Il sole dentro è tratto da una storia vera; infatti nel 1999 gli adolescenti guineani Yaguine Koita e Fodè Tounkara riescono ad infiltrarsi in un vano carrello di un Airbus 300 diretto a Bruxelles. Portano con loro una lettera da consegnare ai grandi del pianeta, con l’obiettivo di far migliorare la loro vita e quella dei ragazzi e bambini africani. I cadaveri dei due amici vengono ritrovati da due tecnici dell’aeroporto; gli adolescenti muoiono abbracciati. Nonostante la tragedia e il grande gesto simbolico della missiva, nessun politico ha mai fornito risposte a quelle richieste di aiuto. Nel 2009 il regista Bianchini, che è anche un ambasciatore dell’UNICEF, ha incontrato i genitori delle due vittime grazie all’aiuto della comunità Sant’Egidio.
Oggi, mercoledì 30 marzo 2016, sarà trasmesso su Rai Movie il film italiano Il sole dentro a partire dalle ore 16.00. Diretto dal regista Paolo Bianchini, il film è di avventura ed è datato 2012. La sua durata è pari a cento minuti. Tra gli attori protagonisti troviamo: Angela Finocchiaro, Diego Bianchi, Giobbe Covatta, Francesco Salvi, Gaetano Fresa, Fallou Kama, Mohamed Toumany Sylla e Mohamed Lamine Keita.
La pellicola narra la vicenda di due lunghi viaggi che attraversano l’Europa e l’Africa e che avvengono l’uno a distanza dall’altro. La prima storia riguarda due ragazzini della Guinea, di nome Yaguine e Fodè, che hanno l’intenzione di inviare una missiva ai membri dell’Europa in rappresentanza di tutti i bambini e ragazzi dell’Africa. In questa lettera Yaguine e Fodè richiedono cibo, cure e la creazione di nuove scuole. I due decidono di nascondersi in un aereo diretto in Belgio, nella capitale Bruxelles, ma perdono la loro vita a causa del freddo. Sarà un tecnico a rinvenire i corpi dei due adolescenti, assieme al testo della lettera. Trascorsi dieci anni, altri due adolescenti fanno un viaggio stavolta dall’Europa verso l’Africa. La vicenda ha come protagonisti Thabo e il suo amico Rocco; il primo è originario di ‘Ndula, un villaggio africano, mentre il secondo è di Bari. I due amici stanno cercando di fuggire dalla tratta dei baby calciatori e devono raggiungere ‘Ndula attraversando il deserto senza avere a disposizione cibo e acqua a sufficienza.