Scopriamo qualche notizia in più sulla pellicola in onda oggi su Italia 1 alle ore 14.00, Mission to Mars. Tra le curiosità, la montagna “marziana” fotografata negli anni ’70 durante la missione “Viking”, partita per cercare forme di vita su Marte, ha ispirato “la montagna dal volto umano” del film. La colonna sonora, invece, è stata composta dal premio Oscar 2016 Ennio Morricone ed eseguita dalla filarmonica di New York.



La pellicola in onda oggi, domenica 20 marzo 2016, su Italia 1 alle 14.00 è un film del 2000, diretto da Brian De Palma: “Mission to Mars“, con Gary Sinise, Tim Robbins, Don Cheadle, Connie Nielsen e Jerry O’Connell. 

– Siamo nel 2020, quando negli Stati Uniti viene organizzata la prima missione umana per Marte. Tramite la navicella spaziale “Marte 1”, la squadra comandata dal comandante Luke Grahme atterra sul pianeta rosso e scoprono, presso una grande montagna nella regione “Cydonia”, una formazione cristallina. Mentre inviano reperti alla stazione spaziale “World Space Station”, sentono un forte una interferenza con i loro sistemi di comunicazione. All’improvviso una tempesta di sabbia li travolge uccidendo tutta la squadra, rivelando al suo passaggio sulla montagna un grande “volto umanoide”. L’unico sopravvissuto di una squadra su Marte appena attaccata è il comandate Luke, che invia la richiesta di aiuto alla stazione spaziale. Qui una seconda squadra composta da Woody Blake, sua moglie Terri Fisher, Phil Ohlmyer e Jim Mc Connell si prepara a soccorrerlo tramite la navetta ‘Marte 2’, che però alle soglie dell’orbita marziana viene colpita da uno sciame di meteoriti che danneggia irrimediabilmente la navicella. La squadra decide allora di usare i ‘jet pack’ per raggiungere il satellite ‘REMO’. Ma Woody manca l’aggancio e rimasto senza carburante, per il bene del gruppo e per evitare che la moglie Terri lo raggiunga consumando carburante, si ‘uccide’ levandosi il casco ed esponendosi al ‘vuoto cosmico’. Tramite REMO, i tre rimasti raggiungono l’accampamento ossigenato di Luke su Marte. Indagando sugli eventi, scoprono che lo strano suono proviene dalla grande montagna e rappresenta la codifica di un DNA simile a quello umano tranne che per alcuni cromosomi mancanti. Jim capisce che è un test inviato dal ‘volto gigante’ per verificare la natura umana dei nuovi arrivati: inviano allora una risposata tramite impulso radio. La risposate è giusta infatti sulla montagna si apre un varco da cui proviene una intensa luce bianca. I tre astronauti entrano, lasciando Phil alla tenda, con l’ordine di ripartire alla volta della Terra alla fine di un conto alla rovescia. Entrano e si trovano in un salone bianco ricco di ossigeno e pressioni ‘terrestri’, che consentono loro di togliere i caschi per respirare normalmente. Si apre un altra porta nera, vi entrano e trovano una sala dove è proiettato un ologramma che riproduce il sistema solare dove Marte appare simile alla attuale terra, con mari e continenti; fu poi colpito da un meteorite, perdendo atmosfera e diventando un pianeta freddo e inospitale. Dopo appare l’ologramma di un marziano imponente e triste per spiegare loro che dopo questo disastro gli abitanti di Marte hanno abbandonato il loro pianeta alla volta di un altra galassia, inviando però prima il loro DNA alla primordiale Terra. Da allora il patrimonio genetico da loro trasmesso agli umani si è evoluto.L’equipaggio torna da Phil, tranne Jim che sale su una navicella lasciata dai marziani sfrecciando nello spazio per raggiungere i marziani nella galassia ospitante.



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