Andiamo a scoprire un paio di notizie sul film in onda oggi su Italia 1 alle ore 21,10, ‘Superman returns’. Bryan Singer, amante del mondo dei fumetti, è uno dei pochissimi registi, se non l’unico, ad aver diretto dei film sia per la DC Comics che per la Marvel, visto che Superman appartiene alla prima casa fumettistica, mentre gli X Men sono di proprietà della Marvel. Il film non ha nulla a che vedere con la serie televisiva Smallville: se ambientato prima di essa, Lois ed alcuni suoi amici, compreso il villain Lex Luthor, non dovrebbero conoscere la vera identità di Superman. Se ambientato dopo, il personaggio di Jimmy Olsen sarebbe dovuto esser accantonato, visto che egli muore nella serie TV, cosa che accade anche a Luthor. Come accade nei fumetti dela DC Comics, nel film non ci sono riferimenti agli altri supereroi, cosa che invece non accade nei fumetti Marvel, dove tutti i personaggi vivono nello stesso pianeta e nella stessa epoca.



La pellicola in onda stasera su Italia 1 alle 21,10 è un film del 2006, diretto da Bryan Singe. Superman Returns è una pellicola che ha un piccolo legame con la precedente, seppur esso non sia un sequel vero e proprio. Diretto dal regista conosciuto per aver girato l’intera serie dei film sugli X Men della Marvel, compreso il prossimo in uscita, Superman Returns viene rilasciato nel 2006 ed ha una durata di 154 minuti. A vestire i panni dell’alieno è Brandon Routh, divenuto poi famoso grazie alla pellicola su Dylan Dog: il suo acerrimo nemico è invece interpretato da Kevin Spacey, attore famoso in tutto il mondo che, fino al 2006, non aveva mai preso parte ad un film basato sui superoi dei fumetti.



Sono trascorsi cinque anni dalla partenza di Superman, ovvero di Clark Kent: egli è andato alla ricerca di qualche sopravvissuto della sua razza, tornando addirittura nel suo luogo d’origine, senza però trovare persone pronte ad accoglierlo, come lo stesso Clarck immaginava di trovare. Lex Luthor invece, deciso come non mai a distruggere il suo nemico mortale, decide di recarsi nel luogo dove Superman rifletteva dopo le battaglie contro i suoi nemici, ovvero nella Fortezza della Solitudine, che si trova al Polo Nord. L’uomo troverà alcuni cristalli costruiti con lo stesso materiale che riesce a mandare ko Superman: egli mostrerà gli effetti devastanti di questo materiale, distruggendo una stanza del suo ufficio e facendo mancare la corrente elettrica a mezza Smallville. Superman nel frattempo decide di tornare a casa e scopre diversi cambiamenti, come ad esempio quelli relativi a Lois, che si è sposata, è mamma e vive la sua vita in tranquillità. Luthor, scoperto il ritorno dell’eroe, decide di architettare un piano malvagio ben congegnato, il quale gli permetterà di avere vita facile contro il suo rivale: egli decide di rapire Lois ed il figlio e di attirare il supereroe in una trappola mortale. Clark ovviamente non si tira indietro e decide di utilizzare tutti i suoi poteri pr salvare la donna che ha sempre amato: ma la presenza della kriptonite non fa altro che rendere debole l’eroe, il quale si ritrova ben presto senza la forza di combattere. Egli verrà quasi ucciso da Luthor e dai suoi uomini: sarà Lois a salvarlo, privandolo dei residui del materiale, che lo depotenzia, nel suo corpo. Superman decide quindi di portare l’isola, dove si trova Luthor, nello spazio, uccidendo tutti i suoi nemici. Lo sforzo è però eccessivo e Superman cade in uno stato di coma: dopo tre giorni però, egli riesce a riaprire gli occhi, cosa che sembrava impossibile da effettuare. Il supereroe continuerà quindi a vegliare sulla contea di Smalville e su Metropolis, in maniera tale che, le persone innocenti che abitano in quella città, possano sempre contare su un eroe pronti a salvarli, missione che Superman deciderà di portare al termine quotidianamente vista anche la promessa effettuata a Lois una volta all’ospedale.

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