Espressione da bravo ragazzo, cappellino sportivo e sorriso stampato sul viso, così Max Pezzali ha affrontato la prima Battle di questa edizione di The Voice Of Italy. Per preparare al meglio i suoi ragazzi si è avvalso dell’aiuto di uno degli astri nascenti del panorama musicale italiano, Francesca Michielin, anche lei proveniente da un talent. La puntata lo ha visto subito protagonista quando ha usato lo “Steel” per salvare gli Iwolf e prenderli sotto la sua ala. L’eccentrico duo del team Carrà, che era stato appena eliminato, ora potrà continuare a far parte del programma. Ma questo è solo l’inizio di una puntata rocambolesca del Team Pezzali. Al momento di assistere alla prima Battle del suo team avviene infatti un secondo colpo di scena, Kimia Ghorban, la cantante irachena che aveva commosso tutti durante le Blind, annuncia di abbandonare la trasmissione per sostenere al meglio la gravidanza. Così la prima sfida del Team Pezzali è una lotta a due. Si trovano di fronte Davide Carbone e Katy Desario, il brano è “Se tu non torni” di Miguel Bosè. L’interpretazione è pressoché perfetta e Max si trova in difficoltà, ma alla fine sceglie di portare Davide ai Knock Out e tutto sommato l’esclusione di Katy risulta poco amara perché Raffaella Carrà utilizza lo “Steel”. Se questa scelta è stata complicata la seconda lo è stata ancor di più. Aurora Lecis, Viviana Colombo e Cristina Colombo hanno dato vita a un vero show cantando “Hold My Hand” e c’è voluto tutto il tempo a disposizione per decidere prima che Max facesse il nome di Viviana. La prima puntata si conclude con un Max estremamente soddisfatto.
Dei quattro giudici Max Pezzali è senza dubbio il più criptico. Affronta ogni puntata con estrema serenità, scherza in continuazione con gli altri coach, ha sempre la battuta pronta e trova il modo di sdrammatizzare i momenti più difficili. Poi però al momento delle scelte quest’aria di sicurezza e serenità lascia il posto a una certa cupezza e quel che sembra si possa leggere nella sua espressione è che si stia sempre chiedendo se abbia fatto la cosa giusta. È stato così quando d’impulso ha ripescato gli Iwolf, quando ha scelto di portare ai Knock Out Davide, premiato perché aveva cantato un pezzo forse troppo lontano dal suo mondo artistico. E cosi è stato anche per Viviana. Di sicuro i suoi talenti si sono espressi ad altissimi livelli e questo innegabilmente ha complicato il momento delle scelte, ma tutto questo lascia intuire che a differenza degli altri coach forse Max non abbia ancora in mente una linea da seguire in merito all’identità da dare alla sua squadra. Va dato però atto alla genuinità delle sue scelte che alla fine premiano sempre l’artista che dimostra di poter dare qualcosa in più degli altri e chissà se non sia proprio quella di lasciar spazio ai singoli cantanti, di non voler lui plasmare il Team ma di lasciare che ciò avvenga in modo naturale, la strategia che sta adottando Max. A questo punto è lecito pensare che nelle prossime puntate assisteremo a delle Battle tutt’altro che scontate, dove solo la capacità dei talenti di tirare fuori quell’espressione in più, quella carica emotiva inaspettata, quella nota incisiva e ammaliante potrà convincere Max a percorrere la loro strada piuttosto che un’altra. Il suo team fino a questo momento è quello che ha espresso le prove più convincenti, in gran parte per la bravura dei concorrenti che lo compongono, ma dietro ogni esibizione si è intravista l’opera del front man degli 883, bravo a lasciare libertà d’espressione ai suoi ragazzi, ma allo stesso tempo a guidarli attraverso l’esplorazione dello spettro delle proprie capacità canore.