Si è conclusa, ieri sera, la decima stagione di Don Matteo 10. I nostri protagonisti hanno, uno dopo l’altro, sciolto i nodi delle situazioni che li coinvolgevano per godersi il tanto atteso lieto fine. Bravi gli attori, chi più e chi meno, che hanno saputo, per tutta la durata della fiction, tenere viva l’attenzione e la curiosità dei telespettatori. Partiamo da Terence Hill, che dopo una carriera trascorsa a tirare pugni insieme a Bud Spencer, si è ormai definitivamente convertito alla veste sacerdotale. Il suo ruolo è quello dell’eroe assolutamente buono e, forse, un po’ troppo perfetto per essere reale. Questo parroco non commette mai un errore, ha sempre la parola giusta nell’asso della manica e cita continuamente scritture sconosciute alla maggior parte dei suoi interlocutori e del suo pubblico. Il suo personaggio, probabilmente, è leggermente troppo costruito per essere credibile nella realtà, ma permette di vedere le cose con un ‘occhio diverso (quello del sacerdote che, pur essendo un uomo, non ha i difetti degli altri uomini), permette di comprendere cosa bisogna fare e cosa no e non lo fa con aria inquisitoria. E’ questo che piace al pubblico. Non a caso si è guadagnato la fiducia degli italiani per ben 10 stagioni. Un rumor riguarda il nostro protagonista: pare che questa sia stata la sua “serie d’addio” e che, don Matteo 11 non vedrà don Matteo, appunto, come protagonista. Il sacerdote di Spoleto, infatti, potrebbe essere sostituito da un più giovane e all’avanguardia parroco di paese. Se così fosse, speriamo in una sua maggiore naturalezza.



Altro personaggio chiave durante l’intera vita di Don Matteo è Nino Cecchini, alias Nino Frassica. Su di lui, profondamente amato e rispettato dal pubblico, non si può dire nulla se non “complimenti”. La sua interpretazione è la migliore: spontanea, sincera, capace di far piangere quando il suo personaggio piange e far ridere quando il maresciallo ne combina una delle sue. Nino Frassica ha avuto sempre questo ruolo e riesce a tenerselo stretto con grande abilità. Sebbene durante la puntata conclusiva non abbia dato il meglio di se stesso, impegnato com’era nella ricerca della donna che aveva il cuore di sua figlia nel petto, Frassica si guadagna la medaglia d’oro e tutto il pubblico si augura ci sarà ancora il maldestro e pasticcione Maresciallo Cecchini, anche se il protagonista della fiction dovesse lasciar spazio al ricambio generazionale. Don Matteo, del resto, non è tale senza il maresciallo più simpatico d’Italia.



Con la conclusione della decima stagione di Don Matteo 10 abbiamo finalmente trovato una risposta a quella domanda che ci affligge dall’inizio della serie: Giulio e Lia torneranno insieme? La risposta, profondamente prevedibile, è sì. Dopo 13 puntate di tira e molla, di storie diverse da quella auspicata dal pubblico, di insulti, dispetti e frecciatine ecco arrivato quel finale che tutti, ma proprio tutti si aspettavano (e che qualcuno in meno, invece, sperava). Le frasi estremamente banali come “sono pazzo, si…di te”, completano un quadro che decisamente non rende giustizia ad una fiction così apprezzata dal pubblico. E, anzi, la porta ad un livello tale da far venir voglia di spegnere la tv e andare a dormire risparmiando a se stessi la scena della nuova famiglia allargata composta da Giulio, Lia e prole. Improvvisamente, ieri sera, il capitano Tommasi, tanto buono e tanto bravo da rasentare la perfezione, compie un gesto che nessuna donna potrebbe perdonare: lascia Margherita sull’altare perché innamorato di “quella donna lì”, di Lia. La storia dell’uomo adulto che si infatua di una ragazza troppo giovane per lui si ripete e, francamente, ci ha anche un po’ stancati. Va bene la simpatia di Lia, va bene l’attrazione verso una persona che forse ricorda la compianta Patrizia, ma cambiare trama, qualche volta, non è un peccato mortale. Anzi, potrebbe migliorare il prodotto. Sebbene i social pullulino di commenti di gioia per la nuova coppia e di insulti anche piuttosto pesanti alla povera Sara Zanier, il finale non è dei migliori perché sembra qualcosa di già visto. Ci ritroviamo di fronte ad un capitano che dopo una lunga lotta con se stesso per capire chi scegliere, riceve l’illuminazione proprio quando don Matteo gli chiede se vuole sposare la donna vestita di bianco che gli sta accanto. La risposta non poteva che essere “no” e, chiaramente, la cosa non ha sorpreso nessuno. 



Confidiamo in una undicesima stagione di Don Matteo con epiloghi meno prevedibili, con amori meno scritti al tavolino e con coppie meno improbabili. La presenza di Terence Hill nel cast potrebbe essere decisiva per la buona riuscita della serie: il pubblico lo ama perché è proprio lui don Matteo e potrebbe non reagire bene ad una sostituzione. Per il momento non resta altro da fare che dare il nostro arrivederci a Don Matteo e Company, ringraziando tutti di aver allietato, in un modo o nell’altro, i nostri giovedì sera. Speriamo che la prossima stagione sia più carica di spessore dei personaggi, che le situazioni ovvie siano messe da parte e che il tutto si tinga di sfumature leggermente più colorite rispetto ai toni del grigio che hanno caratterizzato, a volte, questo ultimo anno. Diamo il benvenuto a Vanessa Incontrada e Lino Guanciale, protagonisti della fiction sostituta delle avventure del nostro amato e affezionato sacerdote, che hanno promosso in modo molto originale il nuovo prodotto Rai inserendosi nel finale di Don Matteo. L’esperimento era stato già fatto per Che dio ci aiuti, quando Elena Sofia Ricci, alla guida del suo pulmino, aveva chiesto informazioni a Don Matteo. Evidentemente l’idea è piaciuta al pubblico e questo particolare tipo di pubblicità è stato riutilizzato. Non ci resta che dire arrivederci Don Matteo! Speriamo di rivederci il prossimo anno senza grossi sconvolgimenti: squadra che vince non si cambia, figuriamoci il suo capitano!

(Maria Laura Leo)