Stasera Giancarlo Giannini sarà ospite nella nuova puntata di Ballando con le stelle. Ripercorriamo la carriera di uno dei migliori italiani del dopoguerra. Nato a La Spezia nell’agosto del 1942, Giancarlo Giannini ha vissuto la sua infanzia a Pitelli, per poi trasferirsi a Napoli nel 1952, ove ha condotto gli studi. Diplomatosi all’Alessandro Volta come perito elettronico, si è quindi nuovamente trasferito, stavolta a Roma, per studiare recitazione presso la locale Accademia di Arte Drammatica. A soli 18 anni ha esordito in teatro, in un atto di Giuseppe Patroni Griffi, per poi lavorare alle dipendenze di Franco Zeffirelli, con ottimi risultati. L’esordio su grande schermo è invece avvenuto nel 1965, anno nel quale si è però segnalato soprattutto per la partecipazione alla riduzione televisiva del David Copperfield di Dickens da parte di Anton Giulio Majano. Un anno più tardi ha poi fatto conoscenza con Lina Wertmuller, partecipando ad uno dei tanti musicarelli dell’epoca, Rita la zanzara. Proprio con la Wertmuller è quindi arrivato alla grande popolarità, grazie a film come “Mimì metallurgico ferito nell’onore” (1972), “Film d’amore e d’anarchia” (1973, per il quale ha ricevuto una nomination all’Oscar) e “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (1974). Se la collaborazione con la Wertmuller gli ha regalato la grande notorietà, nel corso della sua lunga carriera Giancarlo Giannini ha lavorato anche con molti altri grandi nomi del cinema tricolore. Tra i registi che lo hanno diretto vanno ricordati anche Luchino Visconti, Mario Monicelli, Nanni Loy, Dino Risi, Cristina Comencini, Ettore Scola e Pupi Avati. La sua particolarità è stata soprattutto la grande versatilità che gli ha consentito di passare da ruoli brillanti ad altri drammatici, sempre con la stessa intensità e bravura. 



Una bravura notata anche all’estero, tanto da permettergli di lavorare con registi del calibro di Rainer Werner Fassbinder, Ridley Scott e Francis Ford Coppola, oltre a partecipare ai film della saga di James Bond “Casino Royale”, diretto nel 2006 da Martin Campbell, e “Quantum of Solace” due anni più tardi, alle dipendenze di Marc Forster, nei quali ha ricoperto la parte dell’agente segreto René Mathis. In una recente puntata di Domenica Live ha voluto ricordare con parole commosse l’appena scomparsa Mariangela Melato, con cui ha recitato agli inizi della sua carriera e con la quale ha sempre avuto un rapporto di grande amicizia. Mentre in un’altra intervista al Corriere della Sera ha invece ricordato con parole commosse Ettore Scola, colui che gli ha affidato il primo grande ruolo della sua carriera in Dramma della gelosia. Per quanto riguarda la sua vita privata, ha sposato nel 1967 l’attrice e regista Livia Giampalmo, un rapporto allietato dalla nascita di due figli: Lorenzo, deceduto a causa di un aneurisma quando aveva 20 anni, e Adriano, anche lui attore. Una volta divorziato, ha sposato Eurilla Del Bono, dalla quale ha avuto altri due figli, Francesco ed Emanuele, entrambi dediti alla musica. Non molti sono al corrente del fatto che Giancarlo Giannini abbia anche portato avanti nel corso del tempo la sua passione per l’elettronica. Una passione che ha dato vita a risultati anche notevoli, se si pensa che l’attore ligure si è cimentato in una serie di invenzioni poi brevettate, come il giubbotto indossato da Robin Williams in Toys, la pellicola diretta nel 1992 da Barry Levinson.

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