Due metri di altezza, origini afroamericane e una voce portentosa: Sergio Sylvestre, nato e cresciuto nell’idilliaca Los Angeles, ha conquistato Amici 2016 sin dalla sua primissima esibizione davanti alla commissione. Infatti, docenti e spettatori sono fin da subito rimasti incantati dalle sue abilità artistiche e dalle emozioni profonde che la sua voce è in grado di suscitare, nota dopo nota. Il suo percorso nel talent show di Maria De Filippi è stato disseminato di esibizioni sempre rasenti la perfezione: versatile ed estremamente flessibile, la voce di Sergio non ha mai deluso le aspettative. Tra i cavalli di battaglia che Sergio ha avuto modo sinora di praticare, maturare e impreziosire durante la sua permanenza nella scuola ricordiamo All of me, di John Legend, simbolo per eccellenza delle importanti doti vocali del cantante e delle sue indiscusse capacità artistiche, Take me to Church e Impossible. La sua intensità nel cantare ha convinto tutti ad aprirgli le porte del serale, tranne Rudy Zerbi, che sostiene di vedere in Sergio un personaggio e non un cantante. A opporsi con veemenza a questa definizione è da sempre il professor Braga, che invece ritiene il cantante californiano vocalmente molto dotato e pronto a spiccare il volo. Le critiche di Rudy hanno causato in Sergio perplessità e malessere. Difatti, nelle ultime puntate lo abbiamo visto in crisi, scoraggiato e non più fiducioso di accedere al serale. Nel tentativo di placare le sue angosce, il professor Braga gli ricorda come essere un personaggio non sia affatto negativo, soprattutto con una voce incredibile e potente come la sua. Nel pomeridiano di sabato 12 marzo i direttori artistici chiedono a Sergio di esibirsi con il brano Beautiful di Christina Aguilera, in cui il cantante stupisce tutti aggirando l’ostacolo delle tonalità troppo alte per la sua voce con un inserto rap emozionante e coinvolgente. Sergio canta con la sua solita intensità emotiva. Mentre il pubblico si alza in piedi e sullo sfondo appare uno striscione con scritto “Sergio ti vogliamo al serale”, i direttori artistici di entrambe le squadre appaiono chiaramente emozionati e rapiti dall’esibizione del 24enne americano. Nonostante ciò, Sergio non ottiene ancora la tanto agognata maglia verde, tra lo stupore e il disappunto del pubblico e dei direttori artistici.
I punti di forza di Sergio Sylvestre sono tanti. Tra i principali ritroviamo una miscela esplosiva di tecnica vocale e abilità di toccare nel profondo il cuore di chi lo ascolta, caratteristica di certo non comune. Alla base del grande interesse che il pubblico nutre per lui, inoltre, c’è anche la consapevolezza di quanto il cantante statunitense senta i brani che canta, non limitandosi ad esserne un mero interprete ma vivendoli con ogni parte di sé. La solida esperienza maturata come animatore gli regalano anche il carisma e il carattere necessari ad affrontare il grande pubblico: proprio per questo motivo Sergio sa muoversi sul palco senza esitazioni.