Il settimo protagonista della trasmissione in onda su Rai 2 nel prime time dell’1 febbraio, Boss in Incognito 3, è Bachisio Ledda. Chi è l’imprenditore che ha accettato di cimentarsi nell’avventura televisiva ed umana all’insegna del travestimento, nell’ambito della terza fortunata edizione del programma condotto da Flavio Insinna? Dall’Abruzzo, Bachisio Ledda è riuscito in quasi vent’anni ad espandere la sua vena imprenditoriale in tutta Italia. Alla guida del Gruppo Mail Express Posta & Finanza dal 1997, l’imprenditore di origini sarde da anni si occupa di un settore molto importante, quello delle poste private, ma anche dei pagamenti e della finanza. Da pochi anni editore dell’emittente televisiva Vera TV oltre che imprenditore, Bachisio Ledda anche in questa nuova avventura extra lavorativa (ma altamente formativa) ha potuto contare sul grande appoggio della giovane fidanzata Gioia Barbara Brandimarte e delle figlie Karin e Bice, che hanno accolto con estrema simpatia il camuffamento del padre.



Bachisio Ledda è protagonista della puntata di “Boss in incognito”, programma condotto da Flavio Insinna, che andrà in onda questa sera su Rai 2. L’imprenditore di origini sarde, ma abruzzese di adozione, è titolare della Mail Express, di Cityposte Istituto di pagamento in franchising, editore dell’emittente televisiva Vera Tv (canale 79 per Abruzzo e Marche). A novembre 2014 Ledda è stato ospite di Nicola Porro a Virus – Il contagio delle idee in cui aveva parlato del Jobs Act: “Vogliamo aprire 52 negozi di proprietà. Serve un personale di oltre 200 persone. Abbiamo i soldi. L’investimento è di 5 milioni di euro. Da marzo, stiamo cercando di capire cos’è questo Jobs Act. Io voglio aspettare questa legge prima di assumere. Per me è importante”, ha detto l’imprenditore. Aggiungendo: “Col dipendente diretto, si parla sempre di articolo 18, non si parla mai di produttività. Se non hai capacità produttiva, fai fatica ad andare avanti. L’articolo 18 è una barzelletta. Con gli indennizzi, non si risolvono i problemi. Serve la flessibilità. L’azienda è la parte debole. Noi investiamo molto per formare i lavoratori. Chi non produce, non possiamo mandarli via”. Clicca qui per vedere l’intervista di Bachisio Ledda a Virus 



È Bachisio Ledda il protagonista della puntata di oggi 1° febbraio di Boss In incognito 2016, il reality di Rai 2 condotto da Flavio Insinna. Dopo aver messo alla prova Giuseppe Di Martino, proprietario di tre importanti pastifici, il programma si sposta a raccontare l’esperienza del fondatore di Mail Express Poste Private oltre che editore dell’emittente televisiva Vera Tv. Anche lui dovrà lavorare sotto copertura all’interno della sua azienda, impegnandosi in varie funzioni: lo vedremo quindi impegnato nello smistamento della posta, nell’affrancatura e addirittura come postino. Solo in questo modo potrà quindi conoscere alcuni dei suoi dipendenti e le loro difficili esperienze di vita. Credendo che si tratti di un nuovo reality che potrà garantire un nuovo posto di lavoro ad un fortunato disoccupato, i lavoratori di Mail Express Poste Private giudicheranno il loro capo, sia come persona che come dipendente. Sarà praticamente impossibile riconoscere Ledda che, dopo ore di lavoro dei truccatori, verrà trasformato in un uomo poco curato, con barba e capelli incolti. Il ‘disoccupato’ si presenterà nella sede di Mosciano sperando di essere assunto in qualità di postino.



Bachisio Ledda è un imprenditore sesstantaduenne di origini sarde,ma abruzzese di adozione. È proprietario e Amministratore delegato di diverse società, riguardante soprattutto il mondo della comunicazione: Mail Express in primo luogo ma anche Cityposte, Cityposte Payment Spa, LepidoFin srl e Italiana Servizi Finanziari Srl. Ledda si è dedicato anche alla televisione acquisendo l’emittente televisiva Vera tv, visibile nelle Marche e in Abruzzo nel numero 79 del digitale terrestre. Mail Express Poste Private è un progetto rivoluzionario presentato alla fiera di Frinchising di Milano nel 1997. In quell’anno il settore era completamente in mano a Poste Italiane e la nuova azienda ha rappresentato una boccata d’ossigeno, in grado di presentare gli stessi servizi riguardanti la consegna, l’affrancatura della posta e molto altro. Negli anni questo progetto è cresciuto e attualmente vanta ben 260 aziende affiliate in tutta Italia (più dieci in apertura), 350.000 clienti e un fatturato di 10.000.000 di euro. A tale cifre vanno aggiunte quelle a dir poco lusighiere di Cytyposte che vanta un fatturato di 800.000.000 euro e un volume di posta prioritaria pari a oltre 360.000.000 pezzi.