Che tempo che fa è la trasmissione principe di Fabio Fazio, in onda su Rai Tre ormai da diverse edizioni. Un rotocalco interessante, una chiacchierata tra amici che vuole allietare lo spettatore e dargli al contempo uno spunto interessante. Ospiti illustri si sono susseguiti durante gli anni, dalle personalità dello spettacolo come Mika, Jude Law, Eugenio Finardi ai grandi interpreti sportivi come Bebe Vio e Serena Williams, fino ad arrivare ai politici da Silvio Berlusconi a Gramellini. Il fine è quello di creare un’intervista divertente, un dialogo costruttivo per entrambe le parti. Ed è quello che sempre avviene a Che tempo che fa. Coadiuvato dai simpatici Luciana Littizzetto e Nino Frassica, Fabio Fazio è anche in grado di tenere banco in siparietti comici davvero divertenti. Ospiti della puntata del 4 dicembre sono Vittorio e Giuseppe Sgarbi



Ultimamente Giuseppe, detto Nino, ha parlato della sua casa museo a Ro Ferrarese, ricca di figure sante ed iconiche, che ha edificato negli anni con la sua amata Rina, venuta a mancare nel 2015. Una specie di “Vittoriale”, lo ha definito il figlio Vittorio, ricordando quanto sia per sé che per la sorella Elisabetta sia stato un luogo prezioso. Il celebre critico d’arte definisce il padre Giuseppe un uomo arguto e dalla gentilezza non indifferenti, sottolineando quanto il suo successo editoriale abbia quasi oscurato il proprio. Con la casa editrice Skira, infatti, Giuseppe ha appena pubblicato “Lei mi parla ancora”, una vera e propria dichiarazione d’amore alla moglie che non c’è più, sottoforma di romanzo epistolare. Farmacisti di professione, Giuseppe e Rina hanno condotto per anni un esercizio che oggi esiste ancora e con tutta probabilità parlerà di quanto la farmacia di famiglia sia stata un simbolo di cultura, durante gli anni più bui della storia d’Italia che ha attraversato. Molto fieri di Elisabetta, sorella e figlia, e della sua casa editrice “La Nave di Teseo” sia Vittorio che Giuseppe ricordano come sia stata da sempre portata per lo studio e la letteratura. Vittorio Sgarbi, invece, ha optato per un’altra strada. Prima membro del Parlamento e di differenti e molteplici amministrazioni comunali, ricordiamo la sua presenza a Milano, ad esempio. Personaggio colorito, spesso e volentieri è stato il destinatario di condanne civili e penali per calunnia e diffamazione. Molto divertenti, per alcuni, le sue comparsate in televisione sono spesso oggetto di meme sul web e tormentoni, quando prendono una piega pittoresca.

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