Cielo manderà in onda alle 21:10, dunque fra pochissimo, il film d’azione “Red Scorpion”, con Dolph Lundgren. Vediamo ora cosa possiamo scoprire dal trailer del film che ci darà un’idea della trama: Red Scorpion è un film d’azione e di spionaggio del 1989. Durante una riunione al quartier generale di Mosca, si discute su colui che sarà inviato in un paese africano a reprimere un movimento ribelle di stampo anti-sovietico che ha al suo attivo attentati ed esecuzioni sommarie di prigionieri. La scelta cade su Nikolai Petrovich Ravchenko, l’uomo decide di vendicare il popolo di Gao, e fermare l’oppressione sovietica in questo paese dell’Africa. E’ possibile vedere il film anche in diretta streaming video con il servizio gratuito del portale Sky, nella pagina dedicata a Cielo, cliccando semplicemente qui. Ecco il trailer con le scene in lingua originale.
Questa sera, venerdì 26 febbraio, su Cielo va in onda “Red Scoprion – Scorpione Rosso” film del 1998, diretto da Joseph Zito. Il film è un action movie della serie B movie, di cui Dolph Lundgren è spesso protagonista. L’attore svedese ha raggiunto la fama nel nel 1985 quando interpretò la parte del pugile russo Ivan Drago in “Rocky IV”
In un paese africano è in atto una rivolta anti-sovietica, durante la quale sono già stati uccisi dei prigionieri. A Mosca si sta svolgendo una riunione per decidere cosa fare e soprattutto chi mandare sul campo. Viene scelto Nikolai Ravchenko (Dolph Lundgren), un luogotenente facente parte delle forze speciali. Dovrà eliminare il capo dei ribelli, Ango Sundata.Nessuno o quasi sa della sua missione, se non gli alti capi presenti alla riunione durante la quale gli è stata affidata la missione. Nikolai deve entrare in contatto col braccio destro di Ango, già fatto prigioniero, facendolo evadere. In questo modo ottiene la sua fiducia, per poi andare al villaggio dei ribelli e far fuori Ango. Si fa sera e lui finge d’essere del tutto ubriaco, entrando nel bar del campo e mettendo fuori gioco un soldato, poi le guardie e il barista. Prende le armi e inizia a far fuoco, attirando l’attenzione generale, con il colonnello che arriva e ammanetta Nikolasi, sbatendolo in cella con Kallunda (Al White). Poco dopo si ritrova lì anche Dewey Ferguson (M. Emmet Walsh), giornalista americano. Il giornalista è diffidente nei confronti dei russi, ma durante la notte i tre sviluppano un certo rapporto. Passano le ore e il capo delle guardie scende per divertirsi con i prigionieri insieme ad altri sottoposti. In breve Nikolai mette fuori gioco gli avversari, salendo al piano superiore, facendo evadere il bracco destro del capo dei ribelli, ottenendo la sua fiducia. I tre si nascondono presso il camion di rifornimento, ma vengono scoperto e devono darsi alla fuga per uscire dal campo. Alla fine il soldato inscena la loro morte, facendo esplodere il camion. S’incamminano nel deserto e incontrano l’esercito cubano. I ribelli li salvano e Kallunda garantisce per Nikolai. Entrano dunque nel villaggio di Ango. Questi però ha capito cosa voglia fare e gli tende una trappola. Lo cattura e abbandona nel deserto. I cubani lo prendono e portano ai russi, che lo condannano a morte, tradendolo, dandolo in pasto all’esercito locale. Nikolai riesce a liberarsi e darsi alla fuga, uccidendo i propri aguzzini. Durante la fuga perde i sensi per la stanchezza. Lo trovano i boscimani, che lo tirano su e allenano. Il capo gli marchia il simbolo dello scorpione sul petto, riconoscendolo come un cacciatore, uno di loro. Russi e cubani trovano il villaggio di Ango, attaccato in massa. Il capo viene ferito gravemente, tentando di salvare una bambina indifesa. Nikolai torna dalla caccia e, col capo, scopre che un elicottero russo ha sterminato tutti, utilizzando l’atroce gas nervino. Nikolai decide di intervenire contro i suoi, vendicando il villaggio. Trova Ango ancora vivo, anche se per poco, che lo invita a combattere con loro prima di spirare. Si svolge il funerale del capo dei ribelli, in seguito al quale la base di russi e cubani viene presa d’assalto da Kallunga e i suoi uomini agguerriti, guidati da Nikolai, che ormai è un uomo diverso. Riesce a far fuori da solo Zayas (Carmen Argenziano), ovvero il comandante che gli aveva detto l’avrebbero liberato, e che poi lo aveva condannato a morte per tortura, per mano dei cubani. Il generale Vortek (T.P. McKenna), responsabile degli attacchi, prova a darsi alla fuga a bordo di un elicottero, ma Nikolai lo raggiunge a fatica, riuscendo infine a farlo fuori. Intanto gli uomini che ha guidato sono riusciti a mettere fuori gioco l’accampamento, portando avanti il piano di ribellione e autonomi auspicato da Ango per la sua gente. Ormai il villaggio è libero dall’oppressione mlitare, anche se di certo ci saranno nuove insidie. Nikolai però è un altro uomo e di certo resterà in Africa per lottare contro chiunque dovesse tentare di uccidere dei poveri innocenti.