Le Iene Show, puntata 23 febbraio 2016: video, il servizio di Giulio Golia – Giulio Golia, nella puntata de Le Iene Show andata in onda ieri sera martedì 23 febbraio 2016, ha portato i telespettatori a Scampia, nel quartiere delle famoso vele dove comanda la camorra. In un ambiente in cui i più piccoli prendono come esempio di vita i boss e i piccoli spacciatori è nato il Clan degli olimpici Maddaloni, una palestra che ha lo scopo di aiutare i più giovani, togliendoli dalla strada ed attraverso lo sport insegnarli la legalità, dandogli anche una prospettiva di un futuro più roseo, lontano dalla malavita che sembra imperare. Un impegno decisamente lodevole: clicca qui per vedere il video del servizio di Giulio Golia disponibile su Video Mediaset.
Le Iene Show, puntata 23 febbraio 2016: gli ascolti tv non deludono – Ancora un buon risultato per Le Iene Show, il programma di Italia 1 che è tornata ieri sera – martedì 23 febbraio 2016 – con la prima puntata della settimana. In termini di audience, si è raggiunto uno share del 9.26% ed è stata conquistata la fiducia di un milione e 909mila telespettatori. Un buon faccia a faccia con l’esordio della nuova edizione del programma comico di Rai 2, Made in Sud, che ha superato la trasmissione Mediaset di pochissimo raggiungendo il 9.83% di share con 2 milioni e 139mila spettatori in totale. Anche la settimana prossima verrà riconfermato l’affetto del pubblico de Le Iene?
Le Iene Show: i servizi. Il ricordo di Roberto Mancini nelle parole di Beppe Fiorello (puntata 23 febbraio 2016) – Come sempre accade, sono numerosi i fan che commentano i servizi de Le Iene Show sulla fanpage o su Twitter. Il tema che più di tutti ha acceso gli animi è stato quello riproposto da Nadia Toffa riguardante la terra dei fuochi. L’argomento, già trattato nel 2013, è ancora molto attuale poiché nel tempo nulla è cambiato. Ecco alcuni commenti postati su Facebook: “Credo che sia stato uno dei migliori servizi che io abbia mai visto da quando seguo la vostra trasmissione. Questa è la pura verità, quella che ci nascondono i media e coloro che governano il nostro paese”, “Credo che chiunque abbia visto il servizio sulla terra dei fuochi abbia provato rabbia, disgusto e senso di impotenza…”. Sul video che ha riproposto l’intervista a Roberto Mancini, il poliziotto che ha persola vita dopo aver portato a galla lo scandalo dei rifiuti tossici, si è espresso anche Beppe Fiorello, che dal suo profilo twitter ha commentato: “#LeIene @redazioneiene #terradeifuochi devastante,#1994 #RobertoMancini aveva capito tutto e nessuno gli ha dato retta”. L’attore ha recentemente interpretato il poliziotto in una fiction di Rai Uno dal titolo “Io non mi arrendo”, raccontando tutta la sua indagine e ripercorrendo anche gli ultimi periodi della malattia che l’ha portato alla morte.
Le Iene Show, i servizi: commento e news: Il ricordo di Roberto Mancini sulla terra dei fuochi – Nell’appuntamento con Le Iene Show su Italia 1 del 23 Febbraio, abbiamo potuto assistere a una serie di servizi di denuncia nei confronti di storture burocratiche e ingiustizie ai danni di onesti cittadini. Quella con Le Iene è stata una serata che già dalle anteprime si preannunciava bollente e che ha di certo mantenuto le promesse. l programma infatti, condotto da Pif, Nadia Toffa e Geppi Gucciari, ha accompagnato il pubblico di Italia Uno attraverso le realtà più crude oggi presenti nel nostro paese, realtà che hanno generato nei telespettatori sentimenti che vanno dall’incredulo all’indignazione, regalando di tanto in tanto qualche nota ironica, per alleggerire un po’ il tutto. Uno show che, nonostante le polemiche delle ultime settimane sul cambio di conduzione, continua a fare egregiamente il suo lavoro, supportato da uno staff ben consolidato che anche da solo basterebbe a confezionare uno show eccellente.
Ciò che, però, ha colpito nella puntata, è stato il servizio di Nadia Toffa, che ha riproposto l’intervista a Roberto Mancini, il poliziotto che si è ammalato ed è morto dopo aver indagato sulla terra dei fuochi. Mancini è stato il primo a portare a galla lo squallido traffico dei rifiuti tossici e lo ha fatto quando ancora nessuno aveva idea di cosa stesse succedendo. Una situazione, quella documentata dall’uomo, che oggi aspetta ancora una risposta, nonostante i proclami politici e le denunce degli onesti cittadini che continuano a morire. Ma la Campania non è solo fuochi e c’è chi, ogni giorno, combatte la criminalità con lo sport. È Gianni Maddaloni, che ha aperto le porte della sua palestra ai ragazzi difficili di Scampia, offrendo loro quanto di più bello una persona possa offrire: l’esempio positivo come alternativa concreta alla criminalità.