tra le forze della coalizione internazionale. Le location di ripresa hanno visto la troupe girare sia in Somalia, che in alcune zone desertiche dell’America, zona in cui sono state ricreate alcune delle strade usate durante l’azione a Mogadiscio. Molti i riconoscimenti ottenuti dal film, tra questi spiccano la statuetta dell’Oscar 2002, assegnato al miglior montaggio e al miglior sonoro. Al box office il film ha registrato un incasso superiore ai duecento milioni di dollari. 



, il film in onda su Canale Nove oggi, mercoledì 21 dicembre 2016 alle ore 23.00. Una pellicola dal genere guerra in cui l’azione cinematografica si interseca con una storia del tutto veritiera. La pellicola è stata ottimamente diretta da Ridley Scott e vede la partecipazione di attori del calibro di Josh Hartnett, Ewan McGregor e Tom Sizemore. La pellicola fa rivivere allo spettatore quella che è passata alla storia come la battaglia di Mogadiscio, una battaglia che iniziata come un raid che doveva decapitare la catena di comando e controllo dei ribelli somali, ha portato alla morte 19 soldati americani e all’uccisione di più di mille ribelli somali. Ma vediamo nel dettaglio la trama del film. 



Tutto inizia il 3 ottobre del 1993, quando viene pianificata un azione che doveva portare alla cattura di alcuni importanti ministri del capo dei ribelli Aidid. L’azione nel progetto iniziale doveva vedere l’intervento di un team della Delta Force, che si doveva impadronire di un edificio nella quale le unita di intelligence americane avevano avvistato i ricercati, il team ultra specializzato e dotato di mezzi d’armamento all’avanguardia per l’epoca, doveva essere trasportato sul luogo da 4 Black Hawk, gli elicotteri d’attacco dell’esercito americano. Gli elicotteri successivamente allo sbarco dovevano rimanere in volo statico, con la funzione di controllo della zona. Una volta arrestati i ribelli essi dovevano essere “esfiltarati” grazie all’intervento di una colonna blindata di Rangers, che avrebbe attraversato la città a forte velocità per evitare di essere attaccata. Tutto va male però già dalla fase di avvicinamento, un soldato inavvertitamente precipita dall’elicottero, e mentre il mezzo si avvicina all’edificio l’elicottero viene finanche abbattuto. Tutto si complica ancor di più quando un secondo elicottero accorso sul luogo del disastro, viene colpito da un razzo sparato da un ribelle, anche questo secondo mezzo precipiterà contribuendo a innalzare il numero delle vittime a stelle e strisce. I soldati americani non riescono nonostante i tanti tentativi ad abbandonare la città, e sono costretti a stazionare per una notte in rifugi di fortuna. I soldati sono fatti segno di un accanita ricerca da parte dei ribelli, per i quali la divisa a stelle e strisce è equiparabile alla divisa dell’invasore. Dopo febbrili ore passate quasi ad elemosinare l’intervento dell’esercito pakistano, esercito che possedeva i mezzi per procedere al salvataggio, i soldati saranno finalmente evacuati. Tra di loro 19 vittime e una cinquantina di feriti, alcuni in gravissime condizione. Il film è uno spaccato della difficile situazione delle forze armate internazionali, che impiegati in funzioni di pacificazione, spesso si ritrovano al centro di furiose battaglie.

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