Occorrerà attendere il prossimo 21 dicembre prima di sapere se Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa e suo presunto assassino, sarà o meno giudicato colpevole dal giudice Elsa Iadaresta. Nel frattempo, tornano con forza le paure della donna, soprattutto nell’ultimo periodo prima della sua scomparsa e che riguardavano il suo rapporto con Logli. La Ragusa, a quanto pare, percepiva sempre più negativamente ogni gesto che giungeva da parte del marito, al punto da considerare “una tragedia” quello che Logli definì un semplice incidente domestico, rappresentato dalla caduta di Roberta da una scala. A confermare i timori della donna scomparsa è stata anche una sua amica, benedetta Pertini, che agli inquirenti ha dichiarato, come riporta il settimanale Giallo: “La vicenda della caduta dalla scala l’aveva fatta molto arrabbiare in quanto mi disse che era un miracolo che era ancora viva, perché nel cadere non aveva battuto la testa contro i mobili dell’ingresso. Ricordo inoltre che Roberta ha aggiunto la seguente frase: ‘Ha provato ad ammazzarmi'”. Il caso tornerà centrale nella nuova puntata di Chi l’ha visto, in onda stasera su Rai3.

In attesa delle novità sul giallo di Roberta Ragusa e che potrebbero emergere nel corso della nuova puntata di Chi l’ha visto, la trasmissione di Rai 3, si torna a parlare con una certa insistenza del processo in corso a carico di Antonio Logli. Il marito della presunta vittima ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato ed il prossimo 21 dicembre il giudice Elsa Iadaresta leggerà la sentenza. La procura ha chiesto 20 anni di carcere – pena massima prevista dal rito abbreviato – a carico dell’uomo. Intanto, la sua difesa ha voluto chiarire una frase che sarebbe trapelata dall’udienza dello scorso 2 dicembre. Secondo la trasmissione Quarto Grado, gli avvocati di Logli in aula avevano asserito che Roberta Ragusa era viva e si trovava in Sicilia. Parole che hanno fatto molto discutere e che hanno portato la stessa difesa del presunto assassino di Roberta Ragusa a chiarire, come riporta Il Tirreno. “Non abbiamo mai detto in udienza, come opinione personale, che Roberta Ragusa si trovi in Sicilia. Abbiamo solo indicato al giudice un elemento già agli atti e che riguarda le dichiarazioni della zia di Roberta, Adriana Alpini”. E’ quanto riferito dai due avvocati di Antonio Logli in una nota resa pubblica, sottolineando come si sarebbero limitati a riportare quanto già emerso nei primi giorni dell’inchiesta, successivamente alla misteriosa scomparsa della donna di Gello di San Giuliano Terme.

Continua ad essere uno dei misteri più grandi della cronaca italiana, la scomparsa di Roberta Ragusa, la casalinga di Gello. Negli ultimi giorni, subito dopo l’ultima udienza del marito Antonio Logli, unico indagato per omicidio e soppressione di cadavere, si sono accesi nuovamente i riflettori sull’intera vicenda. Giallo in particolare ha pubblicato in esclusiva alcune pagine del diario di Roberta Ragusa, in cui la donna manifestava il proprio malessere. Aveva annotato infatti “giornate così” tre giorni prima della sua scomparsa. Un fattore che gli inquirenti hanno attribuito alla scoperta della donna del tradimento di Antonio Logli, alla sua relazione con Sara Calzolaio. Si discute inoltre sulla possibilità che Antonio Logli venga rilasciato anche dopo la prossima udienza, proprio grazie al rito abbreviato che gli è stato accordato. In questo caso, scrive Il Mattino, potrebbe rimanere libero fino al terzo grado di giudizio. Questa sera, mercoledì  dicembre 2016, Chi l’ha visto parlerà del caso all’interno della sua nuova puntata, come sempre in onda su Rai 3. Alcuni elementi potrebbero portare ad una netta svolta nel caso, presenti in quello stesso diario. L’appunto su “tragedia della caduta della scala”, il fatto emblematico, il possibile finto incidente che potrebbe essere stato il primo tentativo con cui Antonio Logli ha cercato di uccidere Roberta Ragusa. Un evento che aveva lasciato la casalinga molto scossa e che, mentre lo riferiva ad un’amica, aveva ipotizzato il peggio: “Ha provato ad ammazzarmi”, ha affermato la Ragusa.