È il suo sogno odierno: per Tinto Brass l’unica donna che oggi scatena l’immaginario adatto per i suoi film è il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. Bella donna, intelligente e sensuale, per il grande regista dell’Eros sarebbe perfetta. Ebbene, ne parlerà questa sera nell’intervista pazza con Enrico Lucci a Le Iene Show? Nell’attesa di scoprirlo, tanti sono i temi che potrebbe toccare data la sua profonda ironia e senza alcun pelo sulla lingua: di recente ha raccontato al Giornale tutta la sua opposizione al clima che impregna l’opinione pubblica, politica e sociale di oggi. «Improvviso falso moralismo? Siamo tornati molto indietro rispetto a quello che si è conquistato o si sperava di conquistare. Per esempio mi interessava girare L’Urlo, il film che più ho amato nella mia carriera, perché è proprio un documentario in presa diretta degli umori rivoluzionari del ’68, che ho respirato e registrato a Londra durante le riprese del film. Quello è il film che io ammiro e apprezzo di più».
Nella prossima puntata della trasmissione Le Iene, in onda sulle frequenze di Italia Uno per la conduzione di Geppi Cucciari, Nadia Toffa e Pif, verrà proposto al pubblico un servizio dedicato al regista milanese Giovanni Brass meglio conosciuto con il nome d’arte di Tinto Brass. Il servizio è stato realizzato da Enrico Lucci prendendo spunto dalla Mostra che è stata dedicata a Roma alla propria carriera partendo dagli inizi al fianco di grandi artisti quali Rossellini e Antonioni fino ad arrivare al filone erotico. La curiosità, in ogni caso, è tutta concentrata sulle esternazioni del regista che non piu di tre giorni fa aveva dichiarato che si sarebbe “piaciuto lavorare con Maria Elena Boschi”. Chissà se – incalzato dalla migliore Iena della trasmissione – fornirà altri particolari. Nato nella città di Milano il 26 marzo 1933 da una famiglia di origini goriziane, Tinto Brass dopo aver conseguito la Laurea in Giurisprudenza nell’anno 1957, decise di seguire la propria grande passione per il cinema, andò a vivere per un paio di anni a Parigi dove lavorò come archivista alla Cinematheque della capitale francese. Tornato in Italia incominciò a collaborare con grandi maestri della regia italiana nelle vesti di assistente e per la precisione con Roberto Rossellini e Joris Ivens. L’esordio dietro la cinepresa è avvenuta nel 1963 nell’ambito della pellicola intitolata In capo a mondo a cui fece seguito il film fantascienza Il disco volante nel 1964, La mia signora nel 1965, Yankee nel 1966 e tanti altri ancora. Il vero successo lo ottiene quando cambia completamente genere passando a quello erotico con pellicole che fecero breccia nell’immaginario degli italiani come La chiave con Stefania Sandrelli, Miranda con Serena Grandi, Capriccio con Francesca Dellera e tantissimi altri ancora. L’ultima pellicola realizzata da Tinto Brass è un cortometraggio del 2009 intitolato Hotel Courbet.