Dopo lo scandalo Vitaldent, di cui si è parlato anche ieri sera nella trasmissione di Canale 5 Striscia la Notizia, interviene Gianfranco Prada, presidente nazionale dell’Associazione nazionale dentisti italiani, che ricorda come “nei giorni scorsi l’Associazione abbia rivolto un appello al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin ed al Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, perché appoggino gli emendamenti appositamente presentati al DdL Concorrenza: “I recenti fatti che hanno toccato l’odontoiatria pubblica in Lombardia e l’arresto del management Vitaldent in Spagna hanno evidenziato come siano necessarie nuove regole, le regole che ha indicato ANDI in Commissione al Senato e che sono state raccolte con gli emendamenti al Ddl Concorrenza. L’obiettivo delle proposte, ha ricordato Prada, è quello di tutelare la salute nell’ambito di un mercato odontoiatrico libero, sostenibile, basato su garanzie a tutela del cittadino, che non deve essere considerato come un cliente da sfruttare ma un come paziente del quale prendersi cura”. 



Lo scandalo Vitaldent fa il giro anche su Striscia la Notizia, durante la puntata trasmessa ieri, 17 febbraio 2016. L’inviato Valerio Staffelli ha parlato con il Dottor Massimiliano Urso, l’ex direttore sanitario di Vitaldent, Cinisello Uno Srl. Il medico ha affermato che lo studio di cui era direttore ha chiuso dopo cinque anni, “lasciando a spasso pazienti ancora in cura, dipendenti senza stipendi e anche noi fornitori non siamo stati pagati”. Ma che cosa succede negli studi di Vitaldent? Risponde sempre il Dottor Urso: “il paziente arriva allo studio attraverso campagne di marketing: viene quindi sottoposto ad una visita come in un regolare studio dentistico. Da questo ne consegue un piano di cura, un preventivo e, in caso di accettazione, il paziente paga le cure anticipatamente oppure fa un finanziamento”. Anche altri studi adesso hanno fatto la stessa fine, sempre di Milano. Il Dottor Massimo Ennas, ex responsabile di Vitaldent di Milan Quattro Srl, afferma: “ci siamo ritrovati con una repentina e inaspettata chiusura dell’attività. Ci hanno lasciato, sia il personale medico, paramedico e segretariale, senza alcunché”. La cosa curiosa è che in quanto Srl, tutti gli studi Vitaldent possono rispondere del loro fatturato e non di quello del marchio in generale. Un modo per riuscire a chiudere senza troppi danni qualsiasi attività in “bilico”. L’inviato Staffelli di Striscia la Notizia ha voluto approfondire la cosa e si è presentato alla Sede Italiana Vitaldent Milano. Dopo ore di attesa, Staffelli è riuscito a parlare solo con un avvocato che lo ha informato che non esiste nessun responsabile di Vitaldent. Ma che cosa è successo? I vertici di Vitaldent sono stati arrestati con l’acccusa di frode e riciclaggio in Spagna. Clicca qui per vedere il video di Striscia la Notizia su Vitaldent. Come riporta il Quotidiano Sanità, il 16 febbraio sono stati arrestati i vertici di Vitaldent per riciclaggio e frode, fra cui anche il proprietario della catena di cliniche in Spagna, Ernesto Colman. Secondo le autorità, Colman avrebbe depositato i redditi guadagnati da tutti i franchising di cui era a capo presso alcuni conti in banche svizzere e in Lussemburgo. Successivamente avrebbe reinvestito parte del denaro sul territorio spagnolo “con l’acquisizione di beni immobili, automobili e altri oggetti di lusso, culminando così il processo di ‘sbiancamento”. L’operazione ha portato all’arresto di 13 uomini, fra cui anche il responsabile per la società Vitalden in Italia, Bartolomé Conde. Le autorità avrebbero inoltre sequestrato presso la sede della Vitaldent un aereo privato per il valore di un milione di euro e 36 altri veicoli di lusso. L’azienda fattura circa 500 milioni di euro all’anno ed annovera al suo interno oltre 450 cliniche dentali, di cui 350 in Spagna. Secondo alcune fonti, come riporta sempre il Quotidiano Sanità, la truffa sarebbe sia diretta al Tesoro che ai proprietari del franchising. Di conseguenza anche ai clienti. 



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