Anche oggi, domenica 20 marzo 2016, Che tempo che fa raccoglierà in studio diversi ospiti eccezionali, fra cui troveremo anche Dario Fo. È uno dei personaggi più apprezzati e rispettabili che l’Italia possa vantare al giorno d’oggi e fra pochi giorni sarà proprio il suo compleanno. 90 candeline fortunate per Dario Fo, emblema della satira d’autore, che nonostante tutto ama ancora stupire gli italiani con numerosi eventi e progetti. Il mondo dello spettacolo è cucito a sua misura, anche se si potrebbe tranquillamente dire il contrario. Poliedrico e irriverente, Dario Fo trova la massima espressione della sua arte a teatro, fin dagli albori, riuscendo ad intrattenere migliaia di spettatori con una maestria ed una comicità che sfiorano il sublime. Al suo fianco ha potuto contare sulla presenza di una grande donna del suo stesso calibro: Franca Rame. Moglie e paladina dell’arte, l’attrice Franca Rame ci ha lasciati di recente, ma il suo ricordo rimane ancora vivo grazie alle opere immortali che ha lasciato agli italiani. 

Nasce a Sangiano, in provincia di Varese, nel 1926. Dopo l’armistizio del 1943, si arruola alll’esercito fascista, anche se questa esperienza della sua vita rimarrà segreta per molti anni. In seguito dirà di averlo fatto solo per evitare di essere deportato in Germania. Studia all’Accademia di Belle Arti di Milano e comincia a lavorare, negli anni ’50, per il mondo dello spettacolo, in particolare per la Rai. Scrive ed interpreta diversi testi di stampo satirico ed è sempre in questi anni che sposa l’attrice Franca Rame. Il contributo di Dario Fo in quegli anni si rivela importante per diversi mezzi di comunicazione, dal cinema alla televisione, passando anche per il teatro e per la radio. Negli anni ’60 propone in teatro diverse commedie, molte delle quali basate sulla farsa. Dieci anni dopo il suo orientamento politico si rivolge ai movimenti di sinistra e non a caso anche nelle sue opere, appena se ne presenta l’occasione, richiama fatti ed avvenimenti relativi alla cronaca ed alla politica italiana. E’ infatti del 1970 la commedia Morte accidentale di un anarchico, un’opera che, anche se non ufficialmente, tra ispirazione dalla misteriosa scomparsa dell’anarchico italiano Giuseppe Pinelli. In questi stessi anni ha la possibilità di ritornare in televisione e di far conoscere ad un pubblico di più ampia portata e distribuzione le sue migliori opere teatrali, come Mistero Buffo e tante altre ancora. Franca Rame e Dario Fo vivono momenti difficili negli anni Settanta. La moglie del futuro vincitore del premio Nobel viene sequestrata da alcuni neo-fascisti a causa dell’impegno della coppia al fianco dei movimenti di sinistra. Anche dal punto di vista professionale le cose non vanno benissimo, viste le tante querele che arrivano in quegli anni. Dopo le esperienze nel teatro dell’opera, sul finire degli anni ’80, Dario Fo è tra i protagonisti dello sceneggiato televisivo I Promessi Sposi, nel quale veste i panni del dottor Azzecca-Garbugli e recita al fianco di attori del calibro di Alberto Sordi. Il 1997 è un anno decisivo per Dario Fo grazie ad un importante riconoscimento: il Premio Nobel per la Letteratura. L’assegnazione del premio arriva in conseguenza del contributo professionale di Fo che, nel corso della sua carriera, ha saputo sbeffeggiare i potenti e difendere, così, i diritti degli emarginati e del popolo. Nel 1998 l’Università di Wolverhampton consegna una laurea honoris causa sia a Dario Fo che a sua moglie Franca Rame. La stessa onorificenza per Dario Fo arriverà anche dalla Sorbona di Parigi e dalla Sapienza di Roma. Dopo l’ascesa al potere di Sivlio Berlusconi, molti degli spettacolo di Fo si sono concentrati proprio sull’imprenditore e politico italiano. Dal punto di vista politico, negli ultimi anni Dario Fo si è contraddistinto per la sua netta presa di posizione al fianco del Movimento 5 Stelle, guidato da Beppe Grillo.