Sta per andare in onda il consueto appuntamento con il tg satirico di Canale 5 Striscia la Notizia. Il programma vestra tra le protagoniste le veline che hanno anticipato su Instagram come usciranno sul palco oggi. Sul profilo di Irene Cioni, la velina bionda, possiamo vederle infatti vestite tutte di luci che sembrano pronte ad affrontare la serata. Nel commento scrivono: “Attenzione. Stasera ”luci che abbagliano”, non vedo l’ora a dopo amici”, clicca qui per il video. Le due veline oltre ad essere due ragazze molto carine si stanno distinguendo sui social per la loro simpatia e per essere sempre divertenti con i loro followers, dimostrando la voglia di mettersi sempre in gioco e di volerli coinvolgerli nel dietro le quinte del programma.
Oggi, lunedì 22 febbraio, alle 20.40 su Canale 5 torna il consueto appuntamento con Striscia La Notizia, il tg satirico ideato da Antonio Ricci e condotto da Ficarra e Picone. In attesa di scoprire quali saranno i servizi della puntata, vediamo una notizia che coinvolge proprio il programma di Canale 5. L’ex Provincia regionale di Messina ha deciso di proseguire giudizialmente contro “Striscia la Notizia” e la giornalista Stefania Petyx. Alla base della deliberazione del commissario straordinario Filippo Romano, riporta La Gazzetta del Sud, ci sarebbe “la volontà di instaurare ogni idonea azione giudiziaria” per tutelare l’immagine dell’ente. Tutto è nato con un servizio di Stefania Petyx, dello scorso 1° giugno, sulla riserva naturale dei Laghetti di Marinello, di cui l’ex Provincia è ente gestore. Nel servizio giornalistico si era parlato dell’esistenza di un finanziamento di 4 milioni di euro che non sarebbe mai stato assegnato all’ente gestore. Inoltre erano stati mostrati cumuli di immondizia. “Le notizie propagate da “Striscia la Notizia” e, in particolare, dalla giornalista Stefania Petyx, proprio perché sfornite di ogni veridicità, hanno arrecato un gravissimo danno all’immagine e agli interessi di questo Ente, con le prevedibili ricadute negative sui consistenti flussi turistici dell’intera area pattese, di grande valore storico, culturale, religioso e naturalistico”, aveva detto il commissario Romano. Ora l’ex Provincia regionale chiede il risarcimento dei danni, la cui entità sarebbe stata valutata a 100.000 euro.