La prima serata di Cielo offre ai propri telespettatori un film biografico di spessore il cui principale protagonista è l’attore britannico Robert Powell. Si tratta di un artista del 1944 che probabilmente ha avuto come apice della propria carriera quello in cui ha vestito i panni di Gesù Cristo nel celebre sceneggiato televisivo del 1977 Gesù di Nazareth firmato Franco Zeffirelli. Tra i film a cui ha preso parte ricordiamo La perdizione di Ken Russell, Jane Austen a Manhattan per la regia di James Ivory e la serie televisiva anni ottanta Hannay. Al fianco di Robert Powell ci sono Stefania Sandrelli e Laurent Terzieff. Quest’ultimo è stato un attore francese molto apprezzato soprattutto negli anni Settanta ed Ottanta, periodo nel quale ha preso parte a tanti ottimi film come Vanina Vanini di Roberto Rossellini, La notte brava di Mauro Bolognini, Ostia di Sergio Citti ed Il deserto dei Tartari diretto da Valerio Zurlini.



Questa sera nella prime time di Cielo va in onda il film biografico D’Annunzio in cui viene riportata la storia del noto poeta e scrittore italiano. Un film del 1987 con durata di 113 minuti per la regia di Sergio Nasca mentre il cast vede alcuni volti per il pubblico italiano come Robert Powell che interpreta proprio Gabriele D’annunzio, Stefania Sandrelli nei panni della sua donna Elvira Fraternali Leoni, Eva Grimaldi, Florence Guerin e Fiorenza Marchegiani.



Il tutto si svolge poco prima che inizi il 1900, quando un giovane D’Annunzio si trasferisce nella capitale romana accompagnato dalla sua nuova donna, ossia Elvira Leoni, per tutti nota con il nome di Barbara. Insieme a lei riesce a dimenticare per alcuni momenti il periodo che angoscia l’Italia concentra solo sul Papa e sugli artisti. Tale corrente viene seguita da coloro che non vogliono andare in contro alla nuova epoca che si prospetta pseudo futurista. La storia d’amore tra il noto scrittore e la sua donna procede a gonfie vele in ogni campo. La donna per lo scrittore ha addirittura lasciato il marito e ha seguito il suo amato ovunque esso si diriga. Gabriele D’Annunzio un giorno incontra i suoi amici di vecchia data, come Francesco Paolo Michetti e Francesco Paolo Tosti ed allo stesso tempo inizia a scrivere dei componimenti dedicati a ciò che ha vissuto quando risiedeva nella regione dell’Abruzzo. Lo stesso scrittore prende seriamente tale impegno e cerca gli spunti giusti per far si che la sua opera sia di gran valore, infatti si trasferisce di nuovo a Pescara per avere la giusta ispirazione. D’Annunzio per realizzare questa sua opera, prende spunto dai suoi modelli che segue con spiccata ammirazione, come Omero e Cervantes che con le loro opere sono diventati assai famosi ed esempi da seguire. Nel frattempo però collabora con dei giornali di Roma dove con le sue notizie di carattere scandaloso, si avviano a dare vita ad uno dei suoi più celebri romanzi: Il piacere. Grazie al suo isolamento nella villa abruzzese, Gabriele D’annunzio riesce a far si che la sua opera sia tanto apprezzata dai nobili della nazione italiana ma anche dal resto delle persone comuni. Per migliorare il suo operato si ispira a tanti poeti e scrittori, andando dallo scrittore e fotografo francese Emile Zola al drammaturgo inglese William Shakespeare, passando pure per il compositore musicale tedesco Johann Sebastian Bach. Il successo che gli dà tale opera lo galvanizzerà così tanto che si dà da fare per realizzare subito un’altra. Prima però torna dal suo amore Barbara che tanto l’ha ispirato nel componimento realizzato. Per iniziare però tale opera e sperare che abbia lo stesso successo, lo scrittore D’annunzio studia altri suoi colleghi per riuscire a carpirne la loro bravura e dare così vita a qualcosa che valga davvero la pena leggere. Decide così di trasferirsi a Napoli dove fa la conoscenza della scrittrice e giornalista Matilde Serao e man mano si allontana dalla sua donna, frequentandone altre per realizzare le sue opere.

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