Nel corso della nuova puntata del programma di Rete 4, Il terzo indizio, in onda questa sera, sarà dedicata un’ampia parentesi alla storia drammatica di Antonella Alfano, vittima di un omicidio inizialmente fatto passare per un inquietante incidente in auto. A finire nel registro degli indagati dopo alcuni giorni dal ritrovamento del cadavere della donna, fu il compagno Salvatore Rotolo, allora carabiniere. Dopo la condanna in Cassazione a 18 anni di reclusione, apprendiamo tramite Agrigento Notizie – che riprende La Sicilia – che nelle passate settimane ha perso anche la patria potestà sulla figlia. Gli anni di reclusione rappresentano quelli calcolati considerando lo sconto di pena previsto dal rito abbreviato (sarebbero stati 27). Ad incastrare l’uomo, a pochi giorni dall’omicidio, furono le testimonianze di coloro che sul posto avrebbero visto il compagno di Antonella Alfano. Inizialmente fu infatti accusato di omissione di soccorso, salvo poi essere accusato – e più tardi arrestato – per omicidio preterintenzionale, pena derubricata dal gip Alberto Davico.
Risale al 5 febbraio del 2011 il ritrovamento dell’utilitaria dell’ex modella Antonella Alfano da parte delle autorità. Il mezzo è avvolto dalle fiamme e si trova in fondo ad un dirupo nelle vicinanze di Agrigento, mentre all’interno si trova il corpo della donna. Gli inquirenti sospettano subito che non si tratti di un incidente stradale, come invece appare, e che dietro ci sia una simulazione ed un omicidio. Alcuni giorni dopo compare il primo nome sul registro degli indagati: è quello di Salvatore Rotolo, carabiniere e compagno della vittima. Secondo gli investigatori infatti il responsabile dell’omicidio è proprio lui ed avrebbe simulato l’incidente stradale di Antonella Alfano. A confermare i sospetti alcuni testimoni che affermano di averlo visto sul ponte agrigentino alcuni minuti successivi alla tragedia. Questa sera, venerdì 23 dicembre 2016, Terzo Indizio si occuperà del caso grazie agli approfondimenti in studio. Arrestato e condannato a 18 anni di reclusione, Salvatore Ruotolo accede quest’anno anche alla sentenza della Cassazione, che tuttavia conferma la pena. In ultima istanza invece è stata aggiunta una multa di 5.000 euro per ogni parte civile che Ruotolo ha dovuto corrispondere. A questo si aggiunge la provvisionale di 500 mila euro per la figlia avuta con Antonella Alfano e 250 mila euro a testa alla madre ed ai fratelli della donna, come sottolinea La Repubblica. Risale invece agli inizi di dicembre la decisione dei giudici di Agrigento di togliere la patria potestà all’ex carabiniere della figlia, oggi di sei anni.