Si chiama Michael Aaron Leonardi, è italo-australiano ed è proprio lui una delle più apprezzate tra le Nuove Proposte di questo Festival di Sanremo 2016. Partecipa alla 66esima edizione con il brano “Rinascerai” – da lui autoprodotto e scritto – e, per altro, sotto l’importante etichetta Sugar di mamma chioccia Caterina Caselli. Una ballad che parla d’amore e che benissimo coinvolge ed emoziona grazie alla voce di Michael che, con sfumature di lirica e pop, la dipinge negli occhi di chi ascolta come fosse un quadro bellissimo. Sta anche imparando velocemente l’italiano, e ce lo racconta Caterina Caselli che in questi giorni sempre lo segue ed accompagna. “Sua nonna non ha mai voluto imparare l’inglese” dice. “E per questo Michael ha sempre più o meno parlucchiato la nostra lingua anche in Australia. Certo ora la sta studiando a pieno ritmo e ci si sta impegnando parecchio. Il suo timore ad oggi è anche quello di non capire alcune cose, quando la gente gli parla. Prima mi ha detto, per favore, di aiutarlo nel caso non riuscisse a comunicare. Questo lo dico soprattutto per farvi capire quanto sia umile questo ragazzo” conclude.



Come è avvenuto il primo incontro tra te e Caterina Caselli?

Ci siamo conosciuti via Skype. Io arrivo dall’Australia e a me sembrava un sogno esser davvero lì, davanti ad uno schermo con alle spalle tutta la mia famiglia, e Caterina Caselli dall’altra parte del mondo oltre che mi comunicava fosse pronta a lavorare con me. Il mio è proprio un sogno nato da lontano, e mai avrei creduto potesse realizzarsi l’avventura di esibirmi su di un palcoscenico intramontabile ed ambitissimo come quello di Sanremo. 



Quindi un grande traguardo per te essere qui in Italia a cantare per il Festival?

Assolutamente sì. Sanremo l’ho sempre seguito anche da casa, con mamma e papà. E anche per questo l’ho sempre sentito un po’ mio. Sul palco vorrei infatti portare soltanto il mio meglio, proprio per questo, proprio perchè ci tengo moltissimo. Sono molto molto concentrato sulla performance di stasera, e spero di toccare l’anima del pubblico e di chiunque mi seguirà mentre eseguirò il mio brano Rinascerai con tutta la passione e le capacità in mio possesso. La mia aspettativa? Solo e soltanto quella di creare e condividere davvero la buona musica.



Il tuo brano Rinascerai lo troveremo inciso nel tuo prossimo album anche in inglese, con il titolo White Rose. Un pezzo veramente internazionale, quindi, e – a mio parere – anche molto molto emozionante… 

Mi fa molto piacere sentir queste parole. C’ho messo l’anima in questo brano e spero di dimostrarlo e comprovarlo ulteriormente anche stasera. 

 

C’è qualche voce nel panorama musicale italiano dalla quale puoi dire di sentirti ispirato? 

 

Sì, ci sono effettivamente moltissime voci italiane che invidio, anche e soprattutto dal punto di vista delle capacità tecniche vere e proprie. Ho deciso di iniziare a studiare lirica anche per questo. Ho sempre ascoltato musica italiana anche in Australia, e da noi famossissimo è un repertorio di brani classici quali quelli di Pavarotti o Andrea Bocelli ad esempio. In particolare il grande Pavarotti, però, posso dire mi abbia sempre emozionato sin da piccino. Ascoltavo le sue canzoni ogni notte, prima di addormentarmi, in Australia. E mi faceva felice, e mi faceva innamorare le orecchie. La sua voce è calda, è come il sole! Magari diventar bravo almeno la metà di lui! Anche Malika Ayane mi piace moltissimo. E Modugno, che considero un Maestro di vita e di musica soprattutto.

 

Prima hai detto che vuoi solo fare buona musica. C’è una missione che puoi dire di voler compiere, tramite le tue canzoni?

 

Premetto che io e Caterina lavoriamo veramente a stretto contatto, e questo mi aiuta moltissimo anche a capire come trasmettere un qualcosa, tramite la mia musica. È infatti lei che sempre mi aiuta per sviluppare al meglio i miei pezzi, e mi consola e tranquillizza quando serve, soprattutto in questi giorni di Sanremo. Per me è una grande fortuna aver lei e tutto il team della Sugar al mio fianco. Lei ha fatto esperienza sul palco molto prima di me, e anche per questo sicuramente può aiutarmi a capire come meglio comportarmi per non far brutte figure. Poi, ecco, la mia missione è sicuramente una soltanto: quella di curare ed aiutare, con l’ausilio della musica. Sono veramente emozionato se penso a quello che posso e voglio fare con la musica. Penso sia questa uno dei poteri e delle magie più potenti del mondo.