Aveva già creato scandalo la notizia trasmessa da Le Iene Show nella puntata del 2 febbraio con al centro la vicenda di Luigi Leonardi. L’imprenditore napoletano è stato vittima del racket a partire dal 1997, Luigi Leonardi subendo varie minacce, estorsioni, intimidazioni ed anche sequestro di persona.  si muoveva, all’epoca dei fatti, nel settore dei lampadari e possedeva store a Nola, Cardito, Giugliano e Melito. Un’impresa che aveva dovuto chiudere proprio perché la stretta della Camorra che non gli permetteva di avere un attimo di respiro. Nonostante le sue denunce abbiano portato all’arresto di numerosi boss della Camorra e “picciotti” di vario tipo, Luigi Leonardi si era vista negata l’entrata nel programma di protezione testimoni prevista dalla Legge. Questa la critica mossa da Le Iene Show e dall’inviato Gaetano Pecoraro che aveva seguito la vicenda. Luigi Leonardi infatti aveva confessato alle telecamere del programma di essere costretto a fare una sorta di “protezione fai-da-te”, cambiando abitazione ogni 5 o 6 mesi per evitare che lo rintracciassero. Il caso sembrava essersi concluso felicemente, con l’assegnazione di una scorta all’imprenditore. E’ Luigi Leonardi stesso a comunicare in un video di ringraziamento alla Iena Gaetano Pecoraro che ha finalmente ottenuto la scorta di 4 livello. Il tutto si traduce con un’auto con cui effettuare gli spostamenti e con la presenza di due Carabinieri in borghese. Durante la puntata del programma prevista per questa sera, la Iena Gaetano Pecoraro torna ad occuparsi ancora una volta di Luigi Leonardi che ha subito l’ennesima ingiustizia. Dopo una breve parentesi felice, Luigi Leonardi si è visto crollare ancora una volta il mondo addosso. L’azienda con cui collaborava ha infatti deciso di interrompere in modo improvviso il rapporto di lavoro che li legava a Luigi Leonardi. Una ripercussione della denuncia della settimana scorsa? La sua vicenda, denunciata anche nel 2013, è stata oggetto di due interrogazioni parlamentari ed aveva già scosso l’opinione pubblica. L’imprenditore è stato infatti abbandonato sia dalla famiglia che ha voluto chiudere ogni rapporto con lui, sia dallo Stato.



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