“Canta che ti passa”. Potrebbe essere riassumibile in questa frase la filosofia di vita di Maradona Youssef, che ha dimostrato, nel quindicesimo e sedicesimo episodio di questa quinta edizione di Masterchef, di avere classe culinaria e savoir faire da vendere anche nelle situazioni più difficili. Non è stata una settimana facile per Maradona, che ha iniziato la sua avventura con una Mistery Box a ingredienti ‘chiusi’. Per la precisione, in un barattolo, con i concorrenti che potevano scegliere da dieci a un solo ingrediente per la loro preparazione. Maradona non è riuscito a rientrare tra i migliori, ma il cuoco libanese non si è perso d’animo, mettendosi anima e corpo sul piatto successivo. Una preparazione aromatica con muschio e canna bruciata su fiori di zucca e tartufi di mare. Grande impegno con Maradona che ha chiesto allo chef Bastianich di immaginare un risveglio in montagna col camino appena spento. Un trionfo di profumi che ha convinto lo chef Barbieri e lo stesso Bastianich, ma non il grande ospite della puntata, lo chef Gianfranco Vissani che ha deciso addirittura di non assaggiare il piatto di Maradona, a causa di un’affumicatura eccessiva su un piatto che già prevedeva la presenza della canna bruciata. Una scelta che ha offeso molto Maradona, che si è però buttato a testa bassa nella prova in esterna a Valencia. Il libanese si è trovato all’interno di una squadra molto litigiosa, la Brigata Rossa che si è subito spaccata in due: la caposquadra Erica da una parte con Sylvie a preparare la paella valenciana creativa, Maradona con Lucia dall’alta ad occuparsi della preparazione della paella tradizionale.
È qui che è uscito fuori l’animo forte e fiero di Maradona. Mentre Erica lavorava chiaramente innervosita dalla presenza di Lucia, l’unico uomo della Brigata Rossa ha iniziato a lavorare cantando con serenità al fianco di Lucia. Causando anche il disappunto di Erica, che avrebbe voluto un atteggiamento più serio in una prova difficile e molto competitiva. La forza dei nervi distesi di Maradona e Lucia si è però rivelata la carta vincente, con i due che hanno preparato una versione perfetta della paella tradizionale, apprezzatissima da rappresentanti dei venticinque quartieri della città che partecipano alla festa tradizionale di Valencia, le Fallas. Ed è stata proprio la paella tradizionale (mentre la paella creativa più apprezzata è stata quella preparata dalla Brigata Blu) a garantire la vittoria alla Brigata Rossa. Questo ha permesso a Maradona di evitare le forche caudine del Pressure Test, che ha previsto la preparazione di un room service molto difficile. Il libanese, una volta in salvo, non ha comunque perso la sua schiettezza, affermando di non aver condiviso la scelta di Dario riguardo al fatto di essersi auto-escluso dal Pressure Test, penalizzando Alida che si era rivelata la più competitiva nella prova. ‘Me ne sbatto i maroni’ è stata la risposta di Dario alle perplessità espresse da Maradona per la sua decisione. Ma al di là delle battute, sembra evidente che non sarà l’aspirane chef triestino di origine araba a soffrire maggiormente l’incastro strategico delle prossime puntate di Masterchef.