Non si placano le polemiche intorno alla puntata d’esordio della quarta stagione di “Un boss in incognito”. L’imprenditore Francesco Bove che ha creato la catena “Queen’s Chips” si è calato nei panni dei suoi operai premiando alcuni di loro con il tanto, desiderato contratto a tempo indeterminato. E’ questo l’elemento che ha scatenato la bufera sui social. Gli utenti del web che hanno seguito la prima puntata di un Boss in incognito 4, infatti, non hanno gradito il modo in cui la conquista di un contratto indeterminato è stato presentato come un premio e non come un diritto dei lavoratori. C’è anche chi si sofferma sulla grande professionalità di una ragazza che, pur essendo molto preparata e conoscendo benissimo l’inglese, si ritrova a vendere patatine. “Siamo quel paese dove ci si commuove per un indeterminato in un negozio di patatine. Traiamo le nostre conclusioni”, “Lei, operaia che raccoglie patate tutto il giorno, ha un ottimo inglese. Lui, dirigente d’azienda, recita male l’italiano”, “Passano gli anni, cambiano i conduttori, ma la cattiva tv come #BossInIncognito resta. Accidenti”, si legge su Twitter. Cliccate qui per leggere tutto.



La puntata d’esordio della quarta edizione di Boss in Incognito che ha visto come protagonista l’imprenditore Francesco Bove della Quenn’s Chips ha diviso il pubblico. Da una parte ci sono coloro che hanno apprezzato il reality emozionandosi per le storie raccontate ma, dall’altro, hanno puntato il dito contro la produzione, rea di trasformare l’imprenditore in un benefattore umiliando i lavoratori. Sulla pagina ufficiale del reality di Raidue, infatti, ci sono tanti commenti negativi. “Questa figura di Padrone Benefattore è terrificante. Sembra un personaggio di Dickens e tutta la sua sbandierata generosità risulta umiliante. Una lavoratrice dovrebbe sentirsi “fortunata” perché ottiene un contratto a tempo indeterminato?!?”, “Un lavoratore ha dei diritti che non possono essere sostituiti dalla beneficenza. E se la beneficenza è sbandierata in tivù peggio ancora… Una trasmissione che umilia le persone, obbligandole a recitare il copione del poveraccio colmo di gratitudine per il padrone”, scrivono alcuni utenti. Chi ha ragione? Boss in incognito è davvero un reality che non rappresenta la realtà lavorativa di oggi? A voi la sentenza. Cliccate qui per leggere tutto.



Dopo il successo ottenuto dalla puntata d’esordio della quarta edizione di Boss in incognito, sale l’attesa per la nuova stagione del reality show di Raidue che prenderà il via il prossimo 24 gennaio. Dopo Francesco Bove, alla guida dell’olandese “Queen’s Chips”, azienda leader nel settore delle patatine fritte, quali saranno le altre realtà che verranno raccontate nella nuova edizione di un Boss in incognito? Dalle indiscrezioni che trapelano sul web e come riporta il Secolo XIX sappiamo che, dopo l’azienda delle patatine fritte, verranno raccontate realtà imprenditoriali: dall’ azienda che produce l’olio extra vergine di oliva a quella che realizza la passata di pomodoro, o ancora torroni e dolciumi fino ad arrivare al settore dell’abbigliamento e del mobilificio. Il reality show che mostra il lato umano di alcuni imprenditori che, nonostante la crisi economica sono riusciti ad imporsi in Italia, piace sempre di più al pubblico italiano che, puntualmente, si emoziona nel raccontare le storie di persone comuni alla ricerca di un futuro migliore anche se, come vi abbiamo già raccontato, ci sono anche quelli che non credono totalmente nella veridicità dei fatti raccontati (leggete in basso).



Ieri, mercoledì 28 dicembre, è andata in onda la prima puntata della quarta stagione di Boss in incognito che prenderà ufficialmente il via il prossimo 24 gennaio. Protagonista della puntata d’esordio di Boss in incognito 4 è stato l’imprenditore Francesco Bove che, come è accaduto nelle scorse edizioni del reality, ha emozionato il pubblico. Tra i tanti commenti positivi, però, spunta anche la voce fuori dal coro che punta il dito contro la produzione, rea di aver messo su una storia che assomiglia ad una fiction con il lieto fine. “Dopo anni di questo format, visto e stravisto anche nella sua versione originale americana si ha ancora la pretesa che basti mettere uno stupido e improbabile parruccone biondo in testa ad un boss che manco sa parlare 2 parole in italiano per pensare che i dipendenti e i telespettatori siano così ingenui da pensare che la storia sia vera e non costruita a regola d arte come una fiction. Ma davvero ci credete tutti scemi? Questa è a mio parere pura e semplice pubblicità aziendale e buonismo da 4 soldi che sfrutta le sfighe degli altri per farsi belli. Niente di più. Un’altra occasione persa per fare in buon sevizio pubblico”, scrive Andrea sulla pagina ufficiale di Boss in incognito. Cliccate qui per vedere il post.

Cosa è successo durante la prima puntata d’esordio della quarta stagione di Boss in incognito? Come ben sapete infatti, proprio ieri, mercoledì 28 dicembre 2016, è andato in onda il primo appuntamento con il programma in attesa di scoprire cosa succederà con le nuove puntate che verranno trasmesse dal prossimo 24 gennaio, sempre su RaiDue con la voce narrante di Nicola Savino. Dopo essere andato a Roma, il boss Francesco Bove è partito per l’Olanda e fare la conoscenza di Monique, che coltiva le patate sempre con un sorriso. Il boss arrivato a destinazione si rende conto di dover raccogliere le patate direttamente a mani nude in quanto, in quella precisa zona non si possono usare i macchinari per la presenza di tubi sotto il terreno. Poche lamentele? Non sembra… Francesco infatti si lamenta immediatamente per la mancanza di guanti ed i vermi sul terreno. Successivamente, il boss perde ancora una volta la pazienza dopo essersi tagliato mentre Monique si prende cura della sua ferita e racconta del fidanzato in Australia per lavoro alcuni mesi all’anno. Altro giro e altra corsa, destinazione Sorrento per fare la conoscenza di Alessandra che gli insegna la procedura per aprire il negozio. Dopo essersi arrabbiato più e più volte ed un incontro con gli autori, la puntata si dedica al momento “chiacchiere”. Alessandra ha 22 anni ed un sogno: dipingere. Purtroppo per lei però, i suoi desideri si sono infranti sul nascere anche per via del padre, paralizzato per colpa di un ictus.

Come sono andati gli ascolti tv per la prima puntata di Boss in incognito? Scopriamo immediatamente a seguire, analizzando anche le altre reti televisive durante il prime time di ieri, 28 dicembre 2016. Petrolio – L’Italia sotto il cielo in onda su RaiUno, ha totalizzato 2.537.000 telespettatori, share 10,84%. Boss in incognito 4 ha portato a casa 2.167.000 di telespettatori con una share pari all’8,52%. Il film d’animazione Toy Story 3 – La Grande Fuga in onda sulla terza rete di Casa Rai invece, ha registrato 1.825.000 telespettatori, share 7,30%. Passando a Mediaset, su Canale 5 Selfie, le cose cambiano ha chiuso con 3.181.000 telespettatori, share 16,19%. Spazio ai film rispettivamente su Italia 1 e Rete 4 dove, Dracula Untold in prima tv ha registrato un netto di 1.700.000 telespettatori, share 6,70% e Firewall – Accesso Negato ha registrato un netto di 1.386.000 telespettatori, share 5,84%. In ultimo, su La7, Atlantide ha registrato 593.000 telespettatori, share 2,51%.

Nell’attesa di scoprire quali ascolti tv si è portato a casa il primo appuntamento della quarta stagione di Boss in incognito, esaminiamo tutte le storie che abbiamo visto durante il corso della messa in onda di ieri, mercoledì 28 dicembre 2016 su RaiDue a partire dalle 21.10 circa. Nicola Savino ha aperto il programma facendo – di fatto – quasi esclusivamente la voce narrante del format che per l’occasione ha subìto un notevole stravolgimento nella sua versione italiana. Il boss del primo appuntamento di fine anno è stato Francesco Bove, il re delle Queen’s chips, le famose patate olandesi che hanno conquistato anche il nostro Belpaese. Il boss ha aperto i battenti dell’episodio raggiungendo Roma per fare la conoscenza di Giada e la sua storia. Lui è indisponente al punto giusto mentre lei si conferma essere un ottimo acquisto per l’azienda. Il boss perde anche la pazienza e gli autori, a detta di Savino, gli hanno perfino suggerito di calmarsi mentre Giada si è comportata da vera signora. Successivamente il momento “chiacchiera” si rivela molto commovente. Il padre è morto così come il fratello ad appena 24 anni e lei, si sente colpevole dell’accaduto visto che prima del suo incidente sul lavoro lei gli aveva scritto un messaggio per comunicargli che la madre non stava bene. Di seguito Giada si è confidata anche sul rapporto con la madre e le difficoltà di comprensione tra le due. Per la seconda missione, il boss è dovuto volare in Olanda, terra dove si coltivano le sue famose patatine.

La prima puntata della quarta stagione di Boss in incognito, è stata abbondantemente criticata. Il format italiano infatti, ha letteralmente stravolto l’intento dell’originale, così come la storia del capo, evidenziata notevolmente rispetto alle commuoventi fatiche dei lavoratori. Anche il momento legato alle attività del boss con i suoi dipendenti si è trasformato solo in un attimo di “raccoglimento” per conoscere le storie ma senza che lui possa mettersi davvero in gioco. Nicola Savino convince ma, quello che interessa è altro in quanto, in un programma simile, la conduzione è solo un elemento fortemente marginale. Inoltre, quello che non convince dello show è il regalo come se fosse un contentino quando in realtà dovrebbe semplicemente essere un premio per l’impegno. Stessa cosa il boss che, con anni di esperienza ha evidenziato tutte le sue insicurezze nell’incapacità di parlare direttamente ai propri lavoratori ma affidarsi a delle lettere. Anche il pubblico social ha storto il naso di fronte a tanta – ingiustificata – melassa. Ed in fondo lo sappiamo tutti che quello che cambia la vita non è un viaggio oppure dei gioielli, ma la consapevolezza di avere un posto di lavoro a tempo indeterminato con un contratto che ripaghi le fatiche dei lavoratori. Nicola Savino relegato solo a voce fuori campo ha dato appuntamento per il 24 gennaio, data in cui andrà in onda la seconda puntata. Questo, a conti fatti, era solo l’antipasto… il pubblico lo digerirà?

Ieri sera è andata in onda sulla seconda rete Rai, la prima puntata della quarta stagione di Boss in incognito. Cambia il conduttore ma non il format e così, la palla è passata da Flavio Insinna a Nicola Savino che ha condotto il telespettatore verso la puntata d’esordio facendo la conoscenza di Francesco Bove, il re delle patatine olandesi. Il format originale si è totalmente trasformato in Italia dando spazio ai sentimenti e forse alla troppa retorica di racconti strappalacrime che vogliono solo distribuire emozioni gratuite. I protagonisti non sono più i lavoratori ma le loro storie personali e questo, rende squilibrato il programma e l’intento del format originale così come era stato pensato. Il boss poi, diventa il punto centrale della storia per evidenziare i suoi di sacrifici, frullati alla buona dose di “santità” che lo contraddistingue donando regali ai lavoratori in difficoltà. Il centro focale del programma invece, deve essere altro e, di fatto, dovrebbe solo concentrarsi sì sul sacrificio, ma su quello del lavoratore perché di fatto, il boss ormai è arrivato ad un punto decisamente alto e non occorre metterli a confronto, anche perché… Angelo per esempio, viene ricompensato con dei gioielli per le mamme. Niente bonus per il sacrificio, ferie extra, aumento di stipendio ma solo un generoso regalo del datore di lavoro. E così, tra le altre cose, anche il momento “manovalanza” del boss, si trasforma solo in una occasione per chiacchierare con i suoi lavoratori perché lui si sa, le mani non può “sporcarle”.

Tra i top della puntata speciale di Boss in Incognito sicuramente il momento iniziale, in cui Francesco Bove, il capo di Queen’s Chips, un’azienda che produce e vende patatine olandesi fritte in store all’interno della sua catena, si “trasforma” davanti a sua moglie Alessandra e alle due figlie, grazie a un look e make-up perfetto, per “entrare” direttamente all’interno della sua azienda nelle vesti di dipendente, proprio accanto a quelli che saranno, per lui, colleghi ma soprattutto maestri. Secondo top la conduzione, o meglio la “voce fuori campo” e qualche intervento di introduzione e presentazione da parte di Nicola Savino. Terzo top di puntata il momento delle “confessioni”, quello in cui il boss Francesco Bove, crea un “contatto” con i suoi “maestri” presso cui fa l’apprendistato come dipendente, in cui i due, seduti accanto, parlano e si confidano molte cose, alcune davvero intime e toccanti.

Pochissimi flop in questa puntata speciale di Boss in Incognito: il programma, in realtà, ha mantenuto gli elevati standard di qualità già mostrati nelle precedenti edizioni, quindi a fatica mostra sfumature negative. Qualcuna, però, c’è: come ad esempio qualche incongruenza tra le scritte sullo schermo e quello che il realtà accadeva nella puntata. Ad esempio, “Angelo non sa che sta rimproverando il suo capo”, quando in realtà magari stava semplicemente parlando con lui oppure spiegando cosa dovesse fare o cosa non dovesse fare durante la sua parte di lavoro. Un altro piccolo flop, se vogliamo definirlo così, è stato la disparità tra “cose positive” e “cose negative”: tantissimi sono stati gli aspetti, i comportamenti e le procedure corrette all’interno dell’azienda, come correttezza, ordine, precisione e tantissimi altri. Poche, invece, le pecche: come se la presenza della telecamera trasformasse anche il brutto in bello.(Fabiola Granier) 

Boss in Incognito torna in prima serata su Rai 2 con una puntata speciale dedicata alla Queen’s Chips con il suo capo Francesco Bove, travestito da dipendente della sua azienda pronto a confrontarsi con i lavoratori nelle vesti di apprendista, per capire punti di forza e debolezze del suo impero. Il programma di Rai 2 è stato accolto con una vera e propria ovazione social da parte degli utenti della rete: tantissimi, infatti, i commenti di felicità da parte dei fan che attendevano questo momento. In realtà, però, quello che ha poi lasciato di stucco tutti quanti, è stato il travolgente flusso di commenti negativi, critiche e parole forti nei confronti della storia dell’azienda: programma monotono, una delusione, perdita di tempo, sono questi alcuni dei post più twittati. Insomma, una delusione di gran lunga al di sotto delle aspettative: “Il #BossInIncognito è autentico come i casi di #Forum…”, “Mascherare la totale incapacità a fare qualsiasi cosa coprendo di critiche i dipendenti.No,non funziona così caro #BossInIncognito”, “Siamo quel paese dove ci si commuove per un indeterminato in un negozio di patatine. Traiamo le nostre conclusioni #BossInIncognito”, scrivono su Twitter. (Fabiola Granier)

Nonostante sia molto giovane, Francesco Bove è molto conosciuto. Ecco che, quindi, a Boss in Incognito, per “camuffarsi” tra i suoi dipendenti e impiegati, è servito un grandissimo lavoro di trucco e parrucco. La “trasformazione” è avvenuta direttamente davanti agli occhi della moglie Alessandra e delle due figlie. Francesco, arrivato quindi in negozio, si fa seguire da Giada che, naturalmente, non sa che l’apprendista che le è stato affiancato sia proprio il suo capo. Gli insegnamenti della sua collega maestra sono davvero ottimi: corregge tutto, postura, movimenti, igiene. Il “capo” viene così rimprovero per alcuni suoi errori. Alle 2 di notte, alla chiusura, Giada e Francesco parlano di argomenti molto generali, tra cui anche l’amore e la perdita del padre e del fratello di Giada che, raccontando, si commuove. Il boss si reca poi in Olanda, a Zeewolde, dove si coltivano le sue patate, e lì incontra Moniek.  A Boss in Ingognito si continua con la storia di Queen’s Chips con la missione del boss, Francesco Bove, tra i dipendenti e i collaboratori della sua azienda. Ora si trova ad Amsterdam, e a Zeewolde, per parlare con Moniek di come si coltivino e raccolgano le patate direttamente dalla terra. Poi torna in Italia, a Sorrento, insieme ad Alessandra, una 22enne napoletana, che lavora in uno dei negozi della catena. Succede qualcosa però: il boss nota come, nel momento di lavare le mani, Alessandra abbia usate il lavabo dedicato alle stoviglie, invece di uno fatto appositamente per detergere le mani, e quindi potrebbe toccare il rubinetto che potrebbe invece esser sporco e quindi così vanificare il lavoro fatto precedentemente. Alessandra spiega al boss alcuni dei procedimenti più importanti all’interno del negozio, come scaricare i sacchi di patate, pulirle, controllarle e tagliarle. Successivamente, i due si soffermano a parlare di cose più intime, soprattutto riguardanti il padre perso a causa di un ictus.  Quante emozioni a Boss in Incognito: il capo della Queen’s Chips, Francesco Bove, dopo essere tornato in albergo in seguito al tirocinio in store con Alessandra, a Sorrento, ha ricevuto un messaggio da parte della moglie tramite l’iPad, in cui la donna rassicura il marito e gli dice “mi manchi”. Poi, la sorpresa: eccola fuori dalla porta della stanza: i due si abbracciano e si salutano con un grande bacio. Ora Francesco Bove è più sereno e tranquillo, pronto per la sua nuova avventura: questa volta si trova a Nola per incontrare Angelo, che lo porterà tra i capannoni, i magazzini e durante il processo di lavorazione del prodotto nella catena di produzione. Il rapporto con Angelo, però, sembra fin da subito burrascoso: i due non riescono molto spesso a trovarsi d’accordo, quindi Angelo sposta Eddy in un’altra zona del capanno. Angelo racconta al suo apprendista di come abbia aiutato la sua ex compagna a recuperare i suoi debiti, ritrovandosi però solo a combattere contro un grande nemico. Poi è la volta di Antonio nel reparto di distribuzione logistica.  A Boss in Incognito è il momento dei conti finali: i cinque lavoratori con cui il capo si è confrontato durante il suo apprendistato all’interno dei vari reparti dell’azienda aspettano l’incontro con il boss all’interno di una stanca spiata da una telecamera nascosta. Entrati nella stanca alcuni riescono a riconoscere Francesco Bove ormai tornato nei suoi panni di capo e non più di Eddy. È la volta delle analisi finali: per Alessandra qualche rimprovero, ma alla fine tanti premi per la bravura e professionalità del suo lavoro: per lei un contratto a tempo indeterminato, un aumento di stipendio, un corso di pittura e degli strumenti di lavoro. Poi Angelo, che nonostante sia un “pessimo maestro” riceve dal boss i soldi necessari per estinguere il debito che doveva pagare. Poi un libretto con 2500 euro per “trovare la strada”, quella strada che Angelo ha sempre detto di voler trovare da solo. – A Boss in Incognito continua il momento dei conti finali: è la volta anche di Giada, maestra di Francesco Bove nella prima fase della puntata. Rimproverata per come “mette le salse” nei coni di patatine, ha in realtà ricevuto dal capo una lettera che la elogiava per la bravura, l’impegno e l’entusiasmo. In regalo per lei delle chiavi: sono quelle della casetta di legno che tanto desiderava, dedicata a Jacopo con la scritta “Casa di Jacopo” sul portachiavi. Poi un video messaggio da parte della mamma che poi appare alle sue spalle per salutarla e abbracciarla. Infine, un buono da 500 euro per fare shopping insieme. Poi è la volta di Moniek, che viene apprezzata dal boss: per lei il capo ha una grande sorpresa, biglietti per raggiungere l’Australia, dove lavora il fidanzato. È il suo stesso ragazzo a portarli come sorpresa. Il capo, inoltre, regala alla coppia un weekend in Spa per due persone e naturalmente dei guanti, per non farmi male durante il lavoro. Infine è la volta di Antonio: per lui il capo ha una busta, in cui ci sono solo belle parole per colui che è nato e cresciuto “con due mamme”. Un regalo per loro: collier di diamanti per loro due.

Nella nuova edizione di Boss in Incognito 4 resta confermato il concept del programmare: far travestire gli imprenditori affinché i dipendenti dell’azienda non li riconoscano. Non mancheranno comunque alcune novità e non ci riferiamo solo alla conduzione di Nicola Savino, bensì ad una nuova regola. Gli imprenditori dovranno lavorare con prodotti di uso quotidiano e, quindi, si partirà oggi con le patate, visto che verrà presentata la storia di Francesco Bove, che ha fondato la Queen’s Chips. Nei vari appuntamenti della nuova stagione di Boss in Incognito, però, avremo a che fare con leader di aziende che producono passate di pomodoro e dolci, ma anche del settore d’abbigliamento e accessori. Cresce allora la curiosità per il programma prodotto da Rai 2 con Endemol Shine Italia e ispirato al format inglese Undercover Boss. I riscontri delle prime tre edizioni sono stati positivi e i dati Auditel incoraggianti, quindi l’auspicio è che il trend venga confermato con la quarta stagione.

Boss in Incognito torna in scena con la quarta edizione: oggi, mercoledì 28 dicembre 2016, in realtà andrà in onda – sempre in prima serata su Rai 2 – il primo, speciale appuntamento con il format, che ritornerà poi dalla fine di gennaio 2017. Un piccolo assaggio per iniziare a scoprire tutte le novità e tutte le conferme delle nuove puntate in programma. La prima grande sorpresa, per il pubblico della seconda rete nazionale, sarà proprio il volto alla guida di Boss In Incognito: dopo Costantino Della Gherardesca e un’edizione (quella dell’anno scorso) affidata a Flavio Insinna, sarà Nicola Savino, amatissimo conduttore di Quelli che sul calcio, a prendere le redini della trasmissione. Sarà Savino a guidare, di volta in volta, i vari boss tra regole, obiettivi, trucco e travestimenti, non tralasciando anche la grande carica emotiva che un’esperienza del genere è in grado di regalare e che, allo stesso modo, verrà consegnata al pubblico a casa.

Il meccanismo di Boss in Incognito, pronto al debutto oggi mercoledì 28 dicembre 2016 su Rai 2, rimane invariato: i protagonisti – tutti a capo di una grande azienda – dovranno cercare di nascondere e camuffare il loro aspetto per rendersi completamente irriconoscibile ai propri dipendenti, e poter di conseguenza fingere di essere un nuovo assunto, appena arrivato, che ha bisogno di imparare il lavoro e conoscere più da vicino i suoi compiti e l’azienda. Questo stratagemma permetterà ad ognuno di loro di entrare in contatto con la personalità e con le storie di coloro che lavorano all’interno della propria attività, conoscere i retroscena della loro vita, le difficoltà che hanno superato e le gioie di cui hanno goduto. Tra i volti della quarta edizione di Boss in Incognito conoscere produttori di patatine, di olio di oliva, di torroni e dolci, ma anche il capo do una linea di abbigliamento e il boss delle ceramiche. Pronti? Andiamo a scoprire più da vicino chi sarà il primo volto del format.

Francesco Bove è il primo protagonista di Boss In Incognito 4, pronto a sbarcare sul piccolo schermo di Rai 2 oggi, mercoledì 28 dicembre 2016, con un appuntamento davvero speciale. Bove è a capo di un brand che è nato nel 2014: una storia molto recente, che ha puntato tutto su un prodotto di street food internazionale: le patate fritte olandesi. Dopo essere riuscito a chiudere diverse compartecipazioni in Olanda, Francesco Bove è tornato in Italia e insieme al cugino ha fondato la Queen’s Chips, nota marca di patatine. Dopo pochissimo tempo è riuscito ad ingrandirsi e oggi Bove ha 40 punti vendita sparsi per tutto il territorio italiano e un totale di circa 300 dipendenti. Francesco Bove non tollera la mancanza d’impegno, e forse qualcuno tra i suoi finirà per questo nel mirino: ama moltissimo stare in prima linea, sporcarsi le mani, ed è una dimostrazione lampante che si può arrivare a costruire qualcosa di grande ed importante anche partendo quasi da zero. Pronti a conoscerlo più da vicino durante il primo appuntamento con Boss in Incognito?