Perfetti sconosciuti è il nome del film che uscirà nelle sale cinematografiche italiane oggi, giovedì 11 febbraio 2016. Il film, diretto da Paolo Genovese, aspira a raccontare in chiave ironica com’è cambiata la vita delle persone con l’arrivo delle tecnologie e, in particolare, dei cellulari. Gli attori che hanno preso parte al film sono Giuseppe Battiston, Marco Giallini, Anna Foglietta, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Kasia Smutniak ed Alba Rohrwacher. La colonna sonora del film è rappresentata dall’omonima canzone dell’artista italiana Fiorella Mannoia. Il film parte dall’assunto che tutti noi, al giorno d’oggi, non abbiamo solo una vita pubblica e una privata ma anche un’esistenza segreta. In realtà, quella segreta è sempre esistita ma, in passato, si trovava nella nostra memoria. Oggi, invece, le cose sarebbero cambiate a causa della presenza dei telefonini. L’idea di fondo è che i segreti della gente siano facciano parte delle schede SIM dei cellulari. Ci si chiede, dunque, cosa accadrebbe se queste schede Sim, molto piccole per dimensioni ma dalle grandi qualità, potessero parlare e rivelare i segreti dei loro ‘padroni’.



Eva, una delle protagoniste del film, organizza una cena a casa sua insieme ai suoi vecchi amici. E’ proprio Eva, nel corso della serata, a focalizzare l’attenzione degli ospiti sul discorso della privacy nell’epoca dei telefonini. In particolare, ella si dimostra convinta del fatto che tante relazioni si interromperebbero se entrambi i partner cominciassero a sbirciare i telefonini del proprio compagno o della propria compagna. Si decide, così, di dare vita ad una sorta di gioco, in cui ognuno dei partecipanti deve mettere il proprio telefonino sul tavolo e mostrare a tutti il contenuto di messaggi, telefonate e chat. Tutti accettano, considerando l’esperimento come una sorta di passatempo, di gioco. In realtà, ben presto ognuno verrà a conoscenza dei cosiddetti scheletri nell’armadio dell’altro per giungere alla conclusione che, in realtà, forse oggi per conoscere veramente bene una persona sia necessario spiare il suo telefonino e, dunque, invadere la sua privacy. Del resto, i protagonisti del film si renderanno conto che non sempre conoscono bene le persone con le quali hanno a che fare nella quotidianità. Paolo Genovese ha cercato di riproporre un cast che si è dimostrato molto affiatato anche in altri film diretti sempre dal regista capitolino, in particolare ‘Una famiglia perfetta’ e, soprattutto, ‘Tutta colpa di Freud’. Un cast tipicamente romano, a partire dallo stesso regista e passando per i vari attori. Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Paolo Genovese, in compagnia di Kasia Smutniak e di Paolo Giallini, ha posto l’accento proprio sulla romanità del film che si è tradotta, durante le riprese, in una forte attenzione verso le gare della squadra del cuore di molti degli attori protagonisti, ovvero la Roma. Kasia Smutniak ha, infatti, dichiarato che le riprese si fermavano quando scendevano in campo i giallorossi. Resta, ora, da vedere quale sarà la reazione del pubblico nelle sale cinematografiche italiane.

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