Terminato il film Bianca come il latte, rossa come il sangue, in onda su Rai 1, potrebbe essere interessante guardare questo video, con un’intervista ad Alessandro D’Avenia, autore del libro da cui il film è tratto. Si tratta di uno dei contenuti speciali del dvd del film in cui l’autore si presta a rispondere ad alcune domande poste da diversi ragazzi che hanno avuto modo di vedere la pellicola. L’intervista avviene tra l’altro in una location special: una scuola alla vigilia della maturità, proprio dove lo scrittore insegna. Al centro delle domande ci sono in particolare le differenze tra film e libro. Senz’altro interessante da ascoltare.
Rai 1 sta trasmettendo il film Bianca come il latte, rossa come il sangue diretto da Giacomo Campiotti. Leo, il protagonista interpretato da Filippo Scicchitano, ha perso la testa per Bea (Gaia Weiss), ma ha anche scoperto che è gravemente malata. I due iniziano però a frequentarsi e in questa scena vediamo (cliccando qui) che si incontrano su una terrazza. Leo chiede a Bea se per caso nel suo diario parli di qualcuno che ha il nome di tre lettere, sperando che si tratti di lui. Ne nasce un discorso su Dio e sull’amore. La ragazza cerca di spiegargli che non la ama, ma che per lei prova solo passione. Ma per Leo è difficile riuscire a capire cosa Bea voglia dirgli.
Su Rai 1 questa sera va in onda il film “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. Nella pellicola di Giacomo Campiotti, tratta dal libro di Alessandro D’Avenia, recita anche Luca Argentero, che veste i panni di un professore. Cliccando qui è possibile vedere una scena in cui Leo e Silvia, i protagonisti, sono in classe con i loro compagni e il ragazzo, piuttosto spavaldo, si imbatte nel supplente che non sembra intenzionato a fargliela passare liscia. In un modo piuttosto divertente, quindi, riesce a fargli fare una brutta figura chiamandolo addirittura a sedersi sulla cattedra: ne uscirà con un 4 e perdendo la propria merenda, un panino che il professore giudica anche poi nemmeno così tanto buono. Sarà però l’inizio di un cambiamento per Leo.
Le musiche originali del film “Bianca come il latte, rossa come il sangue” sono state composte da Andrea Guerra (che ha scritto le musiche anche per i film di Ferzan Özpetek, Roberto Faenza e Giuseppe Bertolucci). Fa parte della colonna sonora il brano “Se si potesse non morire” dei Modà, classificatosi terza al Festival di Sanremo 2013. Il video ufficiale della canzone è stato girato all’interno del Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo (MAXXI) di Roma e vede la partecipazione degli attori protagonisti del film: Luca Argentero, Filippo Scicchitano e Aurora Ruffino. Nella colonna sonora ci sono altri due brani dei Modà “Come un pittore” e “Tappeto di fragole”, e “Tutta scena” di J-Ax.
Il piccolo schermo di Rai 1 stasera, venerdì 4 marzo 2016, manderà in onda in prima serata il film Bianca come il latte, rossa come il sangue, tratto dal romanzo d’esordio dello scrittore di Palermo Alessandro D’Avenia: il libro è stato pubblicato nel 2010, dalla Mondadori, ed è stato in seguito tradotto in ben 19 lingue diverse, a dimostrazione del successo che ha ottenuto. Nelle sale è uscito appena tre anni dopo, come pellicola, e proprio all’inizio di quell’anno ha raggiunto quota un milione di copie vendute, guadagnandosi il titolo di best sellers internazionale. I protagonisti principali, Leo e Beatrice, sono interpretati da Filippo Scicchitano e Gaia Weess. Nei panni del professore, invece, Luca Argentero.
Su Rai 1 questa sera, venerdì 4 marzo, sarà trasmesso il film “Bianca come il latte, rossa come il sangue“, pellicola diretta da Giacomo Campiotti nel 2013. Si tratta dell’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da Alessandro D’Avenia, anche se presenta una serie di differenze abbastanza significative nei confronti del libro.I protagonisti del film sono Filippo Scicchitano, Aurora Ruffino, Luca Argentero e Gaia Weiss.
Leo (Filippo Schicchitano) frequenta il terzo anno del liceo, trascorrendo le sue giornate tra le chiacchierate con i suoi amici e le partite di pallone. Il suo sogno è quello di mettersi con Beatrice (Gaia Weiss), una studentessa che frequenta a sua volta il quarto anno, con la quale ha occasione di incrociarsi ogni tanto nelle aule della struttura scolastica oppure sull’autobus che li riporta a casa. Tra i suoi amici c’è anche Silvia (Aurora Ruffino), una compagna di classe con cui è praticamente cresciuto sin dall’infanzia. Proprio con lei ha modo di confidarsi in maniera molto frequente, senza aver però compreso che lei è a sua volta attratta da lui. Leo in pratica non capisce che mentre lei la considera la sua migliore amica, Silvia vorrebbe invece un rapporto di ben altra natura. Tanto da dare all’amico, su sua esplicita richiesta, un numero di telefono di Beatrice sbagliato, spinta evidentemente dalla gelosia.Dopo le vacanza pasquali, il ragazzo viene a sapere che Beatrice è stata ricoverata d’urgenza in una struttura ospedaliera, a causa dell’insorgenza di una grave forma di leucemia. Decide quindi di fare tutto il possibile per poterla conoscere e poter coltivare ancora il suo sogno d’amore, tanto da prendere addirittura in considerazione l’ipotesi di diventare un donatore di midollo osseo, sperando per questa via di contribuire alla guarigione di Beatrice. Un sogno però presto spezzato dal fatto che il suo midollo non è compatibile con quello della ragazza, notizia che lo getta nella disperazione.
Mentre si dedica a cercare di realizzare i sogni di Beatrice, Leo riesce nel frattempo ad instaurare un legame di grande amicizia con un giovane insegnante (Luca Argentero) che ha sostituito il suo professore di lettere. A fortificare il rapporto tra i due è proprio il continuo incoraggiamento da parte dell’insegnante ai ragazzi affinché si dedichino con forza alla realizzazione delle proprie speranze, un atteggiamento che ha spinto i suoi studenti a ribattezzarlo il Sognatore. Il rapporto tra i due diventa talmente stretto da spingere il professore a portarlo con lui in palestra per praticare pugilato, sport fatto apposta per sfogare il tormento che ha intuito nel ragazzo.Leo infatti è sempre più preoccupato per quanto sta accadendo, proprio mentre Silvia mostra il suo evidente pentimento per aver cercato di ostacolarlo, incoraggiandolo a sua volta a dichiarare il suo sentimento a Beatrice. Nel frattempo, però, la ragazza malata ha ormai compreso con chiarezza come i due compagni i classe siano fatti per stare insieme. Decide perciò di far capire a Leo che proprio l’atteggiamento dimostrato da Silvia è il vero amore, un’altra cosa rispetto al sentimento del ragazzo verso di lei, che invece considera con tutta evidenza una semplice infatuazione. Inoltre pur essendo molto malata, spiega a Leo di essere ormai sul punto di trasferirsi in Francia per un certo periodo di tempo, per essere sottoposta ad un trattamento reso possibile dal reperimento di un donatore compatibile, chiedendogli quindi di non chiamarla più. Dopo la morte della ragazza, Leo non ha più sogni da vivere, ma può consolarsi con l’affetto di Silvia, destinato allo stringersi di un rapporto sempre più intenso. Le ultime immagini lo ritraggono mentre festeggia con gli amici la vittoria della coppa in un torneo di calcetto, a pochi giorni dalla fine dell’anno scolastico.