Nella puntata de Le Iene Show andata in scena ieri, martedì 1 marzo 2016, c’è stato spazio per momenti di denuncia ma anche per qualche risata. In particolare, si è partiti con il servizio a firma di Pietro Sparacino, di genere goliardico, che ha incontrato gli interpreti di alcuni famosi film i cui titoli sono stati da lui cambiati con tanta ironia. La iene voleva fargli approvare i cosiddetti ‘servizi coccodrillo’, che vengono preparati prima e pubblicati sui quotidiani solamente in seguito alla morte di qualche personaggio famoso. Tra le vittime, c’è stato anche Lino Banfi al quale viene proposto il titolo de ‘L’allenatore nel cassone’ e che prende simpaticamente l’iniziativa contribuendo alle risate a casa: clicca qui per vedere il video del servizio di Sparacino direttamente da Video Mediaset.

Un’altra puntata da urlo quella di ieri de Le Iene Show. Il programma di Italia Uno continua a dividere il pubblico tra chi crede e appoggia le inchieste e i servizi delle iene e chi, invece, credono ancora che siano montati ad arte e portati allo stremo. Al grido di “va bene tutto, purchè se ne parli”, anche ieri il programma ha portato a casa ottimi ascolti tanto da fiatare sul collo al film in prima visione di Canale 5. Il sorpasso alla fine non è avvenuto ma c’è mancato poco. Le Iene Show, infatti, ha portato a casa 2.124.000 spettatori con il 10.57% di share. 

L’appuntamento del martedì con Le Iene Show si è concluso. Come sempre, i servizi degli inviati hanno scatenato numerosi commenti da parte degli utenti dei social network che, durante la puntata, hanno discusso in diretta sui temi proposti in trasmissione. L’inchiesta che più di tutte ha fatto indignare il web è quella relativa agli ospedali romani, ecco alcuni post degli utenti: “Questo è il misero riepilogo di dove vanno a finire i nostri soldi…”, “Roma diretta da politici che hanno sempre pensato hai propri interessi!”. Anche l’epilogo della questione relativa al celebre truffatore colto in flagrante da Matteo Viviani ha scatenato molti commenti, eccone alcuni: “1 anno e 4 mesi? Ahahahahah…povera Italia, povero il concetto di giustizia!”, “Per uno che ha truffato più di 60 persone la condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione è davvero poco”, “Sinceramente sono senza parole, solo a pensare con quale coraggio è riuscito a fare certe cose, a gente comune, a gente che in realtà aveva solo bisogno di un lavoro…”. E poi non mancano i complimenti alla trasmissione, a tal proposito scrive chiara su Facebook: “La vostra trasmissione è la migliore in assoluto! Eccellente, davvero eccellente!”.

Sì è concluso l’appuntamento del martedì con Le Iene Show, il programma condotto da Geppi Gucciari, Nadia Toffa e Pif, che mostra al suo pubblico la realtà attraverso il giornalismo di inchiesta, capace di documentare in maniera puntuale situazioni spesso sconosciute. In questa puntata sono stati trattati moltissimi argomenti attraverso i servizi degli inviati, che hanno raccontato i fatti indagando e informando. La Iena Cizco ha aperto i riflettori su una situazione di degrado e abbandono, quella dell’Ospedale Forlanini di Roma, una struttura elegante e imponente oggi vittima dell’incuria. Nell’ospedale vivono numerose persone senzatetto, ospiti invisibili di una realtà che potrebbe essere una vera risorsa per la capitale. Ma fra i vari servizi proposti dalle Iene vi è anche quello relativo agli abusi denunciati da alcuni ragazzi appartenenti all’Ordine dei Testimoni di Geova. La congregazione, infatti, basandosi su regole scritte su antico e nuovo testamento oltre duemila anni fa, stabilisce che un torto subìto necessita di due testimoni, e questo vale anche per stupri e abusi su minori. Luigi Pelazza ha dato voce alle vittime di questo sistema, che temono di essere disassociati dalla congregazione e perdere ogni contatto con i propri familiari. Ma fra i servizi più importanti vi è anche quello di Giulio Golia, che ha raggiunto due bambini affetti da una rara malattia genetica, la Sindrome di Marfan Plurisintomatica. Ogni giorno questi ragazzi lottano con la loro patologia invalidante e con la burocrazia che nega loro il diritto di avere una vita degna di essere vissuta. La sanità a stabilito che dovranno fare a meno di un OSS, così la iena si è recata dalla dirigente per cercare di far luce sulla questione spinosa.