Stefania Sandrelli, ospite oggi 28 febbraio a Che tempo che fa, ha iniziato nella meta degli ’90 a recitare anche per il piccolo schermo, ove ha partecipato in particolare a Il maresciallo Rocca, al fianco di Gigi Proietti e, a partire dal 2012, a Una grande famiglia. Tanti i riconoscimenti ottenuti nel corso della sua carriera, tra cui tre David di Donatello, sei Nastri d’argento, tre Globi d’oro e un Leone d’oro alla carriera. Per quanto riguarda la sua vita privata, va ricordata in particolare la relazione intrattenuta con Gino Paoli: nel 1972 ha poi sposato Nicky Pende, da cui ha avuto il secondo figlio, Vito. Il rapporto è poi terminato nel 1976 con il divorzio. Nel corso degli anni ’80 si è legata al regista Giovanni Soldati, un legame che ha resistito validamente all’avanzata del tempo. La sua presenza a Che tempo che fa sarà quindi un’ottima occasione per ripercorrere alcune delle tappe salienti del cinema italiano nel dopoguerra.
Anche Stefania Sandrelli, una delle migliori attrici espresse dal nostro cinema nel dopoguerra, prenderà parte alla prossima puntata di Che tempo che fa, lo show condotto da Fabio Fazio su Rai 3. Nata a Viareggio nel giugno del 1946, Stefania Sandrelli è entrata molto presto nel mondo del cinema, ad appena quindici anni, quando ha preso parte a Il federale, pellicola diretta da Luciano Salce, in cui ha affiancato Ugo Tognazzi. La grande popolarità è però arrivata quando ha recitato in Divorzio all’italiana, il capolavoro di Bruno Germi, in cui ha affiancato Marcello Mastroianni. Ancora con Germi ha poi recitato in Sedotta e abbandonata, tre anni più tardi, diventando ad appena diciotto anni una delle attrici più celebri in assoluto della scena tricolore. Nel 1965 la sua fama è stata quindi confermata dalla partecipazione a Io la conoscevo bene, alle dipendenze di Antonio Pietrangeli, prologo alla definitiva consacrazione, arrivata nel corso degli anni ’70.
Proprio nel decennio successivo, infatti, la Sandrelli ha preso parte ad alcuni dei maggiori capolavori del nostro cinema, a partire da Il conformista, diretta da Bernardo Bertolucci, in cui ha affiancato Jean-Louis Trintignant. Dopo aver recitato in Alfredo, Alfredo (1972), diretta ancora da Germi e al fianco di Dustin Hoffman, due anni più tardi ha poi preso parte a C’eravamo tanto amati, il capolavoro di Ettore Scola, in cui ha affiancato Vittorio Gassman, Stefano Satta Flores e Nino Manfredi. La sua già straordinaria fama è quindi stata ulteriormente rafforzata due anni dopo da Novecento, ancora per la regia di Bertolucci, pellicola in cui ha avuto occasione di lavorare con Robert De Niro e Gerard Depardieu. Da quel momento ha preso parte a una lunga serie di produzioni che ne hanno confermato il grande talento e la capacità di calarsi in ruoli molto diversi, drammatici o brillanti. Tra i tanti successi della sua carriera vanno ricordati anche La terrazza (1980), Eccezziunale veramente (1982), La chiave (1983) e Mignon è partita (1989).