Sarà molto difficile per Il Ponte delle Spie, ultima fatica di Steven Spielberg, trionfare alla notte degli Oscar 2016. Ci sarà infatti da battere la durissima concorrenza di Revenant – Redivivo, film diretto da Alejandro Gonzalez Inarritu che sembra essere in pole position per assicurarsi la statuetta. Oltre a questo nei sondaggi anche Mad Max: Fury Road e Sopravvissuto – The Martian al momento sono avanti rispetto al film di Spielberg nella corsa alla vittoria di miglior film agli Oscar del 2016. Staremo a vedere se Il Ponte delle Spie possa con una sorpresa superare tutti i suoi avversari e vincere.
Il ponte delle spie è un film del 2015 diretto magistralmente dal regista Steven Spielberg. Candidato a ben 6 Premi Oscar, la pellicola ha come protagonista il bravissimo Tom Hanks. Il cast è a dir poco d’eccezione. Oltre a Tom Hanks, infatti, alle riprese hanno preso parte anche attori del calibro di Mark Rylance, Amy Ryan, Alan Alda e Austin Stowell. Spielberg con il ponte delle spie ha nuovamente stupito tutti dando forma ad un thriller a tinte forti in cui lo spionaggio all’americana e qualche cenno storico ben si uniscono ad una trama davvero molto interessante. A fare da sfondo alla trama, infatti, c’è la storia dei numerosi contatti ed accordi tra gli Stati Uniti e la Russia ai tempi della guerra fredda. Ma vediamo di scoprire qualche dettaglio in più in merito alla storia raccontata da Steven Spielberg nel film Il ponte delle spie.
Protagonista della pellicola Il ponte delle spie è un avvocato americano che vive a New York. Il suo nome è James B. Donovan. Nel bel mezzo della guerra fredda, James B. Donovan viene incaricato dalla CIA di avviare una negoziazione finalizzata al rilascio del pilota Francis Gary Powers. Ma chi è Francis Gary Powers e perché la CIA si adopera per salvarlo? Powers stava pilotando un aereo abbattuto nei cieli dell’Unione Sovietica. Alla base dell’accordo, però, c’è uno scambio di prigionieri. L’URSS, infatti, ha fatto presente di essere disposta a rilasciare Powers non appena gli americani gli consegneranno Rudolf Abel, un prigioniero filo-comunista. Lo scambio di prigionieri avviene in un luogo chiamato, appunto, Ponte delle spie. Il ponte si trova tra Potsdam e Berlino ovest. L’intervento di Donovan, però, non termina con la liberazione di Powers. L’uomo, infatti, riesce anche a portare in salvo Frederic Pryor, un giovane studente americano arrestato con l’accusa di spionaggio dalle forze dell’ordine della Germania dell’Est.
Senza alcun dubbio, si tratta di una pellicola davvero molto articolata in cui viene fotografato alla perfezione il complesso equilibrio geo-politico ai tempi della guerra fredda. Il ponte delle spie, pertanto, deve essere annoverato di diritto nell’elenco delle spy story all’americana. Stando alle indiscrezioni, pare che la partecipazione di Tom Hanks al film sia stata fortemente voluta proprio dal regista. Formulare previsioni attendibili in merito alla notte degli Oscar è davvero molto difficile. In ogni caso, in occasione della presentazione del film, la critica non ha esitato ad esprimersi positivamente a riguardo e, dunque, pare che proprio Il ponte delle spie sia uno dei film più quotati. Ad aver convinto anche i più scettici, pare essere stato quello spirito patriottico che piace tanto agli americani ed una sceneggiatura impeccabile curata alla perfezione dai fratelli Coen. A fare la differenza, poi, è Tom Hanks che, con il suo velato umorismo e una presenza scenica senza eguali, ha dato prova di essere uno degli artisti più talentuosi del panorama hollywoodiano. A questo punto, per scoprire se Il ponte delle spie vincerà l’Oscar non resta che attendere l’inizio della cerimonia.