Questa sera, mercoledì 17 febbraio 2016, Sky Atlantic trasmetterà l’ottavo episodio di The Killing – la serie originale 3, in prima visione TV. Il titolo originale della serie è Forbrydelsen e ha riscosso enorme successo in Danimarca, Paese d’origine, ed in tutto il mondo, tanto da ispirare altre serie americane omonime. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: Brix (Morten Suurballe) prepara le ricerche di Emile Zeuthen quando viene avvisato che Borch (Nikolaj Lie Kaas) è sulle tracce del rapitore. L’agente lo informa che stanno inseguendo il sospettato e che qualcosa è già andato storto nella cattura, ma di essere sicuro di poterlo catturare in un magazzino. Mentre si trovano lì, sia lui che Lund (Sofie Gråbøl) vengono intrappolati dal rapitore mentre il gas inizia ad invadere il locale. Bjorn riesce a raggiungere l’uscita ma Lund non può seguirlo e rimane all’interno. Borch raggiunge il tetto e si lancia nel giardino al di sotto, ma viene colpito alla testa dal rapitore. Poco dopo, spara un colpo di pistola verso di lui ma non lo ferisce, iniziano invece a prenderlo a calci. Nel frattempo, Lund cerca di uscire dal magazzino e riesce a raggiungere l’esterno. Qui spara all’aggressore prima che possa colpire Bjorn ma l’uomo riesce ad allontanarsi anche se ferito. Qualche istante dopo, vengono raggiunti dai rinforzi e a salvarsi. In quel momento, Kamper (Olaf Johannessen) viene convocato dalla Nebel (Trine Pallesen) e richiede che la riunione con il Partito venga annullata. La donna invece intende andare avanti perché la bambina non è ancora stata trovata. La Lund informa Brix che hanno scoperto il posto in cui è stata seviziata la bambina dello Jutland e di aver perso il taccuino del figlio del meccanico. La squadra non rileva nessuna traccia sul furgone del rapitore e Lund decide di rientrare a Copenaghen, dopo aver visto che Bjorn non ha intenzione di rivelarle la verità sul caso. Durante la riunione, Mogens (Søren Sætter-Lassen) riceve un aggiornamento sul fatto che hanno le prove che Emile Zeuthen non è stata mai uccisa. Kamper riesce nel suo intento e decide di approfondire la connessione con Ussing (Henrik Birch) ed il caso nello Jutland. Brix analizza il sacco con cui il rapitore ha simulato la morte della bambina ed informa gli Zeuthen dei progressi. Robert Zeuthen (Anders W. Berthelsen) decide di prendere in mano la situazione e di agire per conto proprio. Kamper viene informato che la task force vuole entrare in possesso del taccuino del rapitore perché ci sono le prove che Ussing era stato presente nella zona. Decide quindi di concentrarsi sulla campagna elettorale ed allontana Rosa Lebech (Sara-Marie Maltha). La Lund torna a casa dove ha occasione di parlare con la fidanzata del figlio. Poco dopo, viene contattata dal rapitore che nel frattempo la squadra ha identificato come il padre di Louise Hijelby. L’uomo accetta di concederle qualche ora di tempo ma in cambio le chiede la risoluzione del caso della figlia. La Lund decide quindi di affrontare il capo di Borch e prende in mano l’incarico, decidendo di interrogare Ussing. Il deputato viene prelevato durante una conferenza, poco prima che Kamper venga preso di mira dai suoi programmi di opposizione. Alla squadra, Ussing riferisce di essere presente sulla zona per via di una campagna elettorale. Borch gli chiede anche il motivo del suo interessamento sul caso ed il suo consulente rivela che conosceva Louise. Il deputato l’ha conosciuta per via di una campagna promozionale ma fornisce anche un alibi. Scoprono che in realtà l’appuntamento che ha esibito come copertura è stato rimandato e mettono sotto sequestro anche la sua auto. Ore dopo, Lund, Borch e Juncker (Sigurd Holmen le Dous) raggiungono un edificio che dovrebbe appartenere al rapitore. L’uomo si mette in contatto con la Lund e le rivela che dal taccuino è stata strappata una pagina, insinuando che sia stato Borch. Grazie al cartoncino finale, Juncker riesce a trovare la targa e Borch scopre che si riferisce all’auto di servizio del Primo Ministro Kamper. In quello stesso momento, Karen (Trine Pallesen) fa ripulire gli uffici del Primo Ministro e si prepara a rispondere alle domande. All’esterno, il rapinatore si avvicina all’edificio travestito da fattorino.
Vedremo finalmente svelata l’identità del rapitore che creerà non poco scompiglio alla sede dell’FBI. Sempre più risoluto ad arrivare alla verità, l’uomo si avvicinerà in modo pericoloso alle personalità politiche. Sarah Lund intanto è in pieno alto mare, immersa nel dubbio di essere in realtà fra due fuochi, la prima minaccia dettata dal rapinatore e la seconda da Borch. Il collega infatti le dà sempre meno fiducia, ma qualcosa nell’istinto la fa desistere. Ovviamente Borch non si smaschera e rilascia le informazioni molto lentamente, cosa che fa accrescere i dubbi di Lund su di lui. Anche per quanto riguarda i politici abbiamo visto solo una serie di accuse che poi sono cadute nel nulla. A quanto pare la super-fedele Karen è in possesso di qualcosa su Kamper da dover tenere assolutamente nascosta, nonostante anche lei tenga segreti i suoi incontri con Zeeland. Adesso Rosa Lebech è stato definitivamente cacciata fuori dal gioco, dopo l’ultima affermazione di Kamper sulla non utilità della sua presenza negli uffici. In tutto questo si muove il dramma familiare degli Zeuthen che sono in piena altalenza, sballottati a destra e a sinistra dalla speranza di riavere la figlia e la certezza che non possa essere ancora viva.