Potrebbe essere un disastro ambientale da intossicazione da cadmio quello della discarica di Casignana, un paese della Calabria. Ad essere sotto accusa l’ingegnere Antonio Crinò, preposto al controllo della discarica del Paese, per aver gettato materiali tossici e in particolare il percolato. Della vicenda si è occupata ieri sera la trasmissione di Italia 1 Le Iene Show: l’inviato Giulio Golia è andato sul posto per realizzare l’inchiesta. Ad essere intervistato sull’argomento anche il medico per l’ambiente Isde Ferdinando Laghi che ha sottolineato che “è un allarme assoluto perché le sostanze che si trovano nel percolato, se non smaltito correttamente, entrano nella catena alimentare. Un’intossicazione da Cadmo colpisce i reni e si può arrivare al cancro”. Il percolato è un liquido che proviene dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla loro decomposizione. Per legge il percolato deve essere opportunamente trattato nella discarica stessa o trasportato in impianti ad hoc debitamente autorizzati allo smaltimento di rifiuti liquidi. (clicca qui per vedere il video)



Le Iene Show si sono occupate nell’appuntamento di ieri sera anche dell’intossicazione da cadmio. Nello specifico, l’inviato Giulio Golia ha fatto un sopralluogo a Casignana, un paese della Calabria. Un cittadino ha avvisato Le Iene Show di aver fatto un allarmante video che riprende l’ingegnere Antonio Crinò, preposto al controllo della discarica del Paese, gettare dei materiali tossici in vasche di raccolta dell’acqua. L’inchiesta dell’inviato riguarda il disastro ambientale che riguarda il comune di Casignana, denunciato dal telespettatore, perché il percolato della discarica sverserebbe sulle acque del fiume calabro che poi sfociano a mano. Tutto è nato perché il cittadino, agricoltore da generazioni, era preoccupato per le intossicazioni che potevano colpire i suoi terreni. Ha fatto quindi svolgere degli esami in un laboratorio privato, che rivelano che per esempio la quantità di arsenico nelle acque è di 0.92 quando il limite è 0.50. Ma non è il solo dato a preoccupare. Il Nichel è a 143, più di settanta volte il limite consentito ed il piombo supera i 120 punti percentuali. Nel 2009 inoltre, il cittadino ha fatto presente che il percolato va a finire nell’acqua ed è stato stabilito che ciò succede perché mancano dei canali di scolo laterali. L’inviato Giulio Golia si è voluto presentare alla Aquacal, l’azienda preposta allo smaltimento dei rifiuti in quella zona della Calabria. Ha presentato a due dirigenti delle analisi dell’acqua vicino a Casignana che a prima vista, a loro dire, non appaiono allarmanti. Solo quando l’inviato ha mostrato una carta dell’Università di Messina, a quel punto i dirigenti hanno promesso di fare degli accertamenti. Giulio Golia ha ascoltato anche Antonio Crinò, condannato in primo grado assieme a molti altri. L’uomo ha riferito alle telecamere di non poter rispondere per via delle indagini in corso e di essere stato travisato nei suoi gesti. La conduzione della discarica a suo dire, e secondo il fratello ex sindaco, è stata ottimale. Concorde anche l’assessore alll’ambiente del comune preposto al controllo, che in questo caso è cugino di Crinò. Tutti e tre hanno ribadito la loro posizione mentre Le Iene Show hanno richiesto al Procuratore della Repubblica di Locri di non mollare la presa. 



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