Andiamo a scoprire un paio di notizie sul film in onda oggi su Rete 4 alle ore 14.50, I giorni del commissario Ambrosio. Il primo romanzo in cui compare il commissario Ambrosio si intitola “Il caso Kodra”, scritto da Renato Olivieri nel 1978. Nel 1991 il libro entra a far parte della collana “Oscar Gialli”, nel 1997 compare anche nella collana “Il Giallo Mondadori”. La sceneggiatura della pellicola, invece, è stata affidata a Giorgio Arlorio, Cesare Frugoni e Sergio Corbucci. Il produttore è Claudio Bonivento mentre la casa di produzione è la Numero Uno International Distribuzione (Italia) C.I.D.I.F. La durata è di circa 98 min.
La pellicola in onda oggi su Rete 4 alle 14.50 è “I giorni del commissario Ambrosio“, un film del 1988 diretto da Sergio Corbucci. Ainterpretare il ruolo di Ambrosio, il commissario nato dalla fantasia dello scrittore veronese Renato Olivieri, è l’indimenticabile attore italiano Ugo Tognazzi. Il cast riunisce attori di livello tra cui Carla Gravina, Carlo Delle Piane, Rossella Falk e Claudio Amendola. L’autore delle musiche è il musicista e compositore romano Armando Trovajoli.
– Il commissario Ambrosio (Ugo Tognazzi) lavora per la polizia della capitale meneghina, Milano. Il lavoro è parte integrante della sua vita e ama occuparsi dei casi più complicati. Ambrosio abitualmente si sveglia di buon ora e si reca al bar per fare colazione. Un mattino qualunque, mentre è intento a consumare la sua abituale colazione, grazie alle parole sibilline del barista, scopre che una banda di malviventi sta organizzando una rapina in banca. Per entrare nell’istituto di credito gli scassinatori si serviranno di un varco sotterraneo; il commissario interviene immediatamente, sventa la rapina e arresta i componenti della banda. Qualche ora più tardi, Ambrosio comincia a lavorare ad un nuovo caso, in apparenza di facile risoluzione. L’indagine riguarda un incidente stradale accaduto nei pressi di un parco, c’è una vittima e due testimoni oculari: un musicista ed una donna anziana. La vecchietta dichiara di essere giunta nei giardini con il suo cagnolino subito dopo l’accaduto e aggiunge di aver visto il musicista intento a prestare soccorso alla vittima, identificata poi come Vittorio Borghi. Il musicista, Renzo Bandelli (Carlo Delle Pine) avalla le dichiarazioni della donna e aggiunge che, nel momento dell’incidente, stava rientrando nella sua abitazione dopo essere stato alla stazione per salutare un vecchio amico. Il commissario trova alquanto insolito che un testimone fornisca alla polizia un alibi, senza che gli venga chiesto. Le indagini vanno avanti e rivelano che la vittima dell’incidente è un drogato ma è anche uno spacciatore di sostanze stupefacenti e uno che ha sempre avuto a che fare con lo sporco mondo della prostituzione. La polizia scopre anche che la vittima era in procinto di trasferirsi all’estero e inoltre, scavando sul suo passato, emergono significativi contatti con i parenti del testimone musicista. Questi, a sorpresa, ritira quanto dichiarato in merito all’incidente e confessa di aver ucciso l’uomo per legittima difesa. La confessione del testimone non convince il commissario che va avanti nell’indagine. Ambrosio scopre che Sandra (Cristina Marsillach), la figlia del musicista, è stata indotta proprio da Vittorio Borghi prima a drogarsi e poi a prostituirsi. Come se non bastasse viene fuori che il Borghi era stato l’amante di Giulia (Carla Gravina), la moglie di Renzo Bandelli. A questo punto Bandelli racconta come sono andate realmente le cose: quando Sandra gli ha confessato di aver ammazzato Borghi, in qualità di padre si è sentito in dovere di aiutare sua figlia; sul luogo dell’incidente non si è trovato per caso ma ci è andato apposta per eliminare eventuali prove che potessero incriminare la ragazza. Sandra è disperata e tenta di lanciarsi da un cornicione; per fortuna arriva il commissario Ambrosio che convince la ragazza ad abbandonare l’idea del suicidio. Grazie al tempestivo intervento della polizia Sandra è salva.