Un incredibile errore tecnico che in un festival come quello di Sanremo non dovrebbe succedere ha obbligato alla ripetizione del voto che ha portato al ribaltamento del risultato precedente: è Francesco Gabbani a qualificarsi per la finale di domani. Incredibile, stava già preparando le valigie e invece è stato ripescato. Dispiace per Miele.
Sul palco del Teatro Ariston si presenta Francesco Gabbani per le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2016. Andiamo prima a conoscere il ragazzo con un video con l’artista che sottolinea come sia davvero molto emozionato per la chiamata alla kermesse, il sogno di tutta una vita. Gabbani stupisce con una canzone molto rapida e ritmata, che subito conquista per la sua cantibilità e per il motivetto orecchiabile. A guidare l’orchestra c’è il Maestro Vince Tempera che poco prima era con lui nel viaggio in macchina, mostrato ampiamente sulla pagina Facebook dell’artista tramite un video. La sfida viene vinta sul filo di lana con il 53%, ha regnato l’equilibrio ma alla fine ha vinto Miele.
Ha già una lunga carriera alle spalle, avendo fatto parte del gruppo Trikobalto, dischi e concerti anche all’estero e partecipazione a un mega evento come l’Heineken Jammin’ Festival. La storia con il gruppo finisce nel 2010 e da allora Francesco ha dato il via alla carriera solista con un disco uscito nel 2013. Ed eccolo adesso a Sanremo con un brano intenso e particolare dal titolo Amen. La sua sfida è con Miele, e si annuncia battaglia dura tra i due.
Tra i protagonisti del Festival di Sanremo 2016 ci sarà anche Francesco Gabbani che si esibirà con il suo brano ‘Amen’ oggi nella sezione ‘Nuove Proposte’. Proprio poco fa ha postato un video sulla sua pagina di Facebook commentando: “Ragazzi ci siamo! Siamo in viaggio verso il Teatro Ariston. Sono con il mitico Maestro Vince Tempera, avrò il grande onore di cantare con lui che dirigerà l’orchestra. Che il destino ce la mandi buona. Votate mi raccomando. Vi aspetto su Rai Uno”, clicca qui per il video. I fan commentano numerosi e sono pronti ad osservare un’artista giovane che darà spazio alla sua qualità in un’occasione davvero molto importante per lui.
È atteso uno spettacolo di grandissimo livello da questa 66esima edizione del Festival di Sanremo con il conduttore e direttore artistico Carlo Conti che ha saputo scegliere anche per la categoria delle Nuove Proposte, talenti di ottima prospettiva come nel caso di Francesco Gabbani. Si tratta di un cantante toscano, nato a Carrara nel 1982. La sua passione per la musica si manifesta sin da piccolo, per merito sicuramente del padre, anch’egli musicista. Francesco Gabbani cresce in mezzo agli strumenti musicali del negozio paterno ed a soli 13 anni scrive la sua prima canzone. Si arriva così ai 18 anni per fondare il gruppo I Trikobalto, con cui registra due album e tenta di partecipare a Sanremo, ma senza successo. Con la band Francesco Gabbani partecipa ad alcuni festival, come quello dell’Heineken Jammin’ Festival, avendo peraltro il grande onore di aprire concerti di grandi artisti come gli Oasis. Dal momento che il successo tardava ad arrivare, nel 2010 Francesco Gabbani ha intrapreso una carriera da solista, e nel 2013 ha scritto la musica della canzone Toy Boy, dell’album Replay inciso da Raffaella Carrà. Per Francesco Gabbani non esiste un genere musicale per eccellenza. La musica, infatti, deve far stare bene, muovere lo stomaco ed essere orecchiabile. Poco importa se questo effetto è regalato da un organo, un pianoforte o una chitarra.
Francesco Gabbani partecipa al Festival della canzone italiana con il pezzo “Amen“, scritto con la collaborazione di Fabio Ilacqua, che ne ha firmato il testo. Un brano che vuole essere un omaggio al grande Franco Battiato, che più volte nel corso della propria carriera si è fatto portavoce di una denuncia contro la società. Quello di Francesco Gabbani ha il medesimo intento, denunciare questa nostra società dell’usa e getta, caratterizzata da un ribaltamento ed una crisi dei veri valori, oltre che dalla frenesia della comunicazione. La musica è orecchiabile e ballabile, con un aspetto che va dall’apostolico all’apocalittico. Non resta che attenderne l’esibizione e valutarne la bontà.