Per Rubina Rovina le salite in questa edizione di Masterchef sembrano non finire mai. Ma per la cuoca pisana il carattere e la determinazione fanno sempre la differenza, ed essersi tirata fuori dai guai durante la trasferta valenciana potrebbe rappresentare un passo importantissimo verso la vittoria finale. L’ottava settimana di Masterchef si è aperta con la prova della Mistery Box che prevedeva l’apertura di dieci barattoli misteriosi. Una preparazione a base principalmente di anguilla o testicoli di toro (o entrambi, a seconda dei barattoli aperti) che ha visto anche lo chef Barbieri cimentarsi nell’impresa. Il piatto di Rubina non è stato scelto fra i tre migliori: a vincere la sfida è stata Alida, che nell’Invention Test ha potuto giocarsi la carta dei consigli del superospite Gianfranco Vissani, che ha proposto tre piatti di cui solo uno, scelto da Alida, avrebbe rappresentato la base per la preparazione dell’Invention Test. Alida ha scelto una difficile preparazione a base di canna bruciata, fiori di zucca, tartufi di mare e muschio. Rubina in questa fase va vicinissima alla svolta, con Vissani che apprezza il suo piatto proponendole addirittura di venire a lavorare in uno dei suoi ristoranti. Nonostante questi apprezzamenti, è Dario a vincere la prova e a prendersi i vantaggi nella prova in esterna a Valencia. E Rubina è la prima a cadere sotto la mannaia del romagnolo, che la spedisce direttamente al Pressure Test. Una prova ad altissima tensione nella preparazione di un room service di quattro portate per i giudici. Rubina non riuscirà ad eccellere, ma si guadagnerà la salvezza assieme ad Alida, a discapito del duo Mattia-Lorenzo.
La personalità non fa certo difetto a Rubina: durante l’Invention Test è stato divertente il siparietto che ha visto protagonista la ragazza assieme a Vissani, che da buon toscano, scoperte le origini della ragazza, le ha ricordato il celebre detto, “Meglio un morto in casa che un pisano all’uscio”. Pronta la risposta di Rubina che ha ricordato allo chef come fosse meglio non continuare con la tipica risposta al detto (per la cronaca, si risponderebbe “Speriamo che il Signore t’accontenti…”). Segno, al di là dell’umorismo, di una aspirante chef ormai senza nessun timore reverenziale. E forse il piatto di Rubina avrebbe meritato di più, visto che secondo i giudizi dei quattro chef e dello stesso Vissani, il suo piatto è stato quello a raccogliere maggiori elogi con quello di Dario che, vincendo la prova, ha messo però Rubina in una situazione di grande difficoltà. La toscana è stata infatti definita come una delle concorrenti più temibii da Dario, venendo spedita direttamente al Pressure Test senza poter far parte della Brigata Rossa o della Brigata Azzurra, per la preparazione di una paella tradizionale e di una paella creativa a Valencia. Una situazione che Rubina ha sofferto e che forse l’ha portata a prodursi in un Pressure Test non eccellente, ma che ha comunque messo in difficoltà tutti e quattro i concorrenti che stavano cercando di evitare l’eliminazione. E così, nonostante i quattro giudici abbiano definito mediocre la prova della ragazza, alla fine le hanno garantito il proseguimento dell’avventura a Masterchef, perché anche non nella sua giornata migliore, Rubina è riuscita a portare a casa il risultato, una caratteristica che l’ha sempre contraddistinta nel corso di questa stagione del talent show.