Nel pomeriggio di questo venerdì 15 aprile 2016 su Rete 4 dalle ore 16:05 viene mandato in onda il film “Il sipario strappato” (titolo originale: “Torn Curtain”) prodotto e girato negli Stati Uniti d’America nell’anno 1966 per la regia di Alfred Hitchcock su soggetto e sceneggiatura cinematografica ideati da Brian Moore. Il film ha avuto come produttore non accreditato lo stesso celebre regista britannico, è stato realizzato grazie alla casa cinematografica della Universal Pictures che all’epoca si chiamava semplicemente Universal. Alla pellicola hanno collaborato per la cura della fotografia John F. Warren, per il montaggio Bud Hoffman, le musiche che fanno parte della colonna sonora portano la firma di John Addison, la scenografia è stata ideata e realizzata da Frank Arrigo con la collaborazione di Hein Heckroth e George Milo che si è occupato principalmente dell’arredo per i costumi di scena sono stati confezionati da Edith Head per conto della Miss Andrews e con la collaborazione di Grady Hunt che ha fatto opera di supervisione. Nel cast sono presenti Paul Newman, Julie Andrews, Lila Kedrova, Tamara Tumanova, Wolfgang Kieling, Ludwig Donath, Gunter Strack, Gisela Fischer e Mort Mills.



Ci troviamo nel periodo in cui è in atto la Guerra Fredda che vede da una parte l’America e i propri alleati e dall’altra l’Unione Sovietica. Un valente scienziato americano di nome Armstrong (Paul Newman) si reca nella capitale danese di Copenaghen per partecipare ad un congresso molto importante di caratura intenzionale. Nel corso di questo evento succede qualcosa di incredibile che lascia senza parole la stessa fidanzata dello scienziato in quanto quest’ultimo decide di tradire la propria Patria e di passare alle dipendenze dell’Unione Sovietica. In realtà non si tratta di un tradimento bensì di un suo tentativo di carpire importanti segreti celati nel laboratorio missilistico posizionati nella Germania dell’Est. Purtroppo per Armstrong, la propria fidanzata Sarah (Julie Andrews) decide di impiccarsi della faccenda ed all’insaputa dell’uomo sale sul suo stesso aereo ritrovandolo in compagnia di un famoso matematico tedesco che di fatto è stato il mentore di Armstrong per questo suo passaggio alle dipendenze dell’Unione Sovietica. L’arrivo dello scienziato nell’aeroporto di Berlino Est viene salutato dalla presenza di tutte le massime autorità oltre che da un folto gruppo di giornalista in quanto si trattava di una notizia più unica che rara, dato che nella stragrande maggioranza delle situazioni, sportivi, scienziati e semplici cittadini si inventavano di tutto per andare dall’altra parte del muro di Berlino. L’arrivo di Armstrong ovviamente viene visto dai servizi segreti della DDR con un certo sospetto ed infatti gli viene messo sulle proprie orme un agente che praticamente controlla tutti i suoi movimenti e comportamenti. Arrivati in albergo, lo scienziato prova in ogni modo a convincere la propria donna nel far ritorno in America ma lei non sembra averne nessuna intenzione. Lo scienziato in attesa di essere trasferito a Lipsia per incominciare a lavorare su un innovativo sistema missilistico con il solito agente dei servizi segreti sulle proprie orme, prova a contattare qualche esponente di una società clandestina che organizza le fughe dalla DDR. Il suo piano andrà avanti tra mille difficoltà soprattutto per la presenza della propria donna che non gli permette di muoversi per tempo e senza avere possibili ricatti da sottostare.

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