Il set del film Il mio West, in onda questo pomeriggio su Italia 1, è stato allestito sulle Alpi Apuane, in un piccolo paese della Garfagnana, chiamato Campo Catino. Le scene in cui si vedono le tribù indiane sono state invece realizzate in riva al Lago di Verney sul Colle del Piccolo San Bernardo (Valle d’Aosta). Il film, oltre ad essere liberamente ispirato al romanzo “Jodo Cartamigli” di Vincenzo Pardini, prende spunto anche dalla trama del film westernamericano “Il buono, il brutto, il cattivo” di Sergio Leone. La voce fuori campo è di Sandrine Holt, che nel film recita la parte della moglie di Doc, l’indiana Perla.



In onda alle ore 15:55 del 6 marzo su Italia 1, Il mio West è un film italiano di genere western prodotto e pubblicato nel 1998. Diretta e sceneggiata dal regista Giovanni Veronesi, la pellicola è stata ispirata al noto libro del romanziere Vincenzo Pardini, intitolato “Jodo Cartamigli”. Il lungometraggio è stato prodotto in collaborazione con Leonardo Pieraccioni, il quale interpreta il ruolo del protagonista Doc Lowen a fianco di personaggi come l’attore di Pulp Fiction, Harvey Keitel e la rockstar David Bowie. Parte del cast, anche Alessia Marcuzzi, Sandrine Holt, Yudii Mercredi e Massimo Ceccherini. Il film è ambientato nel 1860 in un piccolo paese del Far West di nome Basin Field, situato negli Stai Uniti vicino al confine con la nazione canadese.



Il protagonista della trama è il medico della cittadina Doc Lowen (Leonardo Pieraccioni) che vive nel villaggio da più di 20 anni, diventando così un vero e proprio punto di riferimento per la popolazione locale. Doc è un uomo docile ed assolutamente non violento, dedito alla vita familiare che condivide con una donna indiana di nome Perla (Sandrine Holt), con la quale ha un figlio, Jeremiah. Doc ha sempre avuto un rapporto particolare con il padre, celebre pistolero di quei tempi: in seguito ad un tempestoso avvenimento, l’uomo ha lasciato Basin Field, abbandonando il figlio crescere senza una figura paterna. All’improvviso, dopo circa vent’anni dal giorno del suo abbandono, Johnny Lowen (Harvey Keitel), il padre del protagonista, decide di tornare sui suoi passi sconvolgendo la vita di Doc e degli altri abitanti di Basin Field, i quali lo temono per via della sua fama di assassino. Il pistolero ormai in pensione giustifica il suo ritorno dicendo a Doc di volersi godere la vecchiaia nel villaggio in cui è cresciuto. Nonostante le sue affermazioni, in realtà, le intenzioni di Johnny sono ben diverse: il famoso pistolero non è giunto in città solo per riposarsi, ma anche per sfuggire al suo nemico giurato Jack Sikora (David Bowie), uno dei serial killer più pericolosi del West.



Il criminale segue le tracce di Johnny e giunge a Basin Field in compagnia dei suoi due discepoli, intenzionato a regolare i conti con il padre di Doc. Entrato nel villaggio, Jack scova il rifugio del pistolero e cerca di convincerlo a partecipare ad un duello che consacrerà la fine della rivalità tra i due. Tuttavia, Johnny non vuole sapere: l’uomo è riluttante ad accettare la sfida, ma Jack non si arrende e decide di prendere in ostaggio il piccolo Jeremiah (figlio di Doc e nipote di Johnny), ricattando così il criminale in pensione. Tutti coloro che si mettono in mezzo vengono uccisi: tra le vittime di Jack spicca la bella Mary (Alessia Marcuzzi), la proprietaria del saloon che dovrà ospitare il duello. Se il pistolero pentito Johnny non deciderà di prendere in mano la sua arma per un’ultima e decisiva volta, le conseguenze saranno sanguinarie sia per la sua famiglia che per gli abitanti di Basin Field.