Nella puntata di domenica 31 gennaio 2016 della trasmissione di approfondimento Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio su Rai 3, il primo ospite ad entrare in studio per la consueta intervista è il cantautore italiano Max Gazzè che dopo aver parlato brevemente del proprio ultimo album e del relativo tour che lo vede impegnato in diverse parti dell’Italia, propone ai telespettatori il singolo La vita com’è che gli sta permettendo di ottenere un ottimo successo. Ancora una piccola intervista allo stesso Gazzè il quale sottolinea come in ragione del successo, il suo tour è stato letteralmente raddoppiato in fatto di date evidenziando come esso sia anche l’opportunità per festeggiare i primi venti anni di carriera musicale. Gazzè sottolinea come il tempo sia effettivamente volato e che i pezzi che sono contenuti in questo ultimo album rispecchiano il percorso fatto nella sua carriera ed il suo modo di essere. Gazzè rimarca il sostegno del fratello nella composizione delle canzoni aggiungendo il proprio intendimento di riuscire a continuare nella propria professione per altri venti anni. Gazzè prima di andare via propone la pubblico un secondo pezzo dal titolo Mille volte ancora, per poi essere congedato da Luciana Littizzetto con il consueto pizzico di ironia che la contraddistingue. Proprio con la Littizzetto e Filippa Lagerback va in scena una divertente gag per poi una nuova esibizione del cantante che questa volta presenta un mix dei suoi più grandi successi musicali raccolti nel corso degli anni. Terminata la lunga esibizione di Max Gazzè ecco che è il momento di cambiare decisamente argomento con l’arrivo in studio del poeta di origini siriane Adonis, il quale esordisce facendo presente come la poesia non possa cambiare il mondo ma certamente è in grado di creare dei nuovi rapporti tra il mondo e le cose. Il poeta rimarca la bellezza del rapporto che ha un credente con la religione e con Dio, aggiungendo che il vero problema non sia la morte in quanto a tutti tocca prima o poi ma il modo in cui si decide di vivere la vita. Per Adonis l’Isis non ha nessuna spiritualità ma è mosso dal voglia di potere e denaro aggiungendo che continuando in questa carneficina si arriverà prima o poi alla fine dell’Islam. Sotto accusa anche l’Occidente, con Adonis che sottolinea come esso non capisca quasi nulla del mondo arabo ed in particolare che vi sia un rapporto molto diretto tra il musulmano e l’aldilà, aggiungendo che in questo momento nell’Occidente gli intellettuali diano maggior sostegno alla politica piuttosto che alla cultura. Per Adonis è necessario essere contro quello che è successo nell’attentato in Francia ed anche contro a quello che succede nel mondo Arabo ricordando i 60 morti di Damasco e gli 80 in Nigeria. Terminata l’intervista ad Adonis è il momento del terzo ospite della puntare che è il grande attore italiano Lino Banfi, al cui ingresso in studio gli viene tributata una vera e propria standing ovation. Lino Banfi dopo aver ringraziato il pubblico per il grande affetto che riesce sempre a dargli in ragione dei tanti successi cinematografici e dopo un filmato nel quale vengono ripercorsi alcuni momenti cruciali della sua carriera, incomincia a raccontare alcuni aneddoti nella parte della vita che ha riguardato soprattutto la sua infanzia facendo presente di aver trascorso un periodo in seminario, ben cinque anni, ma si rese conto di non avere questa vocazione e che il suo intendimento fosse quello di far ridere la gente. Si parla del fatto che quest’anno Lino Banfi compia 80 anni e che sta per diventare ambasciatore dei prodotti alimentari pugliesi per poi parlare dell’imminente uscita del suo libro autobiografico. Vengono mostrati alcuni spezzoni di storici film comici che hanno visto grande protagonista Lino Banfi come Fracchia la belva umana. In collegamento telefonico c’è Checco Zalone che parla di alcuni momenti passati proprio con Lino Banfi e di come abbiano parlato delle docce di Edwige Fenech durante le riprese dei film. Parole al miele di Zalone nei confronti di Banfi il quale contraccambia ricordando i 64 milioni incassati dal film Quo Vado e lo straordinario rapporto con il regista Gennaro Nunziante. Si parla quindi del fatto che Banfi abbia preso un voto nelle ultime elezioni per il presidente della Repubblica, del film L’allenatore nel pallone, successo senza tempo e quindi arriva il momento della Littizzetto. La Littizzetto inizia il proprio intervento sottolineando come Adonis somigli a Diego della Valle per poi mettersi uno scatolone in testa per prendere in giro quanto successo nel corso della visita di Rohani in Italia con la vicenda delle statue coperte. La comica prende in giro Renzi e Franceschini che non sapevano nulla di tutto questo, evidenziando come i tanti soldi in ballo per l’accordo possano aver fatto la differenza nelle decisioni. La Littizzetto parla del successo del film Cinquanta sfumature di grigio su Canale 5 e quindi del Family Day scherzando sulla polemica sui numeri dei partecipanti al Circo Massimo. La Littizzetto continua con la Meloni presente alla manifestazione nonostante fosse incinta senza essere sposata e di Gasparri prendendolo in giro per la parole dette nei riguardi di Elton John. Chiusura con la Littizzetto che fa il rischiatutto a Fazio con tante domande piuttosto divertenti.



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