La pellicola in onda oggi su Rete 4 alle 17.05 è un film del 1958, diretto da Harry Keller: “La Legge del Fucile“, un thriller western con diversi elementi che lo hanno reso uno dei film che ha dato il via libera ad altre pellicole con tematica il sistema giudiziario e tutte le problematiche che ruotano attorno ad esso. Come attore protagonista venne scelto Fred MacMurray, noto per Al di sopra di ogni sospetto. La protagonista femminile è invece Joan Weldon, che recitò proprio in questa pellicola come ultima della sua carriera cinematografica.
Il clan malavitoso degli Hayes è in fermento, in quanto uno dei loro fratelli è appena stato condannato alla pena di morte: tutto dipenderà dalla decisione finale che, il giudice Jim Scott, deciderà di prendere. L’uomo è una persona dal pugno di ferro, rispettosa della legge e che non teme nessun criminale, anche quello che si è macchiato del delitto o colpa maggiormente cruenta. L’uomo, che si reca nella città assieme alla fidanzata, inizia ad indagare sul caso, in maniera che possa avere una panoramica completa relativa a quanto accaduto e soprattutto che gli possa garantire di poter prendere la decisione che reputa migliore. Molte persone però si rendono indisponibili con questa figura: questo per il semplice fatto che, le persone, sanno benissimo che parlare male di uno del clan Hayes vuol dire fare una brutta fine. Si tratta quasi di un binomio che non può essere diviso e che non fa altro che creare problemi e tensioni tra le varie persone che vivono in quella semplice città. Ovviamente, il clan Hayes, decide di non rimanere con le mani in mano e cerca di corrompere i migliori avvocati per poter riuscire ad evitare che, il componente della loro famiglia, possa fare una fine atroce e quasi certa. La situazione tende a complicarsi però quando, il giudice, decide di rifiutare le avance dei fratelli del condannato a morte: questo rifiuto non fa altro che rendere nervosi ed isterici i componenti del clan, che decidono di passare alle maniere forti, minacciando il giudice sia in privato che pubblicamente.
Questi affronti non possono essere tollerati da parte dell’uomo, che si convince che la scelta migliore sia quella di rimanere neutrale ed evitare di darla vinta ad un gruppo di criminali che, da diverso tempo, non fa altro che terrorizzare le povere persone che vivono in quel tranquillo paese. Per questo motivo, il giudice decide di arruolare un suo amico, ovvero uno sceriffo maggiore, affinché questo possa effettivamente svolgere il suo compito e possa anche proteggerlo nel caso in cui le minacce dovessero passare dall’essere virtuali ad essere concrete.
La situazione però, invece che migliorare, peggiora col passare del tempo: il giudice infatti non sa che, l’uomo che reputa suo grande amico altri non è che l’amante della sua fidanzata, che vorrebbe evitare che i due perdano la vita. Per evitare che tutto questo possa accadere, il giudice Scott si ritroverà ad affrontare non solo le minacce del clan criminale, ma anche il pensiero contrario della fidanzata e del suo amico, il quale teme di perdere la vita e di non poter stare assieme alla sua amante. Per il giudice Scott, prendere una decisione risulterà essere abbastanza difficile visto che dovrà fare i conti con tutta questa situazione che, a sua insaputa, non fa altro che peggiorare col passare del tempo e crea sempre più problemi nella sua mente, visto che deve scegliere le sorti della vita di un uomo che, in passato, non ha fatto altro che complicare la vita alle persone.