Uno degli ospiti di Fabio Fazio a Che Fuori Tempo Che Fa è Giuseppe Culicchia, noto scrittore che ha proposto una riflessione intelligente in ”Mi sono perso in un luogo comune: Dizionario della nostra stupidità”. In studio con Fabio Fazio proverà a spiegare proprio il senso, o meglio dire non-senso, dei luoghi comuni che spesso diventano protagonisti di situazioni ambigue e sconvenienti. Sulla pagina ufficiale di Twitter della trasmissione troviamo un tweet che racconta: “Stiamo giocando sui luoghi comuni raccontati da Giuseppe Culicchia”, clicca qui per il cinguettio della trasmissione e per i commenti del pubblico.



Nel prime time di oggi, sabato 16 aprile 2016, torna sul piccolo schermo di Rai 3 il programma Che fuori tempo che fa. Alla conduzione troveremo ancora una volta lo storico timoniere Fabio Fazio e come sempre si susseguiranno nello studio numerosi ospiti. Questa sera vedremo anche lo scrittore e traduttore Giuseppe Culicchia che di recente ha pubblicato Mi sono perso in un luogo comune, un dizionario-pamphlet moderno in cui ha racchiuso le frasi più ricorrenti e usate da tutti. Prima di scoprire che cosa ci racconterà oggi, conosciamolo meglio. 



Nasce a Torino il 30 aprile del 1965 ed è laureato in Lettere Moderne. Le sue prime esperienze avvengono nel 1990, grazie alla pubblicazione di alcuni suoi racconti per il progetto di scrittura dei giovani Under 25. Il suo primo romanzo è invece del 1994, dal titolo Tutti giù per terra: grazie a questa opera conquista il Premio Montblanc e il Premio Grinzane Cavour Esordienti. Il romanzo Il paese delle meraviglie, pubblicato nel 2004, fa riferimento ai famosi Anni di piombo italiani, mentre tratta il tema della cocaina in Brucia la città. Sono numerosi i romanzi che Culicchia scrive in tanti anni di prolifica carriera, affiancandosi ai generi più disperatati. Per la casa editrice Feltrinelli traduce infatti il romanzo di Twain, Le avventure di Huckleberry Finn, mentre per Einaudi tre romanzi di Ellis: American Psycho, Lunar Park e Imperial Bedrooms. Si annovera anche la traduzione della raccolta di racconti di F.X. Toole Lo sfidante per la casa editrice Garzanti. I suoi capolavori sono presenti anche in diverse nazioni, dalla Germania alla Francia, dalla Grecia alla Russia e alla Turchia, oltre che a moltissimi altri. Dal 2007 al 2009, Giuseppe Culicchia assume il ruolo di direttore del Bookstock Village della Fiera del Libro di Torino e nel 2014 dirige la sezione Officina del Salone del Libro di Torino. Culicchia ha parlato qualche giorno fa del suo rapporto con la città di origine, Torino, e dei suoi abitanti. Per lo scrittore piemontese Torino ha una buona qualità della vita, ma ci sono alcuni problemi che la attanagliano, come la disoccupazione e l’inquinamento. 

Leggi anche

POLITICA & MEDIA/ Il caso Amadeus e la Rai degli appalti (nell'oligopolio)