Vincente Minnelli per realizzare I quattro cavalieri dell’Apocalisse fu costretto a fare i salti mortali, ma anche la Metro Gold Mayer ebbe delle grosse difficoltà nel mettere sotto contratto il regista. Sia per motivi legati al compenso, sia poiché il regista non era molto convinto del copione, la casa produttrice fu costretta a dover rinviare diverse volte la produzione della pellicola. Una volta che Minnelli venne convinto, i problemi vennero presi in consegna proprio dal regista, il quale voleva a tutti i costi Alain Delon e Romy Schneider come protagonisti della pellicola. Le sue richieste vennero però respinte dai due: l’uomo fu costretto a contrattare per diversi giorni, ma alla fine il duo decise di rifiutare l’ingaggio. Per evitare di far saltare il progetto, Minnelli fu costretto a chiedere ad altri due attori di prendere parte alla pellicola: Ingrid Thulin e Glenn Ford. Nella pellicola, seppur per qualche frangente, compare, nel ruolo di comparsa nei panni di un generale nazista, un giovanissimo Mike Bongiorno, il quale non avrà alcuna battuta da pronunciare.



Oggi, venerdì 4 marzo, alle 15.50 su Rete 4 va in onda “I Quattro Cavalieri Dell’Apocalisse” (titolo originale: “The Four Horseman of the Apocalypse”), film prodotto dalla Metro Gold Mayer e diretto da Vincente Minelli nel 1962. La pellicola ha una storia contorta, fatta di accordi e contratti che slittarono continuamente: Minnelli, alla fine di estenuanti trattative, riuscì a mettere sotto contratto Glenn Ford, protagonista anche delle pellicole “Desperados” e “Gilda”, e l’attrice Ingrid Thulin, protagonista dei film “Agostino”, “Il Silenzio” e “Spionaggio Internazionale”. Dopo questa pellicola, Minnelli girerà altri film quali “Una fidanzata per papà” e “Due settimane in un’altra città”, film che ebbero un successo maggiore e migliore rispetto a questa.



Il film inizia con la riunione, voluta dal patriarca Madariaga, delle due famiglie tra di esse imparentate, ovvero i Desnoyers e i Von Hartrott. Il massimo esponente di quest’ultima, ovvero Heinrich, creerà una situazione di disagio durante la cena, visto che spiegherà, ai suo commensali, di adorare Hitler ed il nazismo, cosa che farà scattare la furia del componente anziano della famiglia Desnoyers, che durante il litigio farà riferimento a Morte, Carestia, Pestilenza e Guerra, per poi morire tra le braccia del nipote. Le due famiglie si separano e mentre i Desnoyers vanno a vivere a Parigi, la famiglia dei Von Hartrott resta in Germania, dove Heinrich diventa un caporale dell’esercito nazista e si reca a Parigi, dove incontra suo cugino Julio. Nel locale, l’amante di Julio, ovvero Marguerite, viene importunata da un superiore di Heinrich, che riesce a farlo arresta: il colonnello sarà poi costretto a far uscire di prigione Chi Chi, ovvero la sorella di Julio, che si era unita ai ribelli. Dopo la morte della sorella, arresta e torturata, Julio decide di entrare nella resistenza e di scontrarsi con le truppe del cugine: il dolore che provocherà alle due famiglie questa sua scelta non avrà eguali, visto che i conflitti interni della famiglia diverranno sempre più accesi, cosa che potrebbe non essere facilmente risolta, visto che i due rappresentanti delle famiglie Desnoyers e Von Hartrott sembrano essere pronti a prevalere l’uno sull’altro durante la battaglia. Da questa guerra non ci saranno vinti e vincitori, ma solo sconfitti.

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