Il film in onda su Italia 1, alle 21.25 oggi, 25 dicembre 2016, nel 1996, anno della sua uscita, sbancò letteralmente i botteghini con un incasso di oltre 75 miliardi di lire, incasso che lo portò ad essere il film con il maggiore successo al box office di quell’anno. Le riprese integralmente girate nella maremma toscana e nella città di Firenze, trovarono l’appoggio della critica che consegnò alla pellicola innumerevoli premi, tra questi spiccano il David di Donatello, il Nastro D’argento e il Globo D’oro. Il film di fatto fu la consacrazione di Pieraccioni come regista, l’attore conquistò anche molti riconoscimenti teatrali grazie alla sua magistrale interpretazione, a volte disincantata, ma sempre al di sopra delle aspettative.
Ne Il Ciclone, film in onda in prima serata su Italia 1, oggi 25 dicembre 2016, è la pellicola che ha consegnato a Leonardo Pieraccioni l’alloro della notorietà internazionale, l’attore toscano con il film, continua a cavalcare le sue fortune in cabina di regia, grazie ad un lavoro in cui ha curato finanche il soggetto e la sceneggiatura. Accanto al regista e attore toscano, compare un altro comico toscano, con cui Pieraccioni ha collaborato diverse volte: Massimo Ceccherini, il cast è ricco di attori di altissimo livello, compaiono infatti Alessandro Haber, Paolo Hendel e Tosca D’Aquino, ma anche Natalia Estrada e Lorena Fortezza che allora venne consacrata al pubblico italiano.
Levante Quarini è un ragioniere di un piccolo borgo toscano, l’uomo insoddisfatto del suo rapporto con le donne, si guadagna da vivere nel piccolo borgo grazie alla sua attività di ragioniere, attività che lo porta a tenere la contabilità di quasi tutte le attività commerciali del paese, tra cui quella del negozio di alimentari gestito da Carlina, una napoletana verace trapiantatasi in Toscana, sua ex compagna di scuola, e da sempre segretamente innamorata di lui. Levante abita in un casolare con la sua famiglia, famiglia in cui spicca la sorella Selvaggia lesbica incallita, e il fratello Libero un pseudo pittore di quadri religiosi. Una sera la vita di Levante cambia improvvisamente, a causa del vento il cartello che indicava una struttura ricettiva della zona cade, e la sua casa viene invasa da un gruppo di ballerine spagnole di flamenco, che dovevano alloggiare nell’agriturismo, ma che sbagliando strada si ritrovano nell’aia del casolare di Levante. Il disguido porta l’agriturismo a cedere le camere a un altro gruppo, e le ballerine a richiedere ospitalità a Levante e alla sua famiglia. In quella sera succede di tutto, Levante si innamora perdutamente di Caterina, Selvaggia viene attratta da una ballerina omosessuale Penelope, e la barista del piccolo borgo ruba il cuore all’impresario del gruppo artistico. Lo spettacolo programmato salta, ma l’amicizia tra il borgo toscano e il gruppo di ballerine continua, quest’ultime una volta ritrovatesi a Firenze vogliono organizzare una cena d’addio al bel paese, e invitano Levante, egli a sua volta invita la sorella che si porta dietro Carlina. La cena va avanti con una Carlina ubriaca che simula amplessi immaginari con il suo Levante, e con Caterina che litiga con il suo ex fidanzato. Levante coglie al volo l’occasione, di fatto scarica Carlina e passa una notte romantica per le vie di Firenze con la bella spagnola, cercando di consolarla dell’amore perduto, consolazione che porta irrimediabilmente i due a scambiarsi delle tenere effusioni. Il giorno dopo il gruppo parte, ma il film termina con il ragioniere che continua il suo lavoro in Spagna, paese nel quale si rifà una vita accanto all’ex ballerina di flamenco, la donna perdutamente innamorata del bel toscanaccio disincantato dona all’uomo finanche un figlio, chiamato Gino in onore del nonno di lui.