Il pluricandidato all’Oscar Douglas Slocombe  è morto ieri, 22 febbraio 2016, all’età di 103 anni a Londra. La famiglia, come riporta il giornale britannico Variety, ha comunicato la notizia tramite l’agenzia France-Presse. Douglas Slocombe, direttore della fotografia conosciuto per diversi lavori fin dalla seconda guerra mondiale, aveva ricevuto diversi riconoscimenti, fra cui anche 3 BAFTA Awards per il suo contributo a capolavori come Il servo del 1963, Il Grande Gatsby del 1974 e con la fotografia per il film Robert Redford e Mia Farrow e Giulia nel 1977. Nato a Londra, Slocombe aveva vissuto per diversi anni in Francia per poi ritornare in Gran Bretaglia nel 1933. In quegli anni inizia a girare diversi documentari di guerra di Alberto Cavalcanti ed Ealing, per poi avere il suo debutto nella fotografia di The Big Blockade. Sono molte le commedie classiche degli anni ’40 di cui cura la fotografia, come Sangue Blu, Lo Scandalo del Vestito Bianco e L’incredibile avventura di Mr Holland. Negli anni ’70 la fama di Douglas Slocombe è ormai diventato un punto fermo nel panorama cinematografico. Cura infatti gli scatti del musical Jesus Christ SuperStar e riceve la nomination all’Oscar, nel ’73, con In viaggio con la Zia. Il ’78 è invece il film Giulia a portarlo alla nomination e nell’82 è la volta de Indiana Jones e il Tempio Maledetto, parte della trilogia di Steven Spielberg che vedono Harrison Ford nel ruolo di protagonista. L’ultimo film di cui Slocombe cura la fotografia è infatti Indiana Jones e l’Ultima Crociata nel 1989. L’ultimo premio, invece, è del 1995 quando la British Society of Cinematographers gli conferisce l’onorificenza per la carriera. Secondo l’Enciclopedia online dei Cinematografi, Slocombe non aveva uno stile preciso con cui era identificabile. Al contrario dei suoi pari, “le caratteristiche della sua opera sono il risultato di un impegno di adattamento nel cercare il linguaggio visivo ideale in ogni progetto”. 



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