Stasera tra gli ospiti di Che fuori tempo che fa ci sarà anche Silvio Orlando. La passione per il teatro è sempre rimasta nel cuore di Silvio Orlando, tanto che di recente l’attore è voluto ritornare dietro i drappi rossi con un evento d’eccezione. Verrà infatti riportato in scena il prossimo 21 marzo, al Teatro Verdi di Foggia, la commedia La Scuola, il film che Daniele Lucchetti trasse da Sottobanco, la piece teatrale ispirata ai testi di Domenico Starnone. Lo spettacolo contava già sulla presenza di Silvio Orlando al timone e divenne subito un cult. Fu così che nacque l’idea di Lucchetti di farne un film, trasportando Orlando nel mondo del cinema e facendogli riscuotere diverso successo. A distanza di venti anni da allora, Silvio Orlando riporta lo spettacolo al suo luogo d’origine. Come riporta il quotidiano online Foggia Today, Celeste Iacovino, l’assessore alla Cultura, ha elogiato l’iniziativa, definendo La scuola “una commedia che ha fatto epoca, ancora attuale che con i suoi interpreti porterà sul palco del Teatro Verdi una riflessione sul mondo dei giovani e della scuola”. 



Torna sul piccolo schermo di Rai 3 questa sera, sabato 19 marzo 2016, Che fuori tempo che fa, grazie alla guida sapiente del conduttore Fabio Fazio. Molti gli ospiti presenti in studio, ma anche in collegamento. In questa nuova puntata troveremo Silvio Orlando, attore apprezzato ed affermato nel panorama cinematografico italiano. Istrionico e versatile, Orlando ha cavalcato le scene del piccolo e del grande schermo con estremo successo, riuscendo a conquistare il cuore di tanti italiani. Le vesti che ha indossato in tutti gli anni di brillante carriera sono state più volte diversi e così come lo abbiamo trovato in panni cabarettistici nel programma comico Emilio che tra il 1989 ed il 1990 ha raccolto diversi talenti del sorriso. Oppure ancora prima in Zanzibar dove lo troviamo nel ruolo di tramviere in compagnia di altri artisti del genere, come Claudio Bisio e Angela Finocchiaro. Silvio Orlando è un artista che riesce a toccare anche punte molto drammatiche, come nel film La scuola di Daniele Luchetti o Il papà di Giovanna, di Pupi Avati. Tutto questo rende l’attore un artista completo ed abile, tanto da riuscire a primeggiare in diversi ruoli senza venire relegato ad un’etichetta scomoda. 



Silvio Orlando nasce a Napoli nel 1957 e la sua infanzia non si può definire affatto semplice. Perde infatti la madre a soli nove anni, affrontando un grande dolore che lo accompagnerà per tutta la vita. Il suo esordio nel mondo dello spettacolo è unito alla passione per la musica. Inizia a suonare infatti il flauto traverso in un gruppo musicale del Centro Culturale Giovanile di Napoli, ma la sua carriera prende presto la piega di attore e non quella di musicista. Negli anni ’70 inizia già a lavorare come attore teatrale, esperienza che gli consente di entrare in contatto con diversi importanti professionisti del mondo dello spettacolo. Non abbandonerà mai il palcoscenico teatrale, anche se Orlando, non appena può, si lancia subito nel cinema, senza tralasciare qualche presenza anche sul piccolo schermo. Alla fine degli anni ’80 incontra uno dei più grandi registi italiani, Gabriele Salvadores, che lo dirige in alcuni spettacoli teatrali e lo sceglie poi come attore nel film Kamikazen – L’ultima notte a Milano. Qui Orlando interpreta il ruolo di un giovane del Sud che aspira a diventare comico e dovrà farsi strada tra i pregiudizi che incontrerà a Milano. L’incontro fortunato con Salvadores non è il solo nella carriera dell’attore. E’ del 1989 l’incontro con Nanni Moretti che lo richiede subito per il suo film Palombella Rossa, pellicola che racconta la fine del sogno comunista e l’importanza che la sinistra ritrovi la sua identità dopo la caduta del Muro di Berlino. Nel 1990 partecipa al film La settimana della sfinge, grazie alla regia di Daniele Luchetti. Sono anni in cui la carriera di Orlando è in forte ascesa, dato che è proprio qui che lo vediamo partecipare anche ad altri film, tra cui Matilda, di Antonietta De Lillo. La collaborazione con Daniele Luchetti prosegue fino ai film Il portaborse e Arriva la bufera. Nel 1993 ricomincia a lavorare con Gabriele Salvadores per il film Sud che racconta le connivenze tra la camorra e la politica che si innestano soprattutto nel periodo delle elezioni. Nel 1995 Orlando recita in un film che si rivelerà molto importante per il futuro stesso dell’attore partenopeo. E’ qui che l’attore prende parte al cast del film La Scuola, diretto da Lucchetti, in cui lo troviamo nei panni del professore Vivaldi, un insegnate molto amato ed apprezzato dai suoi alunni. Nel corso della sua carriera, Orlando ottiene alcuni importanti riconoscimenti, tra cui bisogna ricordare due David di Donatello, due Nastri d’Argento, due Ciak D’Oro e un Globo D’Oro. Nell’ultimo periodo, Silvio Orlando è tornato al teatro, con la trasposizione teatrale del film commedia La Scuola, pellicola alla quale aveva partecipato lo stesso Orlando nel 1995, con la regia di Daniele Luchetti. Insieme a Silvio Orlando, fanno parte della compagnia teatrale altri attori molto noti nel panorama cinematografico e televisivo italiano, tra cui Marina Massironi, Roberto Nobile e Roberto Citran.

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