Nella prima serata di oggi, venerdì 11 marzo 2016, Rai 4 trasmetterà i primi due episodi della serie thriller Criminal Minds. Con la premiere “Il profilo dell’assassino” e a seguire “Il piromane” torneremo agli albori del BAU, il team d’elite di profiler dell’FBI in grado di analizzare le menti criminali più contorte del Paese. Guidato da Aaron Hotchner (Thomas Gibson), il team di specialisti è composto da membri totalmente diversi fra loro, ognuno dotato di caratteristiche e caratteri particolari che i fans della serie hanno imparato a conoscere molto bene nel corso di questi 7 anni ed 11 stagioni. Criminal minds nasce da un’idea di Jeff Davis e si ispira all’archivio creato dai maggiori profiler americani in oltre 35 anni di storia criminale. Ogni episodio della serie può essere considerato autoconclusivo -salvo eccezioni- per quanto riguarda i casi di cui si occuperà la squadra, e più intricato per quanto riguarda invece la sottotrama che muove la vita personale dei protagonisti. I pesonaggi principali rimarranno pressocché invariati, fatta eccezione per tre figure in particolare. Siamo infatti ancora all’interno della prima stagione ed i fans che da anni amano e seguono la serie sanno bene che ritroveranno nel cast Mandy Patinkin nei panni dello psichiatra Jason Gideon. Non dimentichiamo inoltre il geniale Dr Spencer Reid (Matthew Gray Gubler), dotato di una memoria identica, l’affascinante Jennifer Jareau (A.J. Cook) che conosciamo meglio come J.J. e l’eccentrica analista informatica Penelope Garcia (Kirsten Vangsness). Gli agenti possono contare inoltre sullo spiccato senso protettivo di Derek Morgan (Semar Moore) ed in questa stagione anche sulla presenza eccezionale di Elle Greenway (Lola Glaudini) che conosceremo nel primo episodio di questa sera. La squadra andrà poi ad ampliarsi, nel corso delle stagioni grazie alla presenza di Emily Prentiss (Paget Brewster) che verrà successivamente sostituita da Alex Blake (Jeanne Tripplehorn), Kate Callahan (Jennifer Love Hewitt) e Tara Lewis (Aisha Tyler), introdotta nell’undicesima stagione ancora in corso.



Il BAU viene chiamato a Seattle per investigare su un misterioso caso di rapimento. La Polizia locale ha trovato sul computer della vittima un messaggio del rapitore in cui chiede alle autorità di fermarlo. Hotch, Derek e Reid possono contare sul rientro dell’agente Gideon, fra i più anziani dell’FBI. I quattro riescono in tempi brevi a delineare il profilo dell’SI, basandosi sugli elementi trovati sulla scena del crimine e su altri particolari che contribuiscono ad evidenziare la mente criminale in questione. Supportata da Elle Greenway, specializzata in crimini sessuali, la squadra risale a Richard Slessmann (DJ Qualls), sospettato di essere il complice del killer caratterizzato da una personalità passiva e succube rispetto alla mente dominante dell’SI. Grazie agli elementi in suo possesso, il BAU traccia il profilo di Timothy Vogel (Andrew Jackson), una guardia carceraria che opera nel penitenziario in cui Slessman era stato confinato anni addietro. In lotta contro il tempo, il caso verrà risolto grazie all’intervento puntuale di Gideon e di Elle che porterà alla liberazione della vittima ed all’arresto di Vogel.



Un campus dell’Arizona viene colpito da una raffica di incendi dolosi che provocano la morte di uno studente. L’evento macabro ed agghiacciante viene ripreso dalla videocamera del compagno di stanza della vittima. La squadra può contare ora anche sulla presenza ufficiale di Elle e volerà in direzione della città per evitare che l’SI mieta ancora altre vittime. Una volta arrivati, Gideon non riesce a fermare il killer prima che possa compiere il secondo delitto e provocare la morte di un incidente. Il profilo dell’SI è complicato anche per profiler esperti come quelli del BAU soprattutto perché il piromane con cui hanno a che fare gli agenti speciali non rientra negli schemi noti. Sarà il brillante Reid, spronato dal sapiente Gideon, a riuscire a risalire a Clara Hayes (), una studentessa affetta da un disturbo compulsivo-ossessivo che la porta a ricreare un particolare della propria infanzia. Quando era solo una bambina, Clara Hayes rimase vittima di un incendio che aveva avvolto la casa di famiglia e la madre, all’epoca, soleva ripeterle che era stato Dio a metterla alla prova. Provata da un recente stress, l’SI è spinta dal desiderio di mettere alla prova le proprie vittime, basandosi su uno schema che ruota intorno al numero 3, particolare che richiama il numero civico della casa in cui abitava da piccola.

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