Un uomo, un perché: Francesco Facchinetti dopo aver lanciato il suo smartphone tutto italiano per combattere Apple e i colossi internazionali, ora rischia di entrare in politica. Come? Fondando un movimento, per ora apolitico ma con molti intenti per il futuro. La discesa in campo è ovviamente moderna, con un post su Facebook dove racconta la sua vita cambiata dopo i due figli e i suoi progetti futuri. Un nuovo soggetto a cui la rete è chiamata con i vari like a dare anche un nome specifico, dopo che la cinquina di nomi era fornita proprio dai suoi follower: Volare, Vera Italia, Fondazione Italiana Giovani Ambasciatori, Sento X, DaFra, sono i nomi che gli “elettori” dovranno scegliere fino a mercoledì 9 marzo a suon di like. Soggetto politico? “Guai, la politica d’oggi non risolve le cos era le peggiora: noi vogliamo analizzare i problemi e risolverli grazie a persone sullo stesso piano e dove tutti abbiano potere di parola e decisione”, una sorta di Grillo molto meno urlato. «Una volta la politica risolverla le cose, quando c’erano le ideologia e il cittadino era messo al centro di tutti. Ora la pianta è talmente marcio che se cerchi di guarirla finisce per ammalarti tu. Per cui abbiamo deciso di risolvere le cose come facevano i nostri nonni, lavorando». La maturazione dell’ex Dj Francesco avviene, come racconta lui stesso, dopo la doppia paternità: «Non posso pensare che non ci sia una prospettiva, che non ci sia un Paese che abbia voglia di aiutare, stimolare e premiare i giovani. Oggi sono delle Ferrari chiuse in un Garage, ma nessuno vuole aprire quella claire: io invece lo voglio fare!». I un futuro non tanto lontano vedremo Grillo contro Facchinetti in Parlamento? Fantapolitica. Ma solo per ora, forse.