Giovedì 22 dicembre arriverà in tutte le sale italiane “Florence“, l’ultima fatica cinematografica di Stephen Frears: distribuito da Lucky Red, il film ripercorre la parabola, esistenziale ed artistica, del soprano Florence Foster Jenkins (1868-1944). Stephen Frears torna a cimentarsi con un “biopic” in equilibrio tra commedia e toni drammatici, incentrato sulla complessa e controversa figura di Florence Foster Jenkins, ricca ereditiera che sognava di sfondare nel mondo della lirica. Nel cast, oltre a Meryl Streep (vincitrice per due volte del Premio Oscar per la Migliore Attrice), nei panni della Jenkins, figurano anche Hugh Grant (che interpreta St. Clair Bayfield), Rebecca Ferguson (Kathleen Weatherley), Simon Helberg (Cosmé McMoon) e David Haig (Carlo Edwards). 



Ambientato a New York, nel 1944, il film è incentrato sull’ultimo anno di vita della ricca ereditiera Florence Foster Jenkins che, sin da piccola, ha inseguito il sogno di diventare una cantante lirica pur non avendo alcuna dote canora. E, proprio mentre l’America si appresta a vivere gli ultimi mesi della Guerra Mondiale, la Jenkins prende una importante decisione: la donna, oramai 76enne, comunica al consorte (l’attore e impresario St. Clair Bayfield, dal quale però vive separata) e a Kathleen Weatherley, insegnante di piano e amante di suo marito, l’intenzione di riprendere le lezioni di canto. Consumata dalla sifilide, contratta anni prima, la donna vuole sfondare nel mondo della lirica e per questo assume il pianista Cosmé McMoon affinché lavori assieme al suo maestro di canto, Carlo Edwards: Cosmé, consigliato da Kathleen e St. Clair, non rivela a Florence che non ha alcun talento, ma ne asseconda la passione. A seguito di una prima esibizione presso il Verdi Club, alcune recensioni positive (“pilotate” da St. Clair) incoraggiano Florence che comincia anche ad aprirsi con Cosmé: al pianista rivela di essere stata un’ottima musicista in passato, prima di smettere di suonare a causa dei problemi alle articolazioni causati dalla sifilide. Intanto, la sua carriera sembra riprendere quota, anche se molti ascoltatori apprezzano Florence pensando che l’intento della sua musica sia far divertire e stonare volontariamente. Quando la donna informa St. Clair di aver prenotato addirittura la Carnegie Hall per la sua prossima esibizione, questi cerca invano di farla tornare sui suoi passi: la serata del concerto si rivela un fiasco, anche se gli amici di Florence mettono a tacere le risate degli spettatori. Nei giorni seguenti, Bayfield fa in modo che Florence non legga le recensioni negative sui giornali: tuttavia, ben presto viene a galla la verità e le conseguenze per la donna, nonostante l’intervento di St.Clair e Cosmé, si rivelano fatali. 



A proposito della pellicola, presentata nel corso dell’ultima “Festa del Cinema” tenutasi a Roma, Meryl Streep ha raccontato che è stato semplice per lei interpretare il ruolo della Jenkins, dal momento che “è divertente cantare senza talento, quasi stonando, anche se ho addirittura dovuto lavorare con dei coach della Metropolitan Opera House per imparare a farlo”. Dal canto suo, il 75enne regista ha invece svelato in un’intervista alcuni dettagli sulla scelta del cast: “Non avevo pensato al nome della Streep, ma quando mi hanno detto che era disponibile l’ho scritturata con entusiasmo. Per quanto riguarda Hugh Grant, invece, conoscevo ben poco il suo lavoro e la sua filmografia: per questo sono rimasto stupito dal modo in cui recita e parte del successo del film va attribuito anche a lui” ha spiegato Frears.

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